Recensioni per
Ontano - La storia segreta di Dave Deswald
di Triz

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
22/09/14, ore 18:29
Cap. 1:

Seconda classificata al primo turno del contest “Coppa delle case tra Oc… e non solo!” - Ontano – La storia segreta di Dave Deswald, Triz93
 
Grammatica e stile: 8,5/10.
“... aveva preso voti molto alti ai G. U. F. O....”
Non so se sia un errore vero e proprio, ma sarebbe meglio se G.U.F.O. fosse scritto tutto attaccato.
“«Errore, signorina» disse mellifuo il signor Olivander...”
C’è un errore di battitura (manca una L): “mellifluo”.
“Il bambino spalancò la bocca dalla sorpresa e il ragazzo più grande sorride ancora di più...”
Questo è chiaramente un errore di battitura, dato che le due lettere sono vicine sulla tastiera, ma il verbo è coniugato al presente mentre il resto della storia è al passato.
“«Il mio nome è Cedric, Cedric Diggory» si presentò porgendogli la mano.
«Io sono Dave Deswald» lo imitò il più piccolo stringendogli la mano.”
Qui c’è una ripetizione abbastanza evidente. Potresti sistemare la seconda frase dicendo “lo imitò il più piccolo ricambiando la stretta” o qualcosa di analogo.
Ti faccio un appunto riguardo a un nome: “McGranitt” va con una N sola, mentre ho visto che almeno un paio di volte lo hai scritto con due. Ogni tanto mi capita di vedere questo errore – anzi, in realtà si vede piuttosto spesso.
Ho poi notato che a volte inserisci la punteggiatura sia dentro che fuori dalle virgolette. Siccome per i dialoghi non c’è una vera e propria regola (ogni casa editrice fa un po’ quel che le pare, sicuramente lo sai anche tu), mi limito a segnalarti che la punteggiatura doppia è visivamente poco elegante, quindi ti consiglio di scegliere: o dentro, o fuori. Dentro è più carina, secondo me, ma poi vedi tu.
Altra cosa: dopo i puntini di sospensione metti sempre la lettera maiuscola. Nella maggior parte dei casi, invece, ci va la minuscola (dico nella maggior parte perché può capitare che sia necessaria la maiuscola per via della struttura sintattica della frase, ma è relativamente raro).
Comunque, a parte queste piccolezze, la grammatica è molto buona. Non ci sono errori gravi, solo qualche svista, e la storia è piacevole da leggere anche dal punto di vista sintattico. La consecutio temporum non fa una piega e, allo stesso modo, il lessico è uniforme e adatto al contesto.
Per quanto riguarda lo stile, allo stesso modo, non ho nessun appunto da farti. La storia scorre molto bene e noto in modo abbastanza marcato la tua impronta stilistica. C’è un certo brio nella storia, come se fosse raccontata con entusiasmo, e mi piace molto. Ha il pregio di coinvolgere il lettore nella vicenda e ti assicuro che è cosa più unica che rara. Spesso i fatti raccontati sembrano un insieme di cose buttate lì, oppure una lista della spesa, oppure ancora un racconto one-sided, nel senso che si capiscono solo le emozioni di uno solo dei personaggi. Invece, con poche e semplici battute, hai saputo dare qualche informazione su tutti i personaggi: sui genitori stupiti, su Jocelyn annoiata e infastidita, e infine su Dave, che è il vero protagonista.
Ho solo un appunto da farti, che riguarda il ritmo della storia: è troppo veloce. Ma, attenta, non ti sto parlando del brio che accennavo prima, perché quello è ottimo e piacevole; la questione è che a tratti la storia sembra un po’ sbrigativa. Probabilmente dipende anche dalla tua decisione di condensare tutto in poco più di settecento parole, ma mi sembra che alcune cose siano state spiegate in modo un po’ sbrigativo (in particolare mi riferisco all’arrivo della lettera e allo Smistamento). Ho però visto un maggiore approfondimento per quanto riguarda la scena da Olivander e, visto che riprendi il legno di ontano anche nel titolo, ho trovato comunque sensato il fatto che vi fosse maggiore attenzione per quel momento. Però, ti ripeto, la storia dà l’impressione di essere un po’ sbrigativa.
 
Originalità: 8/10.
Sinceramente ho un po’ pensato a Neville Paciock, che si è sempre creduto un Magonò per via delle sue dubbie (o poco evidenti) abilità magiche durante l’infanzia. Però, siccome questa cosa è stata soltanto un accenno e poi la storia si è spostata altrove, non è di grande interesse... senza contare che non vedo perché Neville debba essere l’unico della sua età con poteri magici poco promettenti. Certo, i Magonò sono abbastanza rari, ma può capitare una coincidenza di questo genere e quindi non c’è niente di inverosimile.
Ti ho dato un punteggio abbastanza alto perché, sebbene tu non dica sostanzialmente nulla di nuovo, mi è sembrato interessante il fatto di rendere questo “ontano” qualcosa di misterioso. Sei sempre in tempo per sviluppare male la trama, ma da questo inizio non posso che rimanere colpita positivamente, perché è un elemento diverso da ciò che si legge nelle solite storie e, soprattutto, non dà la minima idea di dove tu voglia andare a parare. Mi piace.
 
Caratterizzazione e coerenza degli OC: 16/20.
Non ho molto da dire in questo parametro, perché credo che il lavoro svolto in generale sia buono. Ma passo a dirti qualcosa con più ordine.
L’ambientazione è stata delineata abbastanza chiaramente, perché menzioni sia Harry Potter che Cedric Diggory e quindi è abbastanza palese il fatto che ci troviamo nella generazione che meglio conosciamo. È forse un po’ strano il fatto che Dave sia un personaggio “importante” (mi spiego: questa bacchetta di ontano avrà un ruolo particolare, immagino, e quindi risulterebbe difficile non farsi notare da Harry e compagnia), ma dopotutto noi conosciamo solo la storia dal lato di Harry e quindi è legittimo che, anche in altre Case, ci sia qualcuno alle prese con le proprie faccende.
Dave mi sembra molto Tassorosso a livello di personalità, è gentile, timido e non ha voglia di litigare sebbene sua sorella sembri essere una calamita per gli schiaffi. Direi che è istintivamente una persona a cui si può voler bene. Anche il suo nome mi piace molto, è musicale e tanto adatto al mondo magico. Quindi complimenti.
Ti ho tolto qualche punticino, però, per la storia della velocità e del poco approfondimento del racconto. Ti sei soffermata poco sull’introspezione in alcuni punti e questo non ha permesso di farsi un’idea davvero attendibile del personaggio, sebbene a grandi linee sembra che la coerenza ci sia tutta. Non posso però considerarla una certezza, perché, in particolare l’inizio, è un po’ superficiale e non abbiamo idea nemmeno di come Dave reagisca effettivamente all’arrivo della sua lettera. Credo che questo sia un punto importante da trattare, perché è l’inizio della vita ufficiale di un mago.
 
Gradimento personale: 3,5/5.
Ho trovato molto intrigante questa faccenda del legno di ontano, sebbene in realtà venga soltanto accennata, perché credo che sia un buon catalizzatore di attenzione per ciò che verrà dopo. E poi gli ontani hanno per me una specie di valore affettivo, visto che da piccola abitavo in cascina e, di fronte a casa, c’era un boschetto di ontani. Quindi mi hai un po’ presa per il cuoricino, insomma.
In generale, Dave sembra un ragazzo buono e gentile – oltre al fatto che è mancino come me – e penso che sia facile affezionarsi al suo personaggio, in generale per ogni lettore, quindi non solo per me. Ha tutte le carte in regola per rendere memorabili i suoi sette anni a Hogwarts, indipendentemente da quello stress che è Harry Potter e che gli ruberà tutta la gloria, anche per le piccolezze.
Apprezzo che Cedric sembri intenzionato a prenderlo sotto la sua ala protettiva, perché era un’ottima persona e ce lo vedo a fare da incoraggiamento ai ragazzini. Immagino che la sua morte, poi, sarà un capitolo duro per Dave. Ma forse sto correndo troppo.
Insomma, pur non essendo particolarmente elaborata o piena di colpi di scena, credo che sia un’introduzione abbastanza godibile e l’ho apprezzata.
 
Totale: 36/45