Già, non cambierai mai, mio caro e dannato Vegeta. -deliri dell'ora tarda.
Trés Bien, come promesso, eccomi qui. In realtà avevo deciso di recensire ad un orario decente, ma mi ritrovo sempre in preda ai fumi dell'alcol e, evidentemente, mi sento più ispirata. Pazienza!
Cooomunque, trés jolie, cette fic. Le emozioni non sono poi ben descritte con le parole, ma trapelano chiaramente dai gesti, dalle semplici azioni del principino. "Sentiva la ceramica fredda sotto le dita" una semplice frase che aiuta a descrivere, indirettamente e sorprendentemente di soppiatto, il gelo interiore di Vegeta. Bello, m'ha colpito, davvero. E poi, "Allungò le gambe e mise i piedi sopra un tavolinetto" - argh! Ma che immagine supersensuale.
Brava, brava, mia cara Kamy, le tue One-Shot mi lasciano sempre un piacevole retrogusto amarognolo, forse perché c'è sempre questo sentore malinconico. Ma estremamente di classe!
Ok, basta deliri.
Ti lascio con una bella bandierina verde.
Alla prossima!
-Requiem. |