L'ho adorata!
Come ti ho già detto, ho subito shippato le due protagoniste e quando sono arrivata alle note finali ho esclamato "A-aha! Lo sapevo, io!". Anche perché ho immaginato Bobbie Joe e Miss (per me si chiama Miss e basta XD), qualche anno dopo, alle prese con il piccolo Liverpool. Mi piacerebbe un sacco leggere un seguito di questa storia, sono curiosissima di sapere come è andato il viaggio in auto, il concerto e cosa è successo dopo. Però è bella anche così, è il tipico racconto che non ha una fine, "il dopo" continua nell'immaginazione del lettore e anche il "prima" esiste già, si sente dalle parole e dai pensieri dei personaggi.
Bellissima l'ambientazione. Te lo avrò detto mille volte, ma sei una maestra nel tratteggiare "la scenografia" e creare la giusta atmosfera. Ce li avevo proprio di fronte: la roulette di Bobbie Joe, il cane, il campo di granturco, il paese sperduto in mezzo al nulla. Ho una passione per le ambientazioni "malconce", trascurate, non curate, che sanno di luoghi abbandonati. E' un piccolo kink che questa storia soddisfa a pieno.
E poi Bobbie Joe. Caratterizzazione fenomenale. Mi è piaciuta tantissimo la sua entrata in scena, perché in una manciata di righe dice tantissimo del suo personaggio.
Bellissima storia, davvero. Spero tanto che tu prenda in considerazione l'idea di svilupparla.
Complimenti. |