Ho le lacrime agli occhi, veramente. I sentimenti che hai scelto si legano perfettamente ai personaggi, non importa se sono stati delle loro caratteristiche per tutta la vita o buona parte o se li hanno provati solo in un determinato momento, come Robb, sono quelli che li definiscono meglio.
Robb era immobile mentre veniva ucciso: normalmente avrebbe combattuto, ma a quel punto, quale sarebbe stato il senso? Sua moglie e suo filio erano morti, come anche i suoi fratelli per lui, sua madre stava per fare la stessa fine e il suo migliore amico lo aveva tradito. Tempo addietro, ma sicuramente non lo aveva dimenticato.
Vedere anche Theon fra i fratelli Stark mi ha reso felicissima: è il mio personaggio preferito e spesso viene dimenticato troppo facilmente, o gli vengono attribuite colpe senza pensare a cosa possa averlo portato a fare ciò che ha fatto. La sua paura ppiù grande ormai non è più il male fisico che Ramsay gli infligge, ma la possibilità che gli tolga tutto ciò che era, pure i ricordi, che in un modo o nell'altro lo mantengono in vita.
Non so se hai letto i libri, ma c'è un passaggio nell'ultimo in cui Theon afferma di essersi sentito più vicino a Robb che a qualsiasi figlio di Balon: ecco, per me dimostra il suo essere in parte uno Stark.
Jon mi è sempre sembrato solo, oscurato dal fratello e dal suo nome, un bastardo di un lignaggio troppo alto per i Corvi, ma pur sempre un bastardo.
Sansa e Arya, nonostante siano agli antipodi, mi piacciono entrambe: una prigioniera di un mondo che ha sempre desiderato, l'altra rovinata da questo mondo, ma libera, come ha sempre voluto essere.
Bran mi intriga un sacco, però anche lui mi fa pena, come la sorella minore, idealmente lbero di fae ciò chevuole ma non fisicamente.
Rickon è il piccolo della casa, ha perso tutto prima ancora di realizzare cosa effettivamente avesse.
scusami per la recensione chilometrica e ancora complimenti! |