Mi sono divertito a rileggerla ora, dopo tanto tempo che non l'avevo letta...e a distanza ho notato ancora meglio come hai reso perfettamente sia Logan che Scott!
Wolverine sembra di averlo davanti, anche i suoi pensieri sono espressi nel modo esatto che avrebbe avuto lui ("Ma che diavolo, non c'è proprio modo di avere un po' di privacy in questo dannato posto?" o "Possibile che sia tanto idiota da non riconoscere una trappola quando ne trova una?" sono modi tipicamente "Logan" di esprimersi!), l'hai centrato perfettamente anche nel suo andare direttamente al sodo delle discussioni, senza girarci troppo intorno e puntando invece a provocare una reazione nell'interlocutore: nei film lo fa spesso (con Rogue, Scott, Bobby,...) e tu lo hai reso altrettanto bene con Summers quando gli dice "Sei bravo a fare la morale agli altri, basta che non ti tocchino dove ti fa male!", volto proprio a stuzzicare Scott nel suo atteggiamento da "professorino".
Scott lo hai reso perfettamente, nella sua confusione in seguito alla perdita di Jean, che lo porta ad essere una contraddizione vivente. Da un lato cerca di mantenere la sua facciata di insegnante, di vice del Professor Xavier, di figura di riferimento per i ragazzi, che quindi si scandalizza se gli viene mancato questo "rispetto dovuto" da Logan, uno che le regole, scritte o non scritte, non sa neppure dove stanno di casa...e alcune sue frasi ("E' troppo pretendere da te un minimo di educazione?" per citarne una) riflettono proprio questo suo atteggiamento. Dall'altro, il pensiero di Jean lo manda in confusione, al punto che lui cerca motivi apparentemente razionali per giustificare le sue intenzioni, ma questi cozzano contro gli avvertimenti alla prudenza e all'attenzione che lui stesso farebbe se non fosse così emotivamente coinvolto (il gettarsi alla ricerca di Jean senza soffermarsi neppure per un attimo sulla possibilità che ci sia un inganno o una trappola). E il suo lasciarsi andare infine tra le braccia di Logan, proprio come fa al termine del secondo film, perchè in fondo è solo un ragazzino di poco più di vent'anni al primo vero dolore che lo strazia totalmente...ed ha bisogno di una figura protettiva di riferimento a cui affidarsi.
Davvero bella la storia in tutto lo svolgimento...e ottima la resa dei personaggi! A rileggerla a distanza di tempo l'ho apprezzato anche di più! |
