Ciao, ho recuperato anche questa e mi sa che ho fatto benissimo perché è stupenda, anche più dell'altra. Ho già letto storie di questo tipo e che raccontano del primo incontro, ma penso che nessuna lo abbia fatto in questa maniera. L'impatto emotivo è davvero molto forte, e mai come in questa storia io penso sia fondamentale. Sappiamo già cosa succede al loro primo incontro, una storia che parla di questo dovrebbe dare anche qualcosa in più e a mio avviso tu l'hai centrato in pieno. L'accostamento che fa John, il paragonare Holmes alla guerra perché negli occhi di quell'uomo ha visto qualcosa, a mio avviso è molto giusto, molto canon, ecco. Sappiamo che è così perché Mycroft stesso lo dice a John, ma in quella scena John sembra non volerlo ammettere e invece io credo che a sé stesso, almeno, lo abbia ammesso. E penso sia uno dei motivi per cui John decide di seguire Sherlock fin dal primo giorno... Ok, il discorso sarebbe molto lungo e complesso e non ho certo voglia di annoiarti, quindi la chiudo qua dicendo che secondo me hai toccato i tasti giusti e hai toccato dei punti nella psicologi di John, che reputo molto corretti.

Che altro dirti? Spero di leggere dell'altro di tuo nel fandom prima o poi perché mi piace davvero come scrivi, mi piace lo stile è scorrevole e dà molto spazio oltre che all'introspezione anche all'aspetto emozionale, che per me è fondamentale. Quello che voglio dire è... avercene di storie del genere e di autrici come te in questo fandom.
Spero alla prossima...
Koa

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Splendida. Hai preso quella scena e l'hai trasformata in parole che, a mio avviso, non sarebbero potute essere più azzeccate.
In quel primo incontro c'è già tutto, seppur allo stato embrionale, e quello stesso tutto c'è anche nei pensieri di John, che avverte un'affinità istintiva nei confronti di quell'estraneo - che forse in fondo non è mai stato tale - e, soprattutto, la possibilità di tornare a correre e a combattere - a vivere. M'è piaciuto da morire il tono - intenso, a tratti vibrante - che hai dato alle sue riflessioni, e mi son piaciute altrettanto la dicotomia tra guerra e pace e il modo in cui l'hai sfruttata. Sherlock le porta entrambe, nella vita di John, e il paradosso si rivelerà salvifico, la cura contro l'apatia e la solitudine da cui rischiava d'esser soffocato.
Bella, acuta e scritta meravigliosamente. Complimenti e grazie ♥♥♥

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salve :) mi piace questa tua ff. è breve, ma esprime alla perfezione quali possano essere stati i pensieri di john subito dopo l'incontro con sherlock.
mi piace molto il ritmo che hai dato alla storia e le parole che hai scelto. ci sono alcuni passi davvero belli. tipo: "Normale... È una definizione che lo disturba da quando normale è diventato zoppicare dalla pensione dell’esercito, allo studio della sua psicanalista; da quando normale è diventato avere una psicanalista."
john è caratterizzato molto bene, non ho trovato errori. è stata una lettura piacevole :)
saluti,
lady dreamer
(Recensione modificata il 03/07/2014 - 05:41 pm)

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