Ci voleva. No davvero, ci voleva proprio. È un toccasana. Il disagio di Ogiwara è espresso così bene e in modo così credibile che te lo senti addosso. I traumi della prima adolescenza non si dimenticano con un colpo di spugna. La cosa stupenda è riuscire trovare a riparo in una causa parziale di essi - per quanto poca colpa abbia in realtà Kuroko, è sempre e comunque un trigger, anche solo vederlo. E credo che questo dica davvero tanto su cosa prova Ogiwara per lui, perché s'ha da essere forti, per amare qualcosa che fa male dopo ancora così tanto tempo. È tutto una dolcezza infinita, è come bere cioccolata calda d'inverno, la sensazione è quella. Ti rimane il sapore dolce dei loro baci sulla bocca e il calore del loro amore nel petto. Su come è scritta non ho davvero niente da dire. Davvero, la adoro.