Davvero una bella interpretazione per DeathMask. Un personaggio così svalutato e maltrattato che tu hai recuperato per i capelli. Complimenti. çOç Davvero intrigante.

Un "Death Mask" semplicemente superbo. L'atmosfera di pura malvagità che avvolge il Cavaliere d'Oro del Cancro è agghiacciante e quasi tangibile. Il suo culto nei confronti del potere e l'ossessione per le espressioni di terrore sul volto delle sue vittime ne fanno davvero un perfetto "mostro". Lo stile narrativo è impeccabile e ho trovato estremamente interessanti i riferimenti storici riguardanti gli studi sulla pietrificazione. I miei complimenti!

Trovo che su questo sito la tua storia sia passata ingiustamente inossevata o quasi. Invece io ne sono rimasta affascinata! Ritengo che il tuo sia il più bel Death Mask di cui abbia mai letto. Hai reso il cavaliere del Cancro per quello che realmente è: un uomo che crede nella pura forza, traditore della Dea, traditore del concetto stesso di humanitas che questa Dea incarna, capace di chinare il capo solo di fronte al grande sacerdote, all' uomo più forte e temibile di Grecia. Questo suo culto del potere è spaventoso. Spaventosamente affascinante, così come spaventosamente affascinante è vederlo intento all' opera di pietrificazione dei cadaveri alla stregua di uno scultore, come se fosse il Michelangelo o il Bernini del male, capace di infondere alla materia inanimata non già la vita, come entrambi gli scultori italiani facevano, bensì di lasciare immutata nei secoli l' espressione di dolore e disperazione di coloro che ha ucciso. -Fu così che le sue vittime diventarono le sue opere d’arte- è una affermazione terribile. Terribile è vedere come questo che è il cavaliere meno devoto ad Atena, più degno di Ares e dei suoi figli che della Dea dalle candide braccia, con zelante e compiaciuta meticolosità fissa per sempre il ghigno d' orrore delle sue vittime e ne fare questo rivive il momento in cui ha tolto loro la vita. -lo scopo ultimo era portare a casa la vittoria e la pelle. Curioso come allora pensasse a portare a casa la propria mentre successivamente si sarebbe più concentrato su quella degli altri-: il cinismo di questa affermazione mi ha messo i brividi. Sembra davvero un pensiero partorito dalla sua mente!. Il massimo nella resa del personaggio, secondo me, lo hai raggiunto però quando scrivi -Nella sua breve vita aveva imparato poche regole essenziali: la prima è che i forti comandano e che solo loro meritano obbedienza. La seconda che chi comanda decide cosa è giusto e cosa non lo è. E a queste regole si attenne finché morte lo colse-: questo è il vero, autentico Death Mask!. Concludo dicendo che il finale è spettacolare!. Quello spazio vuoto sulla parete destinato alla maschera di Gemini e quella epigrafe lasciatagli dal suo predecessore, memento mori, sono al tempo stesso presagio e condanna, condanna per un cavaliere che ha egualemnte disprezzato la vita e la morte.

bellissima! davvero una fiction stupenda! *__* death mask è un personaggio davvero molto strano, ma tu sei riuscita a rederlo davvero bene! complimenti, una fiction fantastica!!!

complimenti è perfetta, completa di tutto ciò che si potesse dire di Death Mask! sei stata bravissima, hai spiegato in maniera impeccabile la sua Giustizia che è riservata solo ai forti, e i richiami all'Italia, credimi se ti dico che non ne ho mai letti di più intensi. Ciò che più mia ha colpito è stato il collegamento tra la maschera del Sacerdote e quelle della casa di Cancer; mi hai aperto gli occhi, grazie!! anche il modo di descrivere le operazioni per lasciare intatti nel muro i volti delle vittime di Death. sei incredibile, hai tirato fuori un sacco di notizie e messe insieme nel modo migliore! a presto, bacioni

beh decisamente, se Death non è nelle tue corde, direi che non si vede!!! complimenti, io non credo che riuscirei a scrivere così' bene di qualcuno che "non sento mio", non so se mi spiego... invece ti hai fatto di lui un vero ritratto, a me è piaciuta molto e credo che potresti meritare anche un punteggio più alto! complimenti!