Recensioni per
Was it all just an illusion?
di Quasar93

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/06/16, ore 22:50
Cap. 1:

Ciao ! :D Oh Charles.... Charles, Charles ! Ok, adesso mi ricompongo, scusami. Questa esclamazione è comprensibile, spero: io adoro il personaggio di Charles per cui puoi immaginare. Il senso di sprofondare in un mare di ricordi, rimpianti, di fantasmi... sei riuscita a renderlo benissimo. Mi fa male il cuore leggere lo stato in cui si trova però non riesco a smettere di leggere. Eh Hank, altrettanto carino e devoto nel restare accanto al professore in quello stato... Scrivi davvero bene, ti faccio i miei complimenti ! Alla prossima ! ^^
Hippolyta

Recensore Veterano
30/07/14, ore 13:16
Cap. 1:

Ciao! Ho letto questo primo capitolo con molto entusiasmo. Più che letto, l'ho divorato. Hai espresso magnificamente lo stato d'animo del professore! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. Scrivi benissimo e la storia è bellissima! Un bacione
Susy

Recensore Junior
29/07/14, ore 22:19
Cap. 1:

Ah, quando si dice "l'ottimismo è il profumo della vita" ... Di tutte le fanfiction che ho letto sul "periodo nero" del Professor X, questa è sicuramente una delle più deprimenti. Deprimenti in senso positivo, ovviamente, tipo che non ti mette proprio di buonumore, ecco, non che è brutta. In ogni caso, per quanto "estrema" è sicuramente una delle più interessanti, perché presenta una notevole introspezione, anche se l'influenza degli studi psichiatrici si avverte fin troppo xD.
Per quanto il personaggio di Charles appaia così "altro da se stesso", o almeno dal Charles sereno e positivo che avevamo imparato a conoscere, non l'ho trovato OOC, anzi, trovo appropriato il fatto che appaia tanto depresso, quanto un tempo era stato ottimista. Insomma, quel che si dice "più sei in alto, più ti fai male se cadi".
Mi è piaciuto molto anche come hai dipinto l'affetto che Hank ha sviluppato per Charles, tanto intenso da spingerlo a "stare appresso" al suo amico (e forse in parte anche mentore), persino e soprattutto nei momenti in cui diventa più insopportabile e arriva anche a mandarlo a quel paese. Insomma, mi piace e condivido quest'idea di lui molto empatico che hai.
Passando ad un discorso un po' più tecnico e che forse mi compete un po' di più, rispetto a quello psicologico (che ammetto di non essere in grado di analizzare in maniera "professionale", dato che le mie nozioni sono alquanto limitate), parliamo della grammatica e degli errori che ho riscontrato qui e là. Non credo di averti mai recensita prima, perciò ti spiegherò brevemente: in alcune occasioni, quando recensisco, offro anche un mini-servizio di "beta-reading" elencando i principali errori, nel caso in cui l'autore volesse correggerli in un secondo momento. Ho voluto fare questa premessa perché non vorrei che questa seconda parte di recensione suonasse come una critica un po' bacchettona e da maestrina, ma come un'occasione per scambiarci qualche consiglio utile anche per eventuali storie future :). Ma bando alle ciance e passiamo a quest'analisi:

-"Era trascorso quasi un anno da quando Erik se n’era andato lasciandolo agonizzante tra le braccia di Moira.
Charles aveva davvero creduto di aver trovato nel manipolatore di metalli un alleato, un amico, un fratello addirittura, con cui condividere il suo sogno di pace tra gli umani e i mutanti. [...]
-Siamo fratelli, noi due – gli disse quel giorno
–Vogliamo la stessa cosa-
-Oh, vecchio amico. Mi dispiace, ma non è così- gli aveva risposto Charles, senza indugio ma con il cuore pesante e i grandi occhi blu lucidi di lacrime." = fin dalle primissime frasi emerge una piccola incongruenza verbale che verrà ripetuta più volte anche in seguito. Mi riferisco al fatto che sei passata dal trapassato prossimo (se n'era andato, aveva creduto, ecc.) al passato remoto (gli disse) e poi di nuovo al trapassato (gli aveva risposto) in modo scorretto.
Il passato remoto va utilizzato per narrare eventi passati, e fin qui ci siamo. Il trapassato prossimo, invece, per narrare eventi precedenti al passato che stiamo raccontando. Esempio: "Mi resi conto (passato nel quale si svolge la vicenda) che avevo lasciato le chiavi a casa (evento accaduto precedentemente)". Insomma, quel "gli disse" dovrebbe essere "gli aveva detto", dal momento che stai narrando un ricordo avvenuto prima della storia scritta al passato che stai narrando. Ok, questo discorso è talmente ingarbugliato da essere quasi un mindfuck, ma spero si sia capito xD.
Inoltre "Siamo fratelli, noi due" e "Vogliamo la stessa cosa" sono due battute dette consecutivamente dallo stesso personaggio (Erik) e andrebbero dunque scritte entrambe sullo stesso rigo, senza andare a capo, spezzate da "gli aveva detto quel giorno". Altrimenti, sembra che la seconda battuta venga detta da un altro personaggio.

-"della Bestia" = "di Bestia" sarebbe più corretto, visto che Hank viene sempre chiamato "Beast", mai "the Beast" (io però li ho visti solo in inglese quei film, non so se nella versione italiana l'hanno tradotto diversamente).

-"[...] Il siero è solo per le voci.- ripeteva sempre, più per convincere se stesso che per convincere Hank.
-e riguardo allo scotch, ogni tanto ho bisogno anche io di staccare il cervello- ripeteva sorridendo di un sorriso così superficiale [...]" = anche qui ho più di una cosa da dire. Nella prima frase non va messo il punto (-Il siero è solo per le voci- ripeteva sempre). Nella seconda va messa la maiuscola (-E riguardo allo scotch-) o al limite dopo "convincere Hank" metti una virgola, non un punto. Poi, "sorridendo CON un sorriso" sarebbe meglio, perché si "sorride di" qualcosa che ti ha fatto appunto sorridere.

-"Era un pomeriggio di Novembre" = i nomi dei mesi in italiano si scrivono con la minuscola.

-"armato di cacciavite e martello." = si usa lo scalpello con il martello, se provi a colpire un cacciavite con un martello lo distruggi, perché non è quello il suo uso xD. A meno che non sia un cacciavite molto, molto spesso e resistente.

-"[...] prima che tentasse di soffocare nello scotch anche se stesso." = "affogare" nello scotch suona meglio, visto che è un liquido :).

-"Forse pensando ad altro per un po’ gli avrebbe fatto bene." = "pensare".

-"[...] ora siamo una minaccia per tutto il mondo- rise amaramente – forse avrei dovuto lasciarlo morire [...]" = anche qui ci sono dei problemi simili a quelli del terzo punto. La frase dovrebbe essere: -[...] ora siamo una minaccia per tutto il mondo.- Rise amaramente. -Forse avrei dovuto lasciarlo morire [...]-

-"[...] portare a termine la sua vendetta personale- una lacrima gli scese lungo la guancia." = anche qui: -[...] portare a termine la sua vendetta personale.- Una lacrima gli scese lungo la guancia.

-"Hank ancora senza parole uscì da quella camera degli orrori fermandosi solo un attimo sulla soglia." = sarebbe meglio mettere un paio di virgole: "Hank, ancora senza parole, uscì".

-"[...] stringendo una cinghia attorno al braccio alle sue spalle?" = anche qui "attorno al braccio, alle sue spalle", altrimenti sembra che abbia un braccio dietro le spalle.

Ok, la mia recensione finisce qui. Spero che questa lista finale non ti abbia infastidita, anche perché non è una cosa che faccio sempre. Di solito lo faccio solo per quelle storie che secondo me hanno un ottimo potenziale, oppure per quelle che semplicemente sono orrende e piene di errori, e tranquilla che la tua appartiene al primo tipo ;). Come ho già detto, mi ha molto colpita e sicuramente continuerò a leggerla e a recensirla, forse non più in modo così prolisso e papirico, dato che di solito non correggo due volte lo stesso tipo di errore, o meglio faccio presente che c'è, ma non mi metto ad elencarlo.
Quindi, complimenti ancora per questa fanfiction così ben studiata dal punto di vista introspettivo e psicologico, anche se mi piange il cuore a vedere quel poveretto di Charles ridotto così :'( ... Alla prossima,

Lilith

P.S. = ah, un'ultima cosa: leggendo il pezzo in cui Hank scopre dal telegiornale che Magneto ha ucciso JKF, sono rimasta un po' scettica. Guardando il film, mi è parso di capire che non fosse stato reso noto che il probabile assassino di Kennedy fosse un mutante, perché nella scena in cui Erik viene salvato, Quicksilver (Pietro) gli domanda perché fosse detenuto al Pentagono. Inoltre, neanche Logan ne era a conoscenza e sì che aveva perso la memoria per i motivi che tutti sappiamo, ma insomma, credo che una notizia del genere prima o poi l'avrebbe "recuperata", anche se Magneto non glielo avesse mai detto.
(Recensione modificata il 29/07/2014 - 10:31 pm)

Recensore Veterano
01/07/14, ore 19:06
Cap. 1:

No. No buono.
Così non andiamo d'accordo ragazza mia. 
Piantala di farmeli soffrire!
Già Charles mi è diventato un fattone (sì, sei un fattone Charles, poche balle con quella scusa del siero per la colonna), in più me lo devi mandare in crisi di astineza da alco e fargli sentire le voci?!
Metti via quel libro di psichiatria, Viviana. Posalo, siamo tra amici. Mettilo giù e nessuno si farà male...
E POI IL TENTATO SUICIDIO?! No, donna, tu mi vuoi morta. I quit.
...
Alla prossima :P

Nuovo recensore
30/06/14, ore 22:16
Cap. 1:

Tu.
Io ti odio.
Il mio bambino.
Il mio stupendo Charles.

No, non è vero, non ti odio, anzi. Te se ama tanto. Ma te se odia pure. Mannaggia a me che sono così dipendente dai feels e a te che scrivi così bene e che fai psicologia e quindi fanno ancora più male perché THAT IS SO ACCURATE.
Okay, bene, commentiamo in modo serio.
Vedere Charles ridotto in quel modo non fa male. DI PIU'. TI DISTRUGGE INTERNAMENTE. Il pezzo dove va a staccare l'insegna è una pugnalata vera e propria. Una trovata geniale, eh, ma pur sempre una pugnalata dritta dritta al mio cuoricino stecchito.
Il pezzo del balcone, poi. Urgh, che dolor. Volevo tuffarmi nel pc, abbracciare Charles e iniziare a sibilare in stile Gollum "my precious".
Per non parlare di quello del telegiornale. Posso benissimo immaginare Charles e SOFFROH.
Detto questo, maledico il tuo esame di psy che ti fa studiare queste cose e allo stesso tempo lo benedico perché ti fa studiare queste cose. E sapere che la continuerai non so se mi gasa o mi spaventa. In ogni caso, slow down Satan. I still need an heart to live, you know?
E uhm... credo di aver detto tutto. Posso solo ribadire il concetto che vedere il mio Charlie ridotto in questo modo fa malissimo, per quanto Charles in versione sfattone in Days mi smuova le ovaie. E che è così realistico che IT HURTS SO MUCH (leggilo con l'accento di Gene, te prego. mUch </3 )

Bene, credo davvero di aver detto tutto.
Ce se sente su FB.
Silvia


Ps: Charles, butta via quella vestaglia. Te prego. In versione sfattone ti amo, ma quella è davvero il DISAGGGGIOH. Ma ti voglio bene lo stesso.