Mi piace "un matto o una persona qualunque".
La poesia non è brutta, solo (a mio parere) ci sono un po' troppi punti esclamativi, che tendono a renderla eccessivamente enfatica.
Non mi sembra un cattivo testamento da lasciare, a ogni modo. Anche se credo ci sia una vena leggermente pessimistica nella poesia, focalizzata verso il centro.
E uno dice "stai per morire, sei triste", invece a me sembra triste quando parla della sua vita e ottimista verso la fine, che è quando dichiara la sua imminente scomparsa. A dir la verità, un po' di pessimismo c'è anche all'inizio. Impressioni personali.
Ognuno ha il diritto di vedere la morte come vuole, in fondo (e soprattutto io non dovrei criticare questo, e infatti non critico). Unica cosa, come già detto, lima qualche punto esclamativo.
Meglio: lima qualche punto esclamativo! |