Ed eccomi alla fine di questa divertente storiella!
Atem OOC? Beh, forse in alcune situazioni... Ma nulla di grave, basta non sconvolgere troppo la personalità (ecco, nelle introspettive non puoi permetterti nemmeno quello, ma non è questo il caso perché il genere è comico)...
Passiamo ora a cose "serie". L'episodio, o meglio, gli episodi di "gelosia" (ha ragione Yuugi, anche a me sembra più possessività che gelosia) di Atem erano davvero divertenti. Povero olandese, però (e povero Yuugi che non può fare nulla)...
E la cosa dei nomignoli... Quella sì che è roba seria!
Effettivamente Yuugi ha ragione: in teoria, per quel che ne so io, il termine "Aibou" in giapponese non indica un partner in senso amoroso: non per nulla per indicare ciò si utilizza la parola (presa dall'inglese, peraltro) "Paatonaa" ("Partner" in lingua comprensibile).
E vabbè, Atem ha dato un nuovo significato a quel termine...
Poi, lasciamelo ripetere per la terza volta: povera psicologa che deve sentire tutte queste storie assurde (a proposito: è stato divertente scoprire ciò che aveva scritto nel taccuino)! Non mi chiedo infatti perché se ne sia andata così velocemente: preferiva addirittura guardarsi "Uomini e Donne" piuttosto che stare un altro minuto lì con i due ragazzi...
Per fortuna ha pensato di dare quel consiglio ai due: almeno Yuugi non dovrà più utilizzare le forbici con la punta arrotondata come i bambini delle elementari (che poi quelle forbici non tagliano nulla... Peggio del punteruolo che mi costringevano ad usare all'asilo... Che tempi orrendi) o farsi accompagnare in bagno...
Ti faccio notare una cosa:
"Dove ti credi che viviamo: in Palestina?"
Secondo me il "ti" non è necessario. E poi, non so, scritta così mi sembra un po' colloquiale, non mi pare di averla mai vista, ad esempio, in un libro.
A parte questo, come sempre, andava tutto bene ;)
Quindi... Come posso concludere? Mi hai fatto quasi ricredere sul genere comico (che, come ho detto prima, non è la mia passione): ho trovato la tua fanfic davvero piacevole e leggera (nel senso positivo), e, soprattutto, sei riuscita a farmi ridere (e per questo dovresti ricevere un premio: sai, non rido così facilmente).
Detto questo, spero di rivederti in sezione (sia come autrice, sia come recensitrice).
A presto!
-Alima |