(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Quando si cercano fanfiction su questa coppia, è sempre un'avventura: bisogna prepararsi psicologicamente al cliché, alla grammatica che fa rabbrividire, a una Lily Evans con tutte le fattezze di una Mary Sue isterica, senza un motivo apparente, e un James Potter senza cervello.
Questa storia è stata una piacevole scoperta.
La caratterizzazione è originale, senza tuttavia stravolgere i personaggi.
Lily Evans sembra una pazza isterica, ma il suo comportamento è giustificato. E il suo sarcasmo è da Oscar.
Divertente, con una grammatica impeccabile. Fa sorridere e non è per nulla scontata.
Credo che meriti un posto nelle storie scelte.
Faccio i miei complimenti all'autrice.

Beh,che dire,mi trovi un aggettivo migliore di perfetta?
Boh,se lo trovi usalo,io definisco la storia perfetta.
La narrazione è coinvolgente,non ho trovato nessun errore ortografico o di sintassi.
Gli scambi di battute sono esilaranti,il racconto è leggero e divertente,il sarcasmo di Lily è geniale.
Complimenti *^*

Leggi la risposta dell'autore

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Quando ho trovato la fanfiction "Come baciare una bistecca di carne congelata" mi aspettavo una storiella scadente scritta con una grammatica grottesca (con tutto il rispetto verso l'autrice, invece sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa storia.
Oltre a lodare il perfetto stile dell'autrice, devo farle i complimenti per come ha caratterizzato i personaggi e per l'originalità. Riguardo ai personaggi, non sono ne ooc, ne ic. Hanno caratteristiche che io stessa non mi sarei mai aspettata, li si può immaginare in un tale contesto. Per l'originalità, devo fare all'autrice i miei complimenti: ha scritto una fiction superba, comica che non sfocia nel demenziale.
In conclusione, ottima autrice, penso propio che leggerò altre sue fanfiction, ottima caratterizazione dei personaggi, buon contesto e grammatica perfetta.

Leggi la risposta dell'autore