Wow! Sono rimasto ammaliato dal linguaggio sempre appropriato ed evocativo con cui hai narrato questa storia. Le parole erano talmente forti e pertinenti che ho potuto figurarmi ogni secondo della storia, come se fossi io stesso il protagonista. Due note di merito speciali vanno sicuramente attribuite alla grande attenzione al ritmo, mai noioso e neanche troppo precipitoso e secondo ma non meno importante, all'attenzione verso i cinque sensi, che rendono la storia, di per sé surreale, decisamente credibile. Inoltre, rileggendo più volte la storia, ho apprezzato molto la ciclicità degli eventi, resa in modo impeccabile dalla ripetizione consona e adeguata della frase "Se ne stava seduta all'ombra di un salice" con l'aggiunta finale di "ed accarezzava affettuosamente, alternando il cane e il lupo, due canidi ma dalla natura completamente diversa. La "riorganizzazione del mondo" finale, se così posso permettermi di definirla, è decisamente una perla preziosa, che conferma il valore profondo di questa storia così semplice e nel contempo emozionante.