Esordio dell’autrice sul tema het …
*al recensore sbrilluccicano gli occhi in preda alla gioia *
… Ulquiorra, in perfetta caratterizzazione, rimane fedele ai suoi temi ma, come il simbolo dello ying e dello yang, permette alla luce di fare capolino tra le ombre che sembra stravolgere il suo equilibrio interno. Lo assale il dubbio, vacilla, cede ... Orihime assiste agli ultimi momenti della vita del ragazzo, come una timida spettatrice assiste all’epilogo prima della caduta del sipario interagendo con l’attore protagonista, Ichigo defilato in silenzio osserva lo stendardo nemico scomparire nell’etere.
“ E comprendo solo adesso che non c’è più nulla da fare, proprio ora che la curiosità - quieta ammaliatrice - mi assale. “
Non ho letto Bleach ma, dopo questo pensiero, immagino un cambiamento d’espressione di Ulquiorra, i tratti diventano meno duri lasciando trasparire un momento di quiete.
" Mi volto lentamente nella sua direzione, tendo la mano, le dita si stendono, la mia espressione si alleggerisce appena. "
... E che avevo detto? ... Se ne accorge pure lui...
" «Hai paura di me, femmina?» "
* No... sembri Pierrot, fai quasi tenerezza *
" Se ti squarcio il petto riesco finalmente a vederlo? Se ti apro il cranio lo posso scorgere lì dentro? ...Il cuore … è proprio qui …”
Ecco la zampata dell'artista felina, un po' macabra ma sul personaggio ci sta molto bene. Molto convincente, molto significativa, molto...parecchio...poetico e carnale, quasi Baudelariano...
" Le tue dita si serrano sulla mia mano … ma è solamente l’aria che riescono a catturare "
Ma... ma... ma... tristezza a palate! Scherzi a parte, è triste ma lo trovo molto dolce. Il personaggio lo sento molto vicino, si rammarica della sua condizione, non ci sono più nemici ma solo due anime vicine.
"Grazie, per avermi fatto capire … per avermi mostrato il mio, di cuore."
Grazie per averla scritta |