Recensioni per
summer in my heart
di MartyLittleBizzle

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
12/07/14, ore 21:36
Cap. 2:

Cara MartyLizzleBizzle,
avrai sicuramente visto la bandierina arancione, quindi spiego le motivazioni per cui l'ho scelta.
Scrivo questa recensione nella speranza che tu la prenda per la critica costruttiva che vuole essere, e non per un'offesa o altro. Non voglio essere la saputella di turno, ma aiutarti a migliorare.
Allora, la storia è carina, la trama è un po' trita e ritrita, ma si sa... quando si scrive una storia su un gruppo di cantanti musicali si tende a fare in modo che tutti vadano dietro alla protagonista, quindi non ho niente da dire in proposito. I problemi che trovo nella tua FF riguardano quasi esclusivamente la lingua, la forma, la grammatica e la punteggiatura.
Innanzitutto, è sbagliato scrivere i dialoghi fra i personaggi come se fosse il copione di un teatro. Non credo che tu abbia mai letto un libro definibile tale che sia scritto in questo modo... Se mi sbaglio dammi un titolo e un autore, perché sarei davvero sorpresa di sapere che ne esiste uno. Posso capire che sia più semplice e immediato per te, ma è a dir poco fastidioso da leggere. Eliminando questo copione ti troverai ad avere tra le mani una storia scritta molto meglio, senza i vari "hahaha", "uff", "pfft" e compagnia bella, che possono comodamente essere sostituiti con "scoppio a ridere/dico con una risatina/gli dico ridacchiando" e con "sbuffo/sbuffa" eccetera. E, cosa importantissima, ti prego di smettere con quelle faccine. Quella che dovresti scrivere è una fan fiction, non un sms alla tua amica del cuore, le faccine sono profondamente irritanti e, come per la forma a copione dei dialoghi, sono una cosa che non troverai in un libro normale, o in un articolo di giornale, o in qualsiasi pezzo di carta che non sia quella su cui scrivi i bigliettini per la tua eventuale vicina di banco.
E i personaggi "x"... Oh, i personaggi "x"... Penso siano la cosa più inutile dopo l'invenzione della carta da parati. Seriamente, che senso ha mettere "x"? Vuoi creare suspance? Allora scrivi un più adatto "una voce che non conosco mi dice/un ragazzo che non ho mai visto prima si avvicina e mi dice/...mi dice una voce che non riconosco" e via così, sempre evitando lo stile copione e aggiungendo un po' di polpa al racconto. La suspance non si crea semplicemente mettendo una "x", ma facendo in modo da far calare, anche solo per un attimo, un'aria di mistero sul personaggio che sta per fare la sua prima comparsa nella storia.
Per quanto riguarda i cambi di punta di vista, specifica meglio. Ci ho pensato per un sacco, e dopo un quarto d'ora buono ho capito chi è il personaggio narrante. E che non sono una cretina, non è che non ci arrivo alle cose, anzi... Ma in questo caso proprio non capivo. Specifica meglio, o trova un altro modo per differenziarli. Per esempio, io, in una mia storia dove ci sono molti cambi di punti di vista ho deciso di usare un font (ovvero lo stile di scrittura) diverso per ogni personaggio, così chi legge non si perde. E credimi, funziona.
Un'altra cosa è il linguaggio scurrile. Ok, ogni tanto una parolaccia ci vuole, io sono la prima a dirne, ma puoi spiegarmi per favore cosa dovrebbe significare "ma dove cazzomerdavaffanculo è martina?" A me la cosa sfugge, e sempre riferendomi al primo capitolo, mi sembra di cattivo gusto bestemmiare in una storia. Tra parentesi, "ma vaffanculo brutta stronza del cazzo. non servi a nulla,ha solo un figone come figlio ma tu sei una vecchia scorbutica. ma vaffanculo", come hai scritto tu in questo capitolo, è solo una sfilza di insulti. Le bestemmie sono ben altra cosa, di solito si usano per prendersela con i vari Gesù, Dio o Madonna. E credo di poter dire che sono un'esperta di bestemmie, dato che in alcune zone vicino a dove vivo io molta gente ne urla una ogni frase.
Un'altra cosa che dovresti evitare per rendere più piacevole da leggere la tua FF è l'uso di espressioni dialettali. Magari per te sono parole di uso comune, dato che le senti usare spesso, ma in altre zone d'Italia non hanno lo stesso significato. Un esempio lampante di questo è "cacciar fuori", ed è vero che si capisce che intendi dire "tirare fuori", ma lo sostituirei con la forma italiana. "Cacciare" non è il verbo giusto, anche perché se controlli in un qualsiasi dizionario, ti verrà detto che si riferisce all'ambito della caccia, e non del tirare fuori cose. Per me cacciare vuol dire uccidere un animale con una qualsivoglia arma, per poi mangiarlo/impagliarlo/farci una pelliccia. Sfido chiunque a fare anche solo una di queste cose con un oggetto comune, per esempio un piercing come nella tua storia...
Passando alla parte più grammaticale, se vuoi evitare di fare una confusione incredibile devi scegliere un tempo verbale. Ma che sia quello e quello resti per il resto della storia! Non puoi saltare da un passato remoto ad un futuro semplice ad un presente ad un imperfetto per poi tornare al passato remoto. Capirai che è parecchio fastidioso e fa sembrare il tutto ancora più confusionario.
Stai attenta anche a ripetizioni, errori di battitura e a quelli che presumo siano errori fatti durante la copiatura a computer della storia: intere parole o mezze frasi saltate, che fanno perdere il filo del discorso e confondono chi legge.
Riguardo alla punteggiatura, il discorso è (purtroppo) ancora più lungo. Allora, tanto per cominciare dopo qualsiasi segno di punteggiatura va inserito uno spazio. Che sia un punto, una virgola, due punti, un trattino, un punto interrogativo... Lo spazio DEVE esserci. Fanno eccezione solo l'apostrofo, la barra (o slash, cioè questa: /) e le aperte virgolette/parentesi. Un'altra cosa riguarda i puntini di sospensione: sono anche chiamati "tre puntini" per un motivo, e cioè perché sono tre. Non due, non quattro, tre. Anche per i punti esclamativi e quelli interrogativi c'è un problemino di sovrappopolazione: tendi a scriverne due attaccati. Non so se è per rinforzare il concetto appena espresso, ma è del tutto superfluo. Dopo una domanda va solo un punto interrogativo, così come dopo un'esclamazione va un solo punto esclamativo. Solo quando hai bisogno di esprimere incredulità si usano due segni, ovvero i famosi "?!". Questo è l'unico caso. Con le virgole il problema è l'esatto opposto: ne metti poche, pochissime, troppo poche. Dopo un po' si tende a perdere il filo se non metti delle virgole. Come "trucco" per capire dove metterne una pensa a come parlerebbe il personaggio nella vita reale. Non direbbe ogni frase tutta d'un fiato, ma farebbe pause e cambi di intonazione, ed è proprio in corrispondenza di questi che spesso (non sempre ma spesso, mi raccomando) va messa una virgola.
Dopo i segni di interpunzione che segnalano la fine di una frase bisogna scrivere la prima parola con la lettera maiuscola. Stessa cosa vale per i nomi propri e di città. Queste cose si insegnano alle elementari, resto a dir poco sconvolta quando scopro che c'è chi ancora dimentica queste poche e semplici regole. Ti scongiuro, usa quelle povere maiuscole. Ogni santa volta che vedo una minuscola dove non dovrebbe esserci invecchio di vent'anni.
Un po' più inquietante è il modo in cui spesso manchino gli accenti a parole come "già", "più" eccetera. Sulla tua tastiera ci sono i tasti con le lettere accentante, quindi non capisco come mai a volte li usi e altre no. In più tendi a dimenticare l'apostrofo di "po' ", che va messo perché "po' " sarebbe la versione abbreviata nel linguaggio di ogni giorno di "poco". Come per ogni altra parola che subisce questo fenomeno, quindi, per segnalare che si sottintende parte della parola stessa si mette l'apostrofo. Per esempio, " 'sto" ha bisogno dell'apostrofo ad inizio parola perché è la versione abbreviata di "questo", quindi bisogna segnalare (almeno nella lingua scritta) che si sono eliminate delle lettere. Se scrivi semplicemente "po" diventa il nome di un fiume scritto con la solita minuscola, quindi oltre ad essere grammaticalmente scorretto cambia anche di significato.
Altri errori che ho notato e che tu hai ripetuto parecchie volte sono "un'attimo", scorretto dato che l'apostrofo dopo "un" si usa solo se segue un nome femminile che inizia per vocale, mente "attimo" è maschile, e "pearcing" o addirittura "pircing", che andrebbero sostituiti con la forma corretta "piercing".
In compenso voglio complimentarmi con te perché, nonostante tutto, noto con grade piacere che nella maggior parte dei casi usi congiuntivi e condizionali in modo corretto, ma in qualche volta anche tu cedi alla tentazione e li massacri brutalmente.
Detto questo non starò a prolungarmi in un lungo, lunghissimo discorso in cui potrei esaminare i tuoi gusti musicali e spiegarti punto per punto come mai io li trovi tremendamente discutibili, perché posso capire che ognuno fa quello che vuole. Sappi solo che non approvo e, detto questo, sono in pace con me stessa, come tu certamente sarai con TE stessa.
Spero prenderai in considerazione le varie modifiche che ti ho proposto, in modo da rendere questa ff migliore.
Non ritengo di essere stata maleducata, anzi... Quindi in caso leggessi questa recensione e dovessi decidere di rispondermi, ti invito a fare lo stesso e non sparare insulti o sentenze.
(Recensione modificata il 14/07/2014 - 09:23 am)

Recensore Veterano
08/07/14, ore 22:35
Cap. 2:

Justin deve sempre rompere... lo sto odiando* sto facendo la faccia da chi odia la gente* Mhhh... non so se tifare Team Micheal, Team Luke, o magari arriverà un'altro ragazzo?! Per confermare le mie teorie , aggiorna il più presto possibile, grazie e al prossimo capitolo!