Alla fine mi sono presentata. Poco conta se in ritardo di qualche lustro, l'importante è il pensiero suppongo.
Ma non sono qui per chiedere venia o altro, anzi, sarebbe il caso che io mi concentri sul recensire ciò che ho appena letto. è-é
Sarai molto contenta di sapere che non ho nulla da dire al riguardo (ma che novità!). Sulla parte "tecnica" non pecchi, il testo è scorrevole e nonostante sia molto corto esprime ciò che volevi; inoltre, per tuo sommo gaudio, mette tanta angoscia. Tanta, sconfinata e pressante angoscia.
Non so se sia una cosa globalmente condivisa o no, ma l'idea di un uomo che svolge meccanicamente e all'infinito una stessa attività come unica difesa da un crollo psicologico m'inquieta non poco. è-é
Il concetto è "dimenticarsi di aver dimenticato", chapeau (o forse sono io che immagino cose, in genere a quest'ora non sono molto vigile ù-ù).
E basta. Avevo detto che sarei stata breve ma come al solito sono scaduta in uno dei miei noiosi sproloqui logorroici. E non so neanche come concludere ad effetto questa recensione, quindi... Ricordati di pubblicare altro e fa finta che abbia detto qualcosa di solenne. è-é |