Recensioni per
La musica è figlia del diavolo
di Chloe R Pendragon

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/06/15, ore 20:44

Valutazione per il "contest al contrario":
Non ho che un singolo appunto sulla grammatica della tua storia ed è perfino un appunto che puoi tralasciare.
- “difatti, quando aveva solo sedici anni James aveva perduto la testa per una sua compagna di classe”
In cui inserirei una virgola dopo “anni”, per mio gusto probabilmente.
La storia che ho scelto è piuttosto originale. Affronta il tormento interiore di James e le radici del suo rifiuto per la musica: una delusione d’amore pregna di umiliazione ad opera di Melanie. Per questo motivo James preferisce i suoni della natura, non corrotti dall’intervento dell’uomo.
La storia è breve e, forse anche per questo, avrei personalmente spinto in modo più incisivo sull’introspezione, evitando eccessivi dettagli nelle descrizioni. Si tratta ovviamente di una scelta dettata dal gusto, non lo metto in dubbio, ma approcciandomi ad una storia breve e introspettiva cerco sempre emozioni forti, dirette, intense, che in questo caso credo si siano un po’ perse via.
Lo stile è comunque semplice e lineare, adatto al tema che hai deciso di trattare e adeguato all’espressione dei sentimenti di James e al racconto dei suoi ricordi.
Il personaggio principale è ben gestito, anche se il lettore fatica a entrare in relazione empatica con lui. Questo non è obbligatoriamente un male, ma ci si chiede fino a che punto lui si renda conto che la musica non ha responsabilità nell’insensibilità (o crudeltà, perfino) operata dall’uomo. Resta il fatto che ho trovato il personaggio costruito in modo adeguato e interessante.
In ambito di trama ho trovato il meccanismo psicologico che porta dall’umiliazione al rifiuto un tantino semplificato, ma resta una scelta efficace a spiegare un turbamento interiore. Dopotutto siamo umani e tutto ciò che ci accade finisce per segnarci (se c’è una morale, nella storia, direi che è proprio questa).
Il punto decisamente forte è la tematica che hai scelto di trattare: l’ho trovata originale e accattivante, gestita in maniera adeguata. Il flusso di pensieri, infatti, accompagna bene il lettore fra i ricordi tormentati e il presente pacifico, in un bel contrasto. L’uomo che cerca rifugio nella natura per placare l’animo ferito è un tema ricorrente nel passato letterario, ma non per questo meno attuale, meno valido, meno interessante. Il contrasto, poi, non si crea solo fra il passato e il momento di pace contemplativa, ma anche con la quotidianità: la musica è ovunque, insegue il protagonista, lo tormenta dispettosa.
Una storia di contrapposizioni, quindi, in cui la grande nemica è la musica, qualcosa che – universalmente – è riconosciuto come positivo, ma che nella tua storia finisce per avere tutta un’altra accezione.

Recensore Veterano
20/02/15, ore 22:43

Salve,
eccomi qui! Come vedi alla fine ho optato per l'originale: li gradisco decisamente molto di più. :)
Come sempre il tuo stile è molto sostenuto e scorrevole: è stata una lettura decisamente piacevole.
Mi è piaciuto trovare quest'odio per la musica perché non si legge spesso storie su ciò.
É una storia molto breve, perciò mi rammarico un po' per il fatto che non abbiamo potuto conoscere meglio il protagonista.
È una storia introspettiva e tu hai, in particolare, focalizzato l'attenzione sull'odio verso la musica del cinquantenne, analizzandola anche con un flashback molto significativo la radice di questo odio.
Non so perché, ma l'odio di questo signore mi ha ricordato Freud: il cinquantenne ha trasferito l'odio verso ciò che è accaduto verso la musica, qualcosa che avrebbe continuato a odiare odiare e ancora odiare fino a quando vivrà.
Io non detesto la musica, ma concorco con lui su quanto il silenzio spesso sia la più belle delle sinfonie e di come i rumori della natura siano incantevoli. In particolare, a me piace moltissimo ascoltare il rumore prodotta dalla pioggia che cade giù e tocca la terra. <3
L'unica cosa è che... non è originalissima: il fatto che una persona odi un qualcosa a causa di una situazione passata, vissuta con imbarazzo, quasi banale...
Non ho trovato paricolari errori: come sempre curi molto la grammatica!
Ti segno solo due cose:
# Le barche in lontananza, cullate dalle placide correnti, generavano un suono così flebile e costante da sembrare una sorta di nenia; il solitario cinquantenne inspirò profondamente, inebriandosi del piacevole
profumo di salsedine che veniva trasportato dal vento e sentendosi attraversare da una totale sensazione di pace. --> tra "nenia" e "il solitario" io mettere un punto fermo, perché i soggetti delle due frasi sono distinti e le due frasi non sono concettualmente molto legati.
# Sorrise compiaciuto, gli occhi azzurri accesi dalla soddisfazione, approvando parola per parola quella semplice frase: era più forte di lui, aveva sempre detestato tutto ciò che avesse a che fare con la musica. --> più che avesse io metterei l'indicativo, perché è qualcosa di certo (questa è una scelta stilistica ^^ quindi sei liberissima di non farlo) e secondo me ci sta meglio un presente (ha o abbia) perchè il solitario signore non detesta solo tutto ciò che aveva a che fare con la musica, ma anche ciò che ha a che fare adesso, nel presente (io ho capito così).
Come ti ho scritto sopra sono scelte stilistiche più che altro ed io ti ho dato solo un suggerimento di un'umile lettrice. ^^
Ultima cosa: anche qui hai messo il punto nel titolo. Ora ho capito che è tua abitudine mettere quel punto fermo. XD
Complimenti anche per il primo posto! ;)
Saluti,
Elsker.

Recensore Veterano
11/11/14, ore 11:31

Recensione premio.
Questa storia mi è piaciuta e penso che sia molto originale, per vari motivi. Innanzitutto, all'inizio della lettura pensavo che il protagonista fosse un ragazzo o un giovane uomo (alla fine penso che si tenda quasi sempre ad affibbiare ai personaggi la propria età, a meno che la loro non sia specificata) e quindi scoprire che, invece, è un uomo fatto è stata una sorpresa e, in qualche modo, mi ha intenerita. In secondo luogo, mi è piaciuto il suo contrapporre la musica al silenzio, perché è qualcosa che a volte faccio anch'io; so apprezzare il valore del silenzio e, talvolta, lo preferisco alla musica che, sebbene piacevole, è artificiale e costruita. Mi ha poi stupita anche scoprire che le sue motivazioni erano, in realtà, più profonde e, volendo, banali: sicuramente la sua delusione d'amore è stata un trauma e l'ha portato ad odiare la musica. Molte frasi dello scritto mi sono piaciute, ma quella che preferisco in assoluto è la frase finale: "Sospirò rassegnato quando si accorse che il sole era interamente sorto, segno che il tempo a sua disposizione era finito: si alzò in piedi e s’incamminò verso casa, pronto a dover sopportare le quotidiane note del demonio, ricordo inossidabile del suo orgoglio ferito e del suo cuore spezzato".

Recensore Veterano
05/09/14, ore 14:43

Recensione premio per il contest "Non l'ho detto io, ma lo spadaccino poeta amico mio"

Ho apprezzato l'originalità nel descrivere questo personaggio che stranamente non ama la musica. L'idea di associare la musica all'orgoglio ferito di James è toccante e introdurre questo ricordo mentre si gode il silenzio notturno dalla collina mi piace.
Sarebbe bello saperne di più su questo personaggio.
Alla prossima!

Recensore Veterano
02/08/14, ore 22:21

PRIMA CLASSIFICATA

Grammatica e lessico: 9.8/10

 Come vedi il punteggio è altissimo, questo perché hai fatto un solo errore che, forse, non può nemmeno essere definito tale. Lo riporto qui sotto:
“[…] terminata la performance, la ragazza si era guardata intorno e, nel momento in cui l’aveva visto, era scoppiata a ridere senza ritegno e se n’era andata.
Come aveva osato quella sgualdrina prendersi pubblicamente gioco di lui, umiliandolo senza ritegno?” --> è vero che sono due frasi differenti, con tanto di segno di interpunzione fermo in mezzo, ma io la vedo come una ripetizione, anche se leggera.
Il lessico è curato anche se non particolarmente ricercato, così come lo stile. Tutto ciò mi è piaciuto perché hai reso la storia piacevole senza però farla diventare troppo leggera, proprio come si dovrebbe fare con un’introspettiva. Bravissima!
 
Originalità: 13/15
 Il punteggio anche qui è molto alto. Questo perché ho trovato la tua storia molto originale nel dare le motivazioni all’odio per la musica del protagonista: lui dice che è perché sono i suoni della natura gli unici degni di essere ascoltati ed è disturbato dai vicini in continuazione, ma in realtà, precedendo con la lettura, viene fuori il motivo reale che, in fin dei conti, è molto più meschino delle motivazioni “eleganti” e da “signore per bene” che prima afferma. Chi si sarebbe mai aspettato che la causa di tanto astio poteva essere una ragazzina piena di sé e un po’ – tanto – maleducata e insensibile? Io no di certo. Questa trovata mi ha fatta sorridere e mi ha anche sorpresa e a questo devi la maggior parte dei punti. Gli altri invece li devi ad altri due fattori che mi hanno incuriosita: il primo è l’età del protagonista, il secondo il cambiamento repentino dell’atteggiamento che ha avuto al momento del rifiuto da parte di Melanie nei confronti della musica. Per quel che riguarda il primo fattore è che, solitamente, si tende a scrivere di ragazzi (e ciò è confermato dal fatto che tu sei l’unica ad aver dato a James un’età abbastanza avanzata da fargli avere “capelli brizzolati”) e il secondo invece è semplicemente curioso perché, pur essendo una caratteristica tipica delle persone accusare qualcosa o qualcuno delle proprie disgrazie, io mi sarei aspettata che James iniziasse se non a odiare, almeno a non sopportare la ragazza di cui si era innamorato; invece no, il suo sfogo si è riversato contro la musica e su tutto ciò che ne deriva. Trovata geniale e anche reale e non campata in aria!
 
Utilizzo del pacchetto: 10/10
 Anche qui niente da dire: la frase calza a pennello, l’immagine è stata usata con sapienza come sfondo delle riflessioni di James e la caratteristica del personaggio è diventata quasi la protagonista. Bravissima!
 
Attinenza al genere: 10/10
 Punteggio pieno! Il genere è assolutamente e indiscutibilmente introspettivo. Mi è sembrato di entrare nella mente di James e sentire il suo orgoglio ferito e il suo odio. Complimenti.
 
Gradimento personale: 4.5/5
 Questo racconto mi è piaciuto davvero molto, sia forse perché amo il genere che hai scelto, sia per il modo in cui hai scritto sia per come hai sviscerato i pensieri e i sentimenti del protagonista. Mi è piaciuta molto anche Melanie Stuart: non una semplice ragazzina ingenua e inesperta, che appena vede uno qualsiasi innamorato di lei fare il romantico, se ne innamora a sua volta; certo, l’ho trovata anche insopportabile e insensibile, ma soprattutto per questo, vera!
Il mezzo punto che manca è semplicemente per il mio gusto di lettrice: avrei voluto che la storia fosse più lunga!
 
TOT: 47.3/50

Recensore Master
25/07/14, ore 20:19

Storia molto triste. Beh, dopotutto un amore non corrisposto non è mai divertente XD molto originale, complimenti!

Nuovo recensore
19/07/14, ore 12:07

Una storia molto semplice, scritta bene e che fa un po' sorridere. E' incredibile come la mente umana riesca a provare rancore verso qualcosa così a lungo senza nemmeno essere sicura che quel qualcosa è stato la causa della sua sofferenza!
Compatisco quest'uomo che non riesce a comprendere la bellezza della musica, ma condivido anche gli apprezzamenti al "silenzio" della natura. Prima di divagare ti dico: "Ottimo lavoro!" Spero che tu vinca il contest~ c;