Valutazione per il "contest al contrario":
Non ho che un singolo appunto sulla grammatica della tua storia ed è perfino un appunto che puoi tralasciare.
- “difatti, quando aveva solo sedici anni James aveva perduto la testa per una sua compagna di classe”
In cui inserirei una virgola dopo “anni”, per mio gusto probabilmente.
La storia che ho scelto è piuttosto originale. Affronta il tormento interiore di James e le radici del suo rifiuto per la musica: una delusione d’amore pregna di umiliazione ad opera di Melanie. Per questo motivo James preferisce i suoni della natura, non corrotti dall’intervento dell’uomo.
La storia è breve e, forse anche per questo, avrei personalmente spinto in modo più incisivo sull’introspezione, evitando eccessivi dettagli nelle descrizioni. Si tratta ovviamente di una scelta dettata dal gusto, non lo metto in dubbio, ma approcciandomi ad una storia breve e introspettiva cerco sempre emozioni forti, dirette, intense, che in questo caso credo si siano un po’ perse via.
Lo stile è comunque semplice e lineare, adatto al tema che hai deciso di trattare e adeguato all’espressione dei sentimenti di James e al racconto dei suoi ricordi.
Il personaggio principale è ben gestito, anche se il lettore fatica a entrare in relazione empatica con lui. Questo non è obbligatoriamente un male, ma ci si chiede fino a che punto lui si renda conto che la musica non ha responsabilità nell’insensibilità (o crudeltà, perfino) operata dall’uomo. Resta il fatto che ho trovato il personaggio costruito in modo adeguato e interessante.
In ambito di trama ho trovato il meccanismo psicologico che porta dall’umiliazione al rifiuto un tantino semplificato, ma resta una scelta efficace a spiegare un turbamento interiore. Dopotutto siamo umani e tutto ciò che ci accade finisce per segnarci (se c’è una morale, nella storia, direi che è proprio questa).
Il punto decisamente forte è la tematica che hai scelto di trattare: l’ho trovata originale e accattivante, gestita in maniera adeguata. Il flusso di pensieri, infatti, accompagna bene il lettore fra i ricordi tormentati e il presente pacifico, in un bel contrasto. L’uomo che cerca rifugio nella natura per placare l’animo ferito è un tema ricorrente nel passato letterario, ma non per questo meno attuale, meno valido, meno interessante. Il contrasto, poi, non si crea solo fra il passato e il momento di pace contemplativa, ma anche con la quotidianità: la musica è ovunque, insegue il protagonista, lo tormenta dispettosa.
Una storia di contrapposizioni, quindi, in cui la grande nemica è la musica, qualcosa che – universalmente – è riconosciuto come positivo, ma che nella tua storia finisce per avere tutta un’altra accezione. |