Recensioni per
Vivere per amare
di Aika Morgan

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/06/10, ore 03:49
Cap. 1:

Bellissima. Davvero molto, molto bella. Questa Antigone persa nel suo dolore è un’immagine che trasmette emozioni di una portata gigantesca. Grazie anche allo stile che hai utilizzato (una lettura fluida, seppur il ritmo sia scandito da una prosa non proprio comune) si crea un vero e proprio ponte di legame con il lettore, che rimane affascinato da questo personaggio, colto nel suo momento di massima debolezza.
Antigone è un personaggio gigantesco, capace solo di azioni gigantesche. Lei non trema, non si spaventa, è una donna tutta d’un pezzo (meravigliosa la parte in cui Creonte minaccia di ucciderla e lei, decisa, risponde: “perché, dunque, indugi?”). Tuttavia, è proprio nella grotta, quando oramai è sola, abbandonata al proprio destino, che Antigone ricorda di essere umana anche lei e piange. Piange per la sua morte senza lacrime, per la sua vita senza amore, per l’esistenza stroncata dalla vanagloria di un esaltato. La tua Antigone, forse, è molto più vicina alla caratterizzazione tipica di Euripide, più che di Sofocle, perché sembra chiedere pietà al lettore, che si commuove di fronte al suo lamento disperato. Eppure, sei comunque riuscita ad inserire l’elemento dell’isolamento che, per il tragediografo greco, è essenziale: è proprio questo allontanarsi dal mondo che riscatta la sua sofferenza, rendendola un personaggio capace di sentire eroicamente.
Sofocle celebrava l’umana grandezza, tu sei riuscita a cogliere, nel tuo piccolo, un aspetto particolare di questo volto dell’esistenzialismo dei personaggi, che colpisce e affascina, complimenti!
L’unica cosa che non ho apprezzato tantissimo (che mi ha fatto storcere un po’ il naso, per essere più precisi) è stata l’interpretazione che hai dato del gesto di Antigone nei confronti del fratello: questo morire “per amore”.
Purtroppo erroneamente, anche da molti critici importanti, questo dramma è stato considerato come una sorta di manifesto del sentimentalismo famigliare, quando in realtà non è affatto così. Antigone, per tutta la tragedia, non ha MAI parole dolci nei confronti del fratello. Ella decide di dargli sepoltura perché sente forte il valore del genos, della famiglia, ma ovviamente il suo sentimento è più rigido, più inflessibile, più universale. Non si risolve nel mondo privato del suo animo, ma appunto negli ideali della società contemporanea a Sofocle: una società nella quale, checché se ne pensi, le leggi dei morti valgono una, dieci, cento volte più di quelle dei vivi (perché “dovrò essere cara ai morti per molto più tempo di quanto debba essere cara ai vivi). Antigone assolve un compito superiore, che non è certo dettato dai suoi sentimenti, ma da ideali imprescindibili ed eterni. Proprio per questo tale personaggio può definirli gigantesco ed eroico. (Ovviamente non è una mia libera interpretazione, ma più che altro il frutto di ore e ore passate a studiare le varie critiche su quest’opera, che è la più bella tra le tragedie della Grecia classica).
Al di là di questo, comunque, ho apprezzato tantissimo la storia, spero non me ne vorrai per questo piccolo appunto.
Mi è piaciuta molto la conclusione e ci sono certe frasi che, veramente, ti sfiorano l’anima (eppure amo la vita, la amo a tal punto che morirei per lei.). Hai spiegato benissimo questa contrapposizione tra la vita e la morte, dipingendo un Antigone più umana di quella di Sofocle, meno eroica, ma pur sempre interessante.

Recensore Junior
23/06/09, ore 13:35
Cap. 1:

io non ho letto Antigone e non aoro le tragedie,ma questa fanfic mi è paciuta!brava!

Recensore Master
05/04/09, ore 20:48
Cap. 1:

Molto bella, complimenti! In certi punti sembrava quasi di leggere versi di Sofocle. Anche se io non sono molto d'accordo sull'inizio: a me Antigone non è mai sembrata molto innamorata della vita, anzi, Ismene nel prologo la chiama "innamorata dei morti". Certo, lei amava Emone, ma sceglie di andare in sposa alla morte: e non intendo quando si impicca, ma ben prima, quando sceglie di seppellire il fratello. Io la vedo più simile all'Elettra, che non ha alcun timore di morire per ciò che ritiene giusto (anche un po' senza tenere in considerazione le persone che soffriranno per la sua morte). Tuttavia, nel dialogo lirico in cui viene condotta via verso la grotta in cui sarà rinchiusa è vero che rimpiange il suo destino di morte e la mancanza di nozze (come le hai giustamente fatto dire tu). D'altronde Antigone è molto difficile da interpretare e sono comunque rimasto molto colpito dalla tua bravura.

Recensore Junior
27/01/09, ore 12:27
Cap. 1:

Bella mi è piaciuta molto......anche io adoro le tragedie greche e devo dire che Antigone è tra i personaggi che mi hanno incuriosito di più.....

Recensore Veterano
28/12/08, ore 23:15
Cap. 1:

Ciao! io sono una grande amante delle tragedie, e quelle di Sofocle le preferisco perfino alle euripidee... e il notre dame de paris è il musical che adoro di più! mi ha commosso questa tua songfic..davvero azzeccato l'accostamento.. complimenti! Anche il modo in cui è scritta è pregevole..brava davvero!

Recensore Junior
18/11/08, ore 15:43
Cap. 1:

Bhe, la mia tesi di laurea è su Antigone...non potevo non fermarmi a leggere questa stupenda ff. Sei stata davvero brava e anch'io ho un amore particolare per questa tragedia, soprattutto nel rifacimento di Anouilh. Ti consiglio di leggere "Le Antigoni" di Steiner: in certe parti è un po' pesante, però ti permettere di eggere il testo anche stto altri punti di vista. Baci baci e ancora complimenti!

Recensore Junior
27/09/08, ore 19:16
Cap. 1:

Allora, tu NON sei una mecia e NON scrivi una mecia. Non rompere. Tu sei brava. Punto. E tutto ciò è meraviglioso, mi vanto di averla letta in anteprima e di aver ricevuto il finale via sms u.u Che se non mi sbaglio ti venne mentre eri al supermercato xD Taci, meciaccia.

Nuovo recensore
24/08/08, ore 00:57
Cap. 1:

Ciao! Ti accontento, e ti lascio una recensione :-] : prima di tutto, complimenti per l'originalità e per essere riuscita a fondere bene una tragedia greca con la canzone di Notre Dame de Paris [che adoro...].... Seconda cosa,complimenti anche per lo stile, fluido e non pesante per la lettura. Mi aspetto qualche altra storia sulla mitologia classica, ci tengo! Continua così!