Recensioni per
Twinkle, twinkle, little bat
di Dotta Ignoranza

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
11/09/14, ore 13:29
Cap. 1:

Ciao DottaIgnoranza,

non so se ti ricordi di me, ti avevo scritto ieri chiedendoti una storia di questo genere e tu mi hai avvertita di starne alla larga haha
Ebbene, da caparbia che sono ho deciso ugualmente di leggerla, dopo passerò anche dall'altra. Mi piace molto il tuo stile di scrittura, non è semplice, è ricercato, ora capisco cosa intendessero le persone quano dicevano che è complicato. In ogni caso amo la storia già perché si parla di Alice, e ancora maggiormente perché si parla di una storia ancora più contorta di quanto già l'originale non sia.
Questa recensione è penosa, ma ci tenevo comunque a farti sapere il mio parere riguardo la storia.

Bene, a presto
Sam

Nuovo recensore
26/08/14, ore 11:23
Cap. 1:

Questo I Capitolo è veramente esaltante; l'apparente cripticità del dettato andrebbe ridefinita come scrittura del caos, ma un caos dialettico i cui elementi dispersi parlano di un differente ordine, un "kosmos" che riproduce in piccolo l'armonia degli opposti, quindi l'essenza e il senso dell'intero UNIVERSO. L'ispirazione metafisica emerge chiaramente e coerentemente soprattutto nella parte finale:

"Nulla valsero le urla mie soffocate, il Dio, il Padre e il Figlio avevano abbandonato la voce che urlante, straziata da così tanto abbandono avvertirono il parto, l'aborto prematuro del nuovo messia, della creatura celeste concepita nell'amore, nata e morta per Amore. Morì ad Amore, la Regina me la uccise sventrandomi il grembo pieno d'amore.
Eterno amore.
Marianna è morta. È tardi Alice, Marianna è morta.
È morta.

È morta.

È tardi, Alice."

Io avrei chiuso qui...

Recensore Junior
09/08/14, ore 00:13
Cap. 1:

La storia mi è piaciuta molto e quando avrò tempo penso proprio che leggerò il prossimo capitolo. Ho avuto modo anche di leggere alcune recensioni riportate e quindi mi aggrego un po' a loro nel pensiero.
Nel leggerla, non ho faticato a capire le parole, tutto scorre molto perfettamente, è liscio e so che questo genere di storie ti piacciono.
Però il linguaggio raffinato che usi non va bene per tutte le storie e infatti questa è molto complicata da leggere, diciamo così.
Non complicata perchè i termini sono difficili, ma complicata perchè la storia risulta molto difficile da assimilare e da leggere e a volte, personalmente, bisogna rileggere per capire davvero il senso della frase.
Con questo non voglio dire che non ci sia nessun senso, chiariamoci, però sarebbe stata migliore se scritta con parole più semplificate, senza fare troppi giri intorno o descrivere un atteggiamento con termini radiosi che spiccano.
Le virgole, come già ho scritto poco sopra, sono al loro posto e su questo non ho nient'altro da dire. Il testo è scorrevole e, a parte alcune parole che risultano dure per un testo simile, è piacevole da leggere.

Le descrizioni mi hanno colpito molto, perchè cerchi sempre di farle risultare molto caratterizzate e vuoi far entrare il lettore all'interno della storia in modo che immagini.
Questo è molto bello, perchè ci riesci molto bene, ma ripeto... Se ci fossero state parole più semplici, sarebbe stato triplicamente meglio!

Ad ogni modo.. Continuerò comunque a seguirti per cui, aspettati altre recensioni. 
Positive, come sempre perché d'altronde, scrivi bene ed è da lodare. 

A presto!

Patrice

Recensore Veterano
08/08/14, ore 21:25
Cap. 1:

Ciao!
Voglio prima chiederti due cose:

Ogni volta, ogni volta che quella voce si scemava fra le ossa spigolose delle mi cosce. - Non so se l'hai scritto apposta, ma "Mi cosce"? Forse è "mie cosce"? Correggimi se sbaglio!

issavano il corpo morto e strisciavano la tua carcassa ciondoloni verso la stanza imbandita - Anche qui, non so se l'hai scritto apposta "carcassa ciondoloni" o forse volevi scrivere "carcassa a ciondoloni?"

Un'altra cosa, ti commento paragrafo per paragrafo, perchè la scrittura è cambiata ed è diventata più ampia? Una curiosità mia, non è una critica, solo curiosità.

Parlando in generale della storia mi è piaciuta, come sempre ti dico che il modo in cui scrivi è molto bello, terminologie alte e piene di significato, ma forse un po' dure da usare, che rendono il testo tale.
Non che sia una cosa negativa, anzi, la recensione sarà e rimarrà positivissima, però forse l'uso di queste parole, per quanto belle siano, è un po' dura per una storia come questa.
Magari in alcuni paragrafi ci potrebbe stare, o almeno, io l'avrei usato in determinati punti; non dico rendere il testo completamente semplificato, ma forse lievemente.
Ad ogni modo, se il contest non è terminato, ti auguro in bocca al lupo!

Alla prossima!
-irishpoweryeya

Recensore Veterano
25/07/14, ore 15:42
Cap. 1:

Eccomi finalmente qui a leggerti. Devo dire che hai uno stile davvero particolare, Dotta, non mi aspettavo niente di simile. La tua propensione al noir è evidente, come la voglia di sperimentare dal punto di vista linguistico. Il risultato è qualcosa di davvero insolito, efficace, che ti trascina nella stessa atmosfera di confusione delirante della protagonista; sono ancora attonita, davvero. La trama mi piace un sacco, l'ambientazione grottesca dell'asylum è quanto mai azzeccata, a mio parere! Adoro *^* Corro al prossimo capitolo, i miei complimenti <3

Recensore Master
23/07/14, ore 11:32
Cap. 1:

Ciao
 
Non so esattamente cosa tu volessi comunicare se terrore o ansia o semplicemente angoscia, ma a me ha comunicato più un senso di disgusto, veramente, non penso che per te sia un'offesa, anzi, visto la terminologie che usi, però io non ho percepito angoscia, mi è salito solo un forte disgusto ed è strano visto che sono abituata a leggere cose molto pesanti.
Anche il tipo di amore che traspare non pare sano e aulico, il vero amore, magari lo è anche, ma sembra più qualcosa di morboso, di qualcosa che trascende nell'ossessivo.
Tutto quello che ho letto è sicuramente delirante, ma credo che sia stato intenzionale, visto anche la presenza del nome Alice e Marianna e della frase tipica del bianco coniglio. Non so se tu hai voluto fare una rivisitazione "odierna" e decisamente più folle e macabra rispetto all'originale, perché con la narrazione mi sono persa un po', secondo me ci voleva qualcosa di più impatto e d'effetto, mentre ho trovato una sorta di scrittura molto altisonante, qualcosa che non ti permette di leggere ed entrare totalmente nella storia. Capisco che si voglia dare uno stile raffinato-macabro o semplicemente poetico e aulico mantenendo quelle componenti grottesche, ma come ti ho detto molte frasi risultano un po' pesanti.
Questa è la mia opinione, spero che tu non te la prenderai, visto e considerato che è un commento basato semplicemente sul gusto, poiché non sono di certo una "critica letteraria"
Penso che questa recensione dovrebbe essere neutra visto il contenuto di quanto ho scritto, ma la lascio positiva, perché alla fine si parla di mio mero gusto personale e quindi sindacabile, ma visto che ho letto e recensito è doveroso, da parte mia, dare la mia opinione.
Alla prossima!
 

Recensore Junior
09/07/14, ore 11:40
Cap. 1:

Ansia ecco cosa ho provato. Un senso di ansia che mi si posava addosso a ogni frase letta, ansia che cresceva sempre di più man mano che proseguivo. A tratti anche sgomento perdendomi nel tormento folle che percepivo strisciare nell'aria, tra i corridoi. In quelle dita che scavavano alla ricerca di una vita che non c'era più.
"Ti prese la testa da dietro la nuca, e reclinandotela lateralmente osservò i segni lividi lungo le tue tempie." ho sentito un brivido gelido al pensiero di cosa abbiano potuto farle.
Brava.
Un abbraccio Tess!

Recensore Veterano
07/07/14, ore 22:05
Cap. 1:

Ciao Dotta Ignoranza, devo dire che dopo aver letto questa storia mi sono sentita molto combattuta...
ci sono delle cose che mi sono piaciute, come ad esempio i riferimenti ad Alice e il tentativo in generale di trattare un tema come la pazzia umana dal punto di vista del diretto interessato, mentre altre cose mi hanno lasciata un po' interdetta. Parlo del cambio di narratore, ad esempio, che talvolta mi ha creato un po' di confusione. Forse sarebbe stato meglio tentare di differenziare le parti narrate da uno è dall'altro anche graficamente, così da amplificare le differenze tra le sue ed evidenziare il lato onirico di questa storia -decisamente affascinante.
Un'altra cosa che mi ha trovato combattuta è lo stile che hai scelto; in genere non amo quelli troppo pesanti e ricercati, talvolta il tuo mi è sembrato eccessivo mentre a volte mi hai dato l'impressione di nascondere tra le parole molto più di quanto c'era realmente. Ho trovato veramente accattivanti certi pezzi, mentre qualche volta mi è forse mancata una sensazione di unità...
ecco, forse la grande pecca di questa storia è proprio questa: prese a sé certi paragrafi sono splendidi (poetici, onirici, macabri, folli...), mentre vista tutta insieme questa storia per me manca di una linearità chiara di narrazione. Sì fa un po' fatica a trovare il nocciolo della questione, un po' perché credo che ne esista più d'uno (come i livelli narrativi) ed un po' perché la complessità del linguaggio e il susseguirsi incalzante delle immagini ti distoglie dai fatti.
spero di essermi spiegata...
apprezzo il lavoro che hai fatto ed il fatto che non c'è nulla di banale o scontato, ma forse con uno stile un po' più leggero e lineare il messaggio sarebbe riuscito a passare meglio.
alla prossima, Mivi ^^

Nuovo recensore
03/07/14, ore 00:20
Cap. 1:

Bello. Veramente bello questo tuo racconto. Man mano che si va' avanti con la lettura si è sempre più avvolti dall'angoscia, e angoscia è il termine che più riassume questa piccola perla. La descrizione desolata del luogo in cui il tutto si svolge, le sensazioni e le inquietudini che sembrano soffocare lo stesso narratore, danno quell'atmosfera che tanto amo in un racconto horror. Poi trovo che sia davvero ben scritta, non adatta a tutti, certo, ma con un linguaggio quasi poetico e che non stanca affatto. Inoltre, ho apprezzato, anzi adorato, il fatto che tu abbia affibbiato ai tre protagonisti i nomi dei personaggi di un'opera letteraria come "Alice nel paese delle meraviglie". Mi è sembrata una trovata davvero geniale e contribuisce ad accrescere quell'ansia che impregna tutta la storia, imprimendo maggiormente quel tocco poetico, quasi fiabesco... tetralmente fiabesco. Per quanto riguarda la trama, molto contorta e davvero originale, ti confesso che mi ha catturata e tenuta incollata allo schermo fino all'ultima parola. Inizialmente ho letteralmente gongolato davanti all'amore viscera del "Bianconiglio", poi, capendo come erano realmente andati i fatti, non ho potuto far altro che provare una grossa pena per la dolce "Alice", e contare ad alta voce, e con una certa enfasi, quelle coltellate che lei stessa infliggeva all'addome del suo amato. E il finale? Un altro tocco di classe, con quella sorta di cantilena a chiudere quella spirale di morte e pazzia. Non me l'aspettavo affatto, e mi ha sorpresa, in positivo, regalando anche l'ingrediente paranormale. Che dire più? Mi è piaciuta, mi è davvero piaciuta e ti faccio i miei più sentiti complimenti.

Spero di continuare a leggere tue storie su questo filone... faresti felice una tua assidua lettrice! Un abbraccio, mia cara, alla prossima e inquietante storiella. 

(Recensione modificata il 03/07/2014 - 12:32 am)

Recensore Master
02/07/14, ore 19:38
Cap. 1:

Ciao!
È la prima volta che leggo qualcosa di tuo, perciò chiedo subito scusa per presentarmi così candidamente con delle cose che, probabilmente, già saprai. Ho letto la prima parte della tua OS divisa in due e posso dirti che per il momento non mi ha entusiasmata e per diversi motivi a dirla tutta: immagino che lo stile sembri discorsivo a una prima occhiata, forse è dovuto alla voce narrante, ma credo che ci siano un po’ troppe ripetizioni volute – e bada bene, so e immagino che lo siano, perciò non voglio criticarti per delle ripetizioni non intenzionali. Forse si tratta di un mero gusto personale e di certo è così, ma temo che questi continui rimandi allo stesso concetto appesantiscano la lettura.
Faccio un esempio con poche righe:
CIT. Loro, loro mi avrebbero capito e avrebbero capito dove sarebbe arrivato il mio amore, il mio eterno e dolce amore.
Eppure solo lo scrosciare di padelle d'acciaio, solo le urla, gli strilli di questo amaro limbo. C'era qualcosa dietro a quelle mani graffiate, dietro ai loro grugni di porci, dietro agli schiaffi insolenti, sapevo che c'era qualcosa di profondo e indefinibile. Forse ero io quel qualcosa.
 
Credo che anche rileggendo si possa notare subito la pesantezza di cui parlo: “loro” ripetuto prima e dopo la virgola, “mio” che appare per lo più come la stessa cosa precedentemente citata, “amore” idem; “solo”, “c’era”, “qualcosa” che abbondano nel secondo capoverso incollato. A mio avviso avresti potuto usarne di meno, sfruttando magari la punteggiatura per enfatizzare o il corsivo – ho visto che l’hai usato anche per la citazione su Alice.
Altra cosa che vorrei correggere è questa: CIT. «Non si tranquillizza sta puttana. Che facciamo?»
Immagino che “sta” sia il sinonimo di “questa”, ma è uso dialettale e non affine all’epoca in questione, senza contare che l’abbreviazione vorrebbe comunque l’apostrofo d’elisione prima della parola – vale a dire ‘sta.
La “è” maiuscola non si scrive così come la poni tu nel testo (E’) ma così È e c’è differenza, perché nel primo caso è un apostrofo, mentre nel secondo un accento. Puoi trovare quella lettera in “inserisci simbolo” su Office Word, alternativamente dopo l’inserimento di un punto fermo, spaziando e inserendo la è semplice alla quale seguirà un nuovo spazio per trasformarla in È.
Un refuso che ho notato – cosa che di solito non accade – è questo: “fa”. Immagino che volessi scrivere “fra”.
Credo che alcuni termini non siano adatti all’epoca in questione, torno a dire, come per esempio “stupidi coglioni”. Sono un po’ perplessa al momento, ma credo che andrò avanti donde evitare fraintendimenti, come promesso in partenza, visto che hai specificato che si tratta comunque di una OS divisa.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
30/06/14, ore 11:29
Cap. 1:

Non so come poterlo definire se non paurosamente bellissimo.
È fantastico come tu riesca sempre a descrivere al meglio tutta questa scia di emozioni e sentimenti e pensieri che travolgono come mare fino alla fine. Fino al punto finale del racconto. Grazie per aver scritto questo splendido pezzo e per avermi fatto provare ancora una volta emozioni così. Un abbraccio forte Bianca

Recensore Junior
29/06/14, ore 17:27
Cap. 1:

Ho appena finito di leggere questo primo capitolo (spero di poter presto leggere il seguito!), e devo dire di averlo fatto trattenendo il fiato. Ho quasi potuto sentire le sensazioni della tua Alice in fondo allo stomaco. 
Tuo,
Moscerino.

Recensore Junior
29/06/14, ore 14:23
Cap. 1:

Molto intenso e ricco di inquietudine questo scritto. Da ogni riga traspare l'ansia per la discesa nella follia, o nella tana del bianconiglio per riprendere la citazione contenuta nel brano. Sono curiosa di sapere cosa avverrà nel 2 capitolo visto che ho letto che ci sarà un seguito...