Sono stata ossessionata dalla coppia Finnick/Annie per un sacco di tempo, e non ho potuto resistere quando ho visto questa storia. Dovevo leggerla, e sono felicissima di averlo fatto.
Questa storia mi ha ricordato perché mi piacesse tanto questa ship: per il fortissimo legame fra Finnick e Annie, unico e senza pari, per la drammaticità della loro storia, per la sincerità dei koro sentimenti. Per tante, tantissime ragioni, che questa storia mi ha fatto ricordare.
In queste righe, infatti, riesci a riportare il lettore ai libri, alle atmosfere che caratterizzano questa coppia e che la rendono unica.
Annie che pensa ancora a Finnick, Annie che anche dopo una gravidanza e sette anni non è riuscita ad andare avanti, Annie che anche se soffre ancora non esita a cercare di aiutare Katniss, di ricucire le sue "ferite" emotive prima delle proprie: è tutto estremamente accurato, estremamente reale.
Mi piace anche il fatto che la storia prenda una direzione completamente diversa da quella che sembrava dover prendere all'inizio: non è, come poteva sembrare, un'introspezione limitata solo ad Annie, e non è nemmeno uno "sfogo" di Katniss. Sembrava che Annie dovesse essere l'ascoltatrice e Katniss l'ascoltata, ma ribalti la situazione con un ottimo espediente, molto credibile.
Mi piace tanto anche il fatto che tu abbia voluto concentrarti sul "danno" psicologico che Katniss ha subito. Considerando ciò che ha affrontato, è naturale che sia emotivamente danneggiata, com'è in questa storia, e per questo la sua chiusura e la sua apatia sono realistiche e le trovo estremamente appropriate.
Anche Annie mi è piaciuta molta: come si apre con Katniss, lasciando strabordare tutto il dolore che ha tenuto dentro di sé per andare avanti, è estremamente toccante ed emozionante.
Adoro l'idea, per quanto dolorosa possa essere, che Annie non riesca a dimenticare Finnick, né a smettere di amarlo o soffrire per lui. Rappresenta proprio la forza di quel loro legame, la solidità della loro unione che trascende lo spazio e il tempo e la vita.
La storia, inoltre, è scritta in modo chiaro e perfettamente comprensibile, mai intricato o oscuro, e questo la rende scorrevole.
L'idea di base, poi, è davvero ottima: riprendere quel tema del "gioco" per non lasciarsi trascinare alla deriva dalla propria mente è in linea con i libri, rende la storia ancora più convincente, e l'associazione di Annie è credibile e davvero ben fatta.
[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love] |
