Salve Megan! Che dire, questa storia, come tutte le altre che hai scritto del resto, è carica di emozioni e scritta veramente bene. Mi ci sono rivista, anche se solo in parte, perché anche io sono così, quando ho molta paura sto sempre male fisicamente. Ma a parte questo particolare che fa parte di me, credo che quello che hai scritto, o meglio ciò che hai descritto, sia come un pugno, colpisce, ti arriva dritto senza preavviso e ti segna. Questo è l'effetto che mi fa leggere quello che scrivi, in senso positivo ovviamente. Non sono cose allegre è vero, e per questo sono ancora più forti le emozioni. Quello che scrivi tu, quello che senti tu, lo riesco a sentire io, come penso che sentano tutti quelli che si mettono a leggere le tue storie, ed è un grandissimo punto a tuo favore perché non è affatto facile riuscire ad esprimere, soprattutto per iscritto, ciò che si prova (o almeno così è per me :) ). Comunque sono felice perché anche se questa storia si conclude con molti interrogativi, ho la fortuna di conoscere il finale. Ah un'ultima cosa, l'idea di mettere una canzone all'inizio non mi dispiace affatto, soprattutto se si tratta de "Gli Spietati" dei Baustelle" e a questo proposito
"C'è un amore che non muore mai, più lontano degli dei, a sapertelo spiegare che filosofo sarei..."