Non posso crederci che ho scoperto questa storia solo ora, quando sta per finire. Sono già in astinenza...
Clint è da sempre il mio vendicatore preferito in tutte le sue forme (fumettistica, cinematografica, come Hawkeye, come Ronin...) e sono una fan sfegatata del MCU.
Penso che questo racconto sia un eccezionale tributo al personaggio e alle sue vicende, forse il migliore che io abbia mai letto: è scritto con maestria, riesce ad appassionare senza mai essere banale o scontato. Inoltre sei sempre fedele alla caratterizzazione originale dei personaggi, e sei riuscita ad attenerti al canon cinematografico pur aggiungendo personaggi ed eventi inediti sullo schermo, che rendono tutto più interessante... Per una volta la storia non è la solita Clintashata concentrata soltanto sull'amore pericoloso tra i due assassini (per quanto li ami come coppia dopo un po' le fanfic su di loro cominciano ad assomigliarsi tutte), ma mostra la crescita personale e professionale di Barton attraverso le sue passioni e le sue tragedie. Ho amato l'inserimento di personaggi normalmente fumettistici come la Morse e Kate, e ho trovato eccezionale il modo in cui hai reso straordinariamente realistico il rapporto fra Clint e Barney nel corso dei capitoli.
Ogni evento narrato è verosimile e coinvolgente, mai esagerato, mai superficiale... insomma, questa è la storia su Occhio di Falco che avevo sempre sognato di leggere.
Tanti sono i particolari che mi hanno colpito nel corso dei capitoli, ad esempio l'inserimento di Lucky (cavoli quanto amo il fumetto di Fraction e Aja), il modo in cui hai trattato la morte di Coulson, lo scontro con Duquesne. Mi sono emozionata, commossa e divertita leggendo queste righe.
Voglio però soffermarmi su quest'ultimo capitolo, dato che tecnicamente sto recensendo questo.
Trovo molto bello dal punto di vista narrativo il parallelo tra presente e passato, con i flashback che mostrano i momenti bui del piccolo Clint, carico di rabbia verso i genitori che non avevano avuto la forza di proteggerlo. E poi quell'ultimo ricordo, l'unico positivo, a ricordare che il mondo non si divide in buoni e cattivi, che anche Harold e Edith erano persone normali, con un bagaglio di scelte sbagliate e debolezze sulle spalle. Provo tristezza e pena per loro, soprattutto per Edith, troppo debole persino per farsi amare dai suoi figli, morta troppo presto per vederli diventare uomini straordinari.
Impossibile poi dimenticare il pretesto con cui hai portato la storia sul viale dei ricordi: l'avvento dell'Hydra è vicino, e sono proprio curiosa di sapere cosa contiene quella chiavetta. Suppongo che questa sia l'ultima visita di Fury a Clint, almeno per un po'. Spero solo che il nostro eroe riesca a tornare a New York e a rivedere Natasha e magari, prima della fine di questa storia, anche ad incontrare Coulson (non so se hai visto tutto Agents of SHIELD, ma sarebbe interessante scoprire la reazione di Clint al finale della prima stagione e ad una eventuale ricostruzione dell'agenzia).
In conclusione, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, intanto complimenti, ché scrivi davvero davvero bene, e grazie per aver condiviso la tua storia con questo mondo di fangirl disperate in astinenza da Clint Barton...
Em |