Recensioni per
Kowloon
di Dotta Ignoranza
Ordo ab chaos. |
Eccezionale apologo che, sottolineando l'abnorme espansione di uno spazio metropolitano, allude ad un più complesso meccanismo riguardante la crescita labirintica della realtà concepita in chiave postmoderna, secondo il modello della FONDAZIONE asimoviana o del cult-movie BLADE RUNNER. |
Ehilà, ciao! Non so se ti ricordi di me, avevo recensito una tua storia tempo fa per uno scambio e, decisamente attratta dal tuo modo di scrivere, ti avevo detto che sarei passata a leggere altro. Così eccomi, dopo probabilmente molto tempo, a leggere le tue storie introspettive. Mi è piaciuta moltissimo questa os, anche io sono convinta che il bisogno sfrenato che l'uomo ha di costruire sia dovuto alla sua ridicola convinzione di voler far "suo" qualcosa (mi ricorda un po' un cane che fa pipì per marcare il territorio) e ho amato le parole dure con cui l'uomo crudelmente buono riflette, facendo capire all'uomo il perché di questo bisogno. |
Kowloon la ricordo - difatti probabilmente riutilizzerò quella città-formicaio in futuro in qualcosa - come un esempio perfetto di collagene sociale. |
A me questa cosa ha riportato in mente un servizio del Tg di qualche sera fa, sul nuovo uso dei droni. E questo mi fa pensare a quanto tu sia riuscita ad intrecciare passato e futuro per costruire un quadro eternamente attuale. Brava! |
Complimenti: un pezzo davvero ben scritto, le tue parole riescono a trasmettere perfettamente il senso di soffocamento di una civiltà che cresce smodatamente, finendo per autodistruggersi. |
Ho provato ansia leggendo questo pezzo come un senso di soffocamento e prigionia nel pensiero di tutte queste vite che tentano di infilarsi le une nelle altre. Mi è piaciuta molto. Brava. |
Tutto questo aggrovigliarsi l'uno sopra l'altro togliendo sempre più spazio al sole e al cielo mi ha fatto sentire come chiusa e soffocata. Nella mia testa si è proiettata l'immagine di questa città tutta chiusa e ammassata. Detto questo devo dire che mi è piaciuto molto come l'hai scritto, bel pezzo. |
Sento il respiro d'aria soffocata della pace nel caos, come un occhio di un ciclone. Molto bello, mi piace. |
Mangiarsi a vicenda è l'essenza stessa del vivere. Mangiarsi alla disperata ricerca del pezzo mancante, della completezza che mai potrà giungere perché siamo mortali... e quindi imperfetti per concetto. Ho amato questo tuo pezzo e la citazione da scelta. Sono le scelte a fare l'uomo e le scelte di un uomo sono incise nella carne. |