Buondì!
Dovrei anche recuperare l'ultimo capitolo della tua long - che ho letto ieri sera - ma per lo scambio recensioni ho preferito leggere questa one-shot, che mi incuriosiva molto per due motivi, principalmente:
1. Il titolo è tratto da quel gran pezzo di libro che è Cercando Alaska, che io amo e venero, in caso non si fosse capito [ lol a random ];
2. Volevo leggere qualcosa su Rebekah perché abbiamo ruolato con lei e Niklas, ergo ero curiosa di sapere qualcosa in più su di lei.
Bene, passiamo alla storia.
Ah, prima di tutto: il banner è carino, che cucciola Emmina mia :3
Dunque, la prima parte è molto dialogata, ma davvero intensa. Gabriel mi sembra un personaggio piuttosto interessante - lui e Bekah si assomigliano anche parecchio, il che me li fa shippare, il che è malsano perché potrebbe essere pedofilia, considerato che lui è più grande di lei e lei qua ha solo 11 anni.
L'immagine del corpo che si muove nel vento come una foglia morta - *patta Mark poveretto* - è molto suggestiva, mi sa molto di film horror. Infatti, mi sono immaginata la piazza tutta in silenzio con la gente che guarda e quel poveretto di Markino che oscilla nel vento. *ripatta perché Mark ha bisogno d'affetto*
«Quello era solo un ragazzino passato lì per caso. Non è stato lui» : qui ero a metà tra il ridere e il piangere, don't ask me why. In effetti, Mark era troppo picci per essere uno che faceva certe cose .-. Vabbuò, Niklas si è fatto sgamare. Ma è idiota, quindi non avevo dubbi
Btw, il rapporto tra Gabriel e Rebekah mi piace molto, nonostante lui la pesti, certe volte. Me li immagino molto come un fratello maggiore con la sua sorellina rompipalle che continua a parlare e lui le tira le sberle. Poi, mi piace l'idea che lui l'abbia presa sotto la sua ala protettiva e la tratti come il suo braccio destro. Potere alle donneh!
«Davvero? - Rebekah si esibì nel sorriso più radioso che gli avesse mai rivolto - Sarò il capo dei ribelli?» Gli occhi le brillavano, mentre si alzava sulle punte per diventare un po' più grande. Questa parte mi ha colpito molto perché esce fuori - in un certo senso - la bambina che c'è in Rebekah. A Panem sono costretti a crescere in fretta - specialmente in un Distretto povero come il 9 - e anche lei si comporta spesso "da adulta", ma ha mantenuto questa vena fanciullesca e mi piace tanto! In fondo, è ancora una bambina, anche se è stata costretta a crescere alla velocità della luce.
La seconda parte è stata abbastanza attiva, ma comunque brutta, nel senso che ho sofferto. xD Mi ha ricordato tanto il Gatto quando è stato arrestato. :(
Comunque, ho sempre pensato che spesso i tributi fossero mandati agli HG così, come punizione - vedasi Keith - e leggere anche del modo in cui li puniscono mi ha stretto il cuore. Oltretutto, trattare così una ragazza. Ma io non so. Almeno poteva darle qualche pugno in meno, insomma, vabbè che ha l'aspetto da maschiaccio, ma poverina.
Eppure, anche se avesse saputo che quello sarebbe stato l'inizio della sua fine, lo avrebbe rifatto mille e mille volte. Non avrebbe lasciato l'unico regalo che le aveva fatto Gabriel tra le fiamme.
Dolorante, 'Bekah aprì la tasca dove l'aveva nascosto, accorgendosi che non c'era più. «Ridatemelo» mormorò alle pareti, «non potete tenerlo.» Questa scena mi ha intristita molto, sarà che qui si percepisce molto tutto l'affetto che Bekah provava per Gabriel, tanto da voler riprendere il suo accendino a tutti costi. Mi ha colpito molto, questa cosa, perché alla fin fine, lui era tutta la sua famiglia. [ Tra l'altro, com'è morto? Agli HG? ]
E il modo in cui dice ridatamelo, sperando che qualcuno la senta, mi ha stretto il cuore. Per la serie: i piccoli regali anche più stupidi sono quelli che contano di più per una persona. Secondo me è una cosa tanto bella ♥
«Cosa vuole da me?»
«Vuole che partecipi ai Giochi, Rebekah.» Questa scena mi ha spezzato un po' tanto il cuore, davvero. Mi sono venuti i brividi, posso solo immaginare la reazione di Rebekah quando gliel'hanno detto. [ Piccola parentesi: mi piace il nome Rebekah, mi sono dimenticata di dirtelo. Sbaglio o è anche il nome di un personaggio di TVD? È faighissimo come nome, seriously ♥ ]
Non voleva lavarla: aveva già provato con le sue mani, ma erano rimaste mani da assassina e dita da assassina. Il sangue se n'era andato, certo, eppure il senso di colpa era rimasto. Aveva ucciso un ragazzo, neppure più grande di lei, e da qualche parte, in una casa, le tende sarebbero rimaste chiuse, a segnalare la sua morte. Per colpa sua. Questa è una cosa che mi piace molto nelle edizioni passate, ma negli HG in generale. Leggere i sensi di colpa dopo che un personaggio è diventato un assassino è sempre brutto, ma è interessante vedere le diverse reazioni. C'è chi se ne sbatte, chi si sente in colpa, ma in fondo tutti verranno perseguitati da questi ricordi. E la frase in cui Bekah riflette sul fatto che ha provato a lavarla, ma nonostante fosse andato via il sangue nulla era cambiato, l'ho adorata tanto. Eppure, per vincere devi uccidere, lo dice anche Finnick: nessuno di noi ha vinto per caso. A parte Peeta, forse. [ sì, ok, non era proprio così, ma non ho il libro sotto mano e 'ho scritta per come mi ricordo xD ]
Questa parte è stata molto riflessiva e mi è piaciuta. Anche la parte finale, quella del fuoco che tanto ricorda anche Raika, mi garba tanto. E pensare che poi Bekah è morta... brutta, brutta roba. È un bel personaggio, davvero.
Che dire, questa shot mi è piaciuta! È stato interessante leggere qualcosa in più sulla Volpe - devo farle davvero conoscere Keith, lol - e su come ha affrontato certe situazioni nella sua vita.
Davvero una piacevole lettura, complimenti! ♥
Alla prossima,
Alaska. ~ |