Ciao. :) Passo a lasciarti il giudizio del contest "My Beloved One" come recensione.
Ci tengo a ribadire solo: bella storia!
Ilaria
Per quanto riguarda il punto di vista grammaticale, ho riletto più volte, ma non ho riscontrato nessun tipo di errore. Sei stata molto attenta e brava.
Soggettivamente, avrei messo qualche virgola in posti diversi, ma è solo un mio punto di vista personale, la tua punteggiatura non era obiettivamente sbagliata.
Lo stile l'ho trovato scorrevole e adatto ad una storia come questa. È stato bello seguire il flusso dei pensieri di Tobias e della sua pagina di diario, scritta un po' come sfogo. Mi piacciono molto le introspezioni, pertanto è stato un piacere leggere quella di Tobias, soprattutto visto che la trilogia non ha dato quest'opportunità molto spesso.
Credo che tu abbia caratterizzato bene i personaggi. In particolare e, forse, ti sorprenderò, ho apprezzato principalmente Christina. Compare indirettamente, ma il modo in cui viene descritta... arrabbiata con Tobias, il primo ricordo di lui è lei che gli ha dato un pugno, mi è sembrata proprio Christina, in tutto e per tutto. Tobias è stato un po' più difficile da determinare – come IC, intendo –, perché è un ragazzo – quando mi è stato ricordato che ha solo diciotto anni non ho potuto non pensare che fosse così giovane e già così rotto – confuso, spaesato, senza più ricordi e con informazioni sbagliate – per esempio “l'incidente” che in realtà è solo una pessima decisione. In ogni caso, penso che anche con lui tu abbia fatto un buon lavoro: per quanto questo Tobias sia lontano da quello che abbia visto – per ovvi motivi – c'è lo stesso la sua essenza, a cominciare dal profondo sentimento che comunque sente per Tris.
Anche Tris mi è piaciuta! Certo, compare solo come un fantasma, più o meno, ma le cose che gli dice, il perdono e la comprensione che gli concede sono certa che sarebbero gli stessi che una Tris viva gli darebbe.
Per quanto riguarda la trama, ammetto di avere un debole per i what if? e trovo che sia davvero interessante esplorare come sarebbero andate le cose se si fosse presa una decisione diversa. In questo caso si è trattato di Tobias, che dice addio ai ricordi di Tris per il troppo dolore, però in qualche modo lei rimane ancora con lui, il suo corpo stesso la ricorda. La parte che ho preferito, infatti, è quando Tobias descrive le visioni che ha di lei, il modo in cui la “ricorda”, felice e allegra che corre, che non se la prende se lui ha scelto di dimenticarla, è stata una parte davvero dolce, anche se malinconica e straziante.
Non brilla per originalità, questo no, perché sicuramente il primo what if? che verrebbe in mente – subito dopo “e se Tris fosse viva?” - immagino sia questo, ma è comunque una versione interessante di come sarebbero andate le cose se Tobias l'avesse dimenticata. Come si sentirebbe? Come la prenderebbe Christina? E tutta una serie di domande.
Ricapitolando... la storia mi è piaciuta. Non mi è capitato molte volte di leggere qualcosa su Divergent all'infuori della saga – e io sono anche quella che ha mollato a metà il terzo libro –, però è stato bello leggere questo breve pezzo su un possibile futuro di Tobias senza ricordi di Tris, un futuro che magari potrebbe anche essere più facile di quello della trilogia, ma che in ogni caso lo terrebbe sempre strettamente correlato alla sua amata, visto che qualcosa di sé la ricorda. Una storia davvero carina che stringe il cuore come il finale. |