Buon pomeriggio, bonton -posso chiamarti così, giusto?-
Mi presento, visto che non ci siamo mai conosciute: il mio nome è Xenia Lancaster ma sentiti libera di omettere pure il cognome.
Allora, non credo che ha questo punto ti aspettassi una recensione, tanto meno negativa, però voglio tu sappia che non lo sto facendo poiché mi stai antipatica o quant’altro -manco ti conosco-, solo per aiutarti. Non sarò scortese oppure fredda, tutto il contrario! Ognuno di noi può migliorare con un po’ di impegno e magari qualche aiuto, non bisogna scoraggiarsi alla prima recensione negativa.
Comunque, iniziamo.
Andiamo per punti, a mio parere è un modo efficace e assai ordinato per meglio comprendere.

Introduzione 

L’introduzione è piuttosto breve, due righe a malapena. Son consapevole si tratti di una flashfic ma ciò non vuol dire limitarsi a poche parole. Potevi tranquillamente inserire qualche estratto dal tuo testo per invogliare il lettore a darci una sbirciatina. 
Inoltre il titolo, non malaccio, va sempre messo con le lettere maiuscole.

voglia di gelato -> Voglia di Gelato 

Trama 

Ok, la storia è abbastanza banale ma non noiosa. Ci racconta un piccolo pezzo della loro vita (Slice of Life) in un modo allegro e divertente. Personalmente, io adoro i piccoli Fubuki Twins, mi ispirano innocenza e purezza, proprio come la neve. Secondo me, potevi aggiungere molto di più. Per esempio mancano molte descrizioni, riflessioni o anche solo dialoghi più articolati. Il lessico è molto limitato, dovuto proprio alla carenza di opportune descrizioni.
I personaggi mi paiono IC (In Character), ovvero rispecchiano la personalità attribuita nell’anime; hai utilizzato bene i nomi giapponesi.

Grammatica 

Ehm.
Premesso che non è la peggiore che io abbia mai visto (credimi), hai molto da migliorare. Per prima cosa la punteggiatura. Oltre al fatto che dopo punti, virgola o quant’altro ci deve essere sempre uno spazio, crei frasi troppo lunghe e articolate che stancano la lettura.
Cerca di abbreviarle oppure sfrutta altri segni di punteggiatura, come il punto e virgola.
Fai qualche errore di digitazione, ti consiglio sempre di ricontrollare assiduamente prima di pubblicare. Tanto non c’é fretta, no?
Qui ti elenco alcuni piccoli errori che ho riscontrato:

[...] ognuno beveva il latte caldo dalla sua tazza: Quella del piccolo Shirou a forma di orso [...] 
Dopo i “ : ” non ci va mai la lettera maiuscola.

[...] i gemellini uscirono a giocare con la neve, avrebbero preferito il calcio ma la neve era davvero troppa per giocare. […]
Credo tu abbia notato da sola quante volte ripeti “neve” e “giocare”. Utilizza dei sinonimo, cambia la frase oppure cerca di approfondire le descrizioni in modo da porre il distacco dovuto.

propio -> proprio

[...] è parti una vera e propia guerra […]
Ben tre errori, attenta!
è -> e
parti -> partì
propia -> propria 

fù -> fu

insistiva -> insisteva 

Dialoghi

La punteggiatura che usi, a volte mancante, è corretta ma ricorda: devi andare sempre a capo. Colpa della formattazione HTLM, che ti spiegherò dopo.

[...] L'altro prontamente rispose:Ma come in pieno inverno! Guarda che fa troppo freddo! […]
L’altro prontamente rispose:
“Ma come, in pieno inverno?! Guarda che fa troppo freddo!”

HTLM 

Credo sia il punto che ti penalizzi maggiormente.
Sai cosa è? È un codice di Internet che ti permette di pubblicare scritti o immagini dandogli una propria grafica e rendendoli visibili al pubblico sul web. Come avrai notato, la sua mancanza porta ad un’orrenda formattazione: frasi attaccate, carattere illeggibile...
EFP ha la soluzione: al momento della pubblicazione, nell’inserire i dati della tua storia, ti chiede se hai già un programma HTLM. Alla tua risposta “No”, quando toccherà al tuo racconto vero e proprio, ti si presenterà una finestra. Tu non devi fare altro che copiare il tuo testo, staccare le righe, apportare modifiche alla grafica e infine cambiare il codice sorgente.
Se hai problemi, contattami pure e sarò disponibile ad aiutarti!

In conclusione, hai parecchio da migliorare ma non parti sprovveduta. Ho evidenziato i campi in cui maggiormente hai difficoltà però ciò non significa che è finita qui. Ora spetta a te impegnarti al massimo per ottenere un risultato migliore. E sei hai timori o dubbi, non esitare a chiedere a qualcuno, pure a me se sei intimorita dagli altri.
Cercherò di darti una mano, sempre tenendo conto il tempo a mia disposizione e il fatto che io abiti in America.

Con questo ti lascio, spero di non averti demoralizzata ma invece spronata a metterti in gioco.
Ci si sente, forse.

Tschus!

Xenia Lancaster