Prima classificata (a pari merito) e vincitrice del Premio Emozione
Il sogno in un bacio di Doomsday_
Grammatica: 10/10
Ho davvero bisogno di dire qualcosa a riguardo?
Spero mi perdonerai se spenderò poche, pochissime, parole per questo primo parametro di valutazione, ma non vorrei tediarti troppo con inutili e noiosissimi discorsi. Hai delle ottime basi grammaticali, la punteggiatura è stata usata adeguatamente e con saggezza, la sintassi è perfetta e… insomma, la grammatica è veramente impeccabile!
Lessico e Stile: 5/5
Prima di tutto devi sapere che sono rimasta incantata dalla delicatezza che affiora in ogni frase di questa meravigliosa flashfic.
Il testo risulta essere estremamente fluido e scorrevole, inoltre il lessico, sebbene non sia ricercato, bensì semplice, si adatta perfettamente al ritmo ed al contesto della vicenda narrata, offrendo ai lettori una limpida visione dell’insieme: non solo della scena, di Lily che abbraccia Harry, ma anche dei pensieri della donna, concretizzandoli nella nostra mente.
Mi è piaciuto il tuo stile anche per l’assenza dei dialoghi, questo ha giovato molto all’introspezione della flashfic – elemento che ho amato alla follia.
Attraverso le parole – semplici ma che hai saputo scegliere con un pizzico di arguzia – che hai adoperato, sei riuscita a trasmetterci la sensazione un po’ malinconica, un po’ nostalgica ed un po’ tenera che ha accompagnato la protagonista in questi ultimi istanti.
Ho apprezzato anche l’uso di alcune figure retoriche, per esempio – nonostante io detesti tutto ciò che striscia – ho adorato questa frase, la quale mi ha fatto rabbrividire di freddo e paura: “Quel soffio è come il sibilo del serpente che agguanta la preda, come il gelo improvviso che stronca la vita d'un fiore.”.
L’insieme tra le parole, le sensazioni che sei riuscita a trasmettere e la sintassi pressoché perfetta, ha creato una flashfic che è un vero e proprio Capolavoro.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Punteggio pieno anche in questo criterio di valutazione. Cosa posso dire?
La Lily Evans in Potter di cui ho letto sembra essere uscita dalla penna della nostra amata Rowling, e non sto affatto scherzando. Ho rivisto lo stesso personaggio dell’Autrice dell’Opera nelle tue frasi.
I pensieri che l’hanno accompagnata in quei pochi istanti di tempo che le hanno concesso le scale dell’abitazione, ed un James ormai morto, prima di essere a sua volta avadakedavrizzata, mi sono parsi proprio i suoi. Ho ritrovato lei, una mamma in procinto di morire, che invece di pensare alla propria vita, al proprio passato, pensa al futuro del proprio figlio, nella speranza di vederlo salvo. Oddio, adesso non dico che non abbia pensato anche alla sua, solo che ci ha rimuginato relativamente poco. Ho rivisto Lily nelle domande che si è posta, con un lieve accenno di rimpianto che non mi è sfuggito: ha passato troppo poco tempo con James ed ora che stavano insieme, che avevano creato la loro famiglia, quest’ultima viene distrutta.
Ho apprezzato quell’incontro tra le iridi verdi della madre e quelle del figlio, questo le ha dato il coraggio di sperare. Sperare per la sopravvivenza di Harry. Ed anche se non potrà combattere le sue future battaglie, gli ha appena fatto da scudo, proteggendolo dal Signore Oscuro e garantendogli una protezione per i suoi prossimi diciassette anni.
E per concludere, ripeto: la tua Lily mi sembra uscita dalla penna della Rowling.
Titolo: 5/5
Un titolo che mi ha colpita sin dalla prima lettura.
“Il sogno in un bacio”, non è una frase che leggi, proseguendo con la lettura del brano, senza soffermarti a pensare al significato che si cela dietro. Il sogno è rappresentato da Harry, che con la sua mescolanza di caratteri somatici o meno, continua a vivere anche per James e Lily. E quel bacio è tutto ciò che la madre, in procinto di morire per mano di Lord Voldemort, riesce a donare al figlio. Un bacio carico di sogni e speranze, un bacio carico di desideri – ed azioni – che non si avvereranno mai, un bacio che racchiude tutta l’essenza di una famiglia, dell’amore di una madre per il proprio figlio.
Un titolo che racchiude all’interno dolcezza, tenerezza ed anche un po’ di malinconia.
Un titolo che ho adorato, analizzato ed amato.
Un titolo perfetto per questa flashfic; in linea non solo con il contenuto, ma anche con le sensazioni che si sono riscontrate.
Originalità: 10/10
Ho letto parecchie storie sugli ultimi momenti di Lily, in particolar modo quei brevi istanti – trascorsi insieme al piccolo Harry – che hanno preceduto la sua morte, ma questa flashfic è l’originalità fatta a persona.
I pensieri che affiorano nella mente della donna non li ho riscontrati in nessuna delle altre fanfiction che ho letto, e chissà che non ci abbia pensato veramente. Si dice che quando si sta per morire, ci passa davanti tutta la nostra vita, invece qua, a Lily, passa – perdonami per il termine non propriamente corretto – davanti la vita del figlio senza di lei.
Veramente originale, davvero.
Gradimento personale: 10/10
Non l’ho adorata, l’ho amata.
No, non l’ho nemmeno amata, l’ho… più che amata.
Se il tuo intento era quello di farmi piangere, consideralo ben riuscito perché questa è la terza volta che piango leggendola – se te lo stessi chiedendo, sì, l’ho letta tre volte: la prima subito dopo averla ricevuta, la seconda alla ricerca di qualche svista, la terza perché… mi andava.
Ma torniamo seri, io sono qui per giudicare, quindi eviterò di divagare facendo salotto.
Adoro l’introspezione ed ormai, nei Fandom che sono solita frequentare, è sempre più raro trovarla. Adoro le fanfiction prive di dialogo, solo dove non serve!, e quelle che presentano qualche sporadico scambio di informazioni, e questa è appena balzata all’apice di questa mia classifica personale. Ho amato lo spessore che hai dato a Lily, il modo in cui ce l’hai presentata: non l’hai nominata, ma ci hai dato tutti gli elementi indispensabili per capire chi fosse la protagonista della flashfic. Ho amato la delicatezza che si riscontra lungo tutto il brano, una delicatezza che ci accompagna sino a quelle orribili parole, le ultime che sente prima di cadere inerme a terra. Ho apprezzato i suoi ultimi pensieri: tutti i compleanni a cui non potrà presenziare, non potrà nemmeno accompagnarlo a prendere la sua prima bacchetta, la civetta, non potrà accompagnarlo al Binario nove e tre quarti, non potrà essergli accanto durante i suoi momenti difficili, non potrà – molto semplicemente – fargli da madre. Non che non voglia, semplicemente le sarà impossibile farlo perché è conscia che sta andando incontro alla morte, per salvare il suo piccolo Harry.
E l’ultimo bacio che gli ha dato, prima di lasciare il mondo terreno, è stato veramente dolce e malinconico: in questo semplice gesto vi sono racchiusi tutti i baci, tutte le azioni, che non potrà mai fare.
E prima di mettermi a piangere nuovamente, ti ringrazio per avermi dato la possibilità di valutare questa storia.
Totale: 50/50 |