Lo sai bene, le storie depressive su Itachi sono quelle che mi piacciono di più e per quanto possa sembrare sadico dirlo, questa storia mi piace tantissimo. Il titolo mi ha fatta pensare ad Hunger Games, ma è tardi e il mio cervello connette poco. Azzeccatissimo, comunque, rende l'idea della silenziosa attesa, del lungo, vuoto scorrere del tempo di ogni giornata di Itachi, ognuna uguale alle altre, persino il suo compleanno, perché la sua è una vita consacrata al sacrificio. Nessun minuto può essere vissuto altrimenti.
Particolarmente toccante, a mio avviso, è stato come sei stata in grado di sottolineare la (doppia) consapevolezza che quel tempo sia agli sgoccioli. Sono distanti, hanno sentimenti opposti eppure nati dallo stesso amore fraterno, tuttavia eccoli lì a pensare la stessa cosa. Quella frase finale uccide come una coltellata veloce dietro la schiena, per quanto è vera, per quanto è crudele, in tutta la sua semplicità. Sasuke verrà ad ucciderlo, presto.
Con pochissime parole mi fai diventare un ammasso patetico di feels, dannazione. Tu e la tua innata maestria quando si tratta di parlare di Itachi!
Bellissimo tribute, davvero. E ancora buon compleanno al personaggio migliore di tutti i tempi.
Alla prossima,
thyandra |