Terzo posto
Love Philosophy
di Setsy/meiousetsuna
Grammatica: 9.7/10
"Ma è semplice intenerirsi della tortura degli altri" → -0.1 (La domanda a cui devi rispondere è: per cosa ci si intenerisce? O: a causa di cosa? Credo sia più corretto dire: "ma è semplice intenerirsi per la tortura degli altri")
"Se ti ho consegnato la mia anima per custodirla in un luogo migliore del mio petto, rinnegheresti la tua compassione insieme a lei…" → -0.2 (È un'ipotetica, quindi: se ti consegnassi…"
Stile: 9/10
- "Quante volte ho cercato di ripetertelo, fino a costringerti a crederci, fino a convincere me stesso; sono un egoista, uno che prende quello che vuole e non si cura delle conseguenze delle sue azioni."
Stai elencando ciò che egli ripete a se stesso e a Elena, quindi io ci vedrei bene i due punti.
- "…sarebbero stati impossibili da recitare così bene, per l’altra."
Non serve mettere un'interpunzione per dividere la locuzione: è legata direttamente al periodo.
Questi sono solo alcuni dei casi in cui non mi trovi d'accordo con la tua punteggiatura.
Qui subentra la mia personale visione della punteggiatura che, purtroppo, si è ritrovata in disaccordo con il tuo utilizzo della suddetta. Sebbene il ritmo della storia fosse coinvolgente e ben controllato, in alcuni punti il punto-virgola ha completamente sostituito il posto dei due punti. Alcuni periodi sono stati mal gestiti, con un uso confuso della virgola che, seppur limitato, ha abbassato il punteggio.
Per il resto, non posso che farti i miei complimenti: per le immagini visive che hai saputo creare e che, nonostante riempiano gran parte del testo, hanno saputo colmare la mancanza di colpi di scena dovuti al tipo di trama sviluppata; per il tono della narrazione che è stato coinvolgente, a tratti struggente; per la tua conoscenza del lessico che ha arricchito questa “lettera d’amore” in bilico tra l’implorazione e la bestemmia.
Il lessico è vario e attinente al contesto: l’ho ritenuto non solo appropriato, ma parte integrante della storia; ne ha esaltato la trama e ha enfatizzato al meglio i sentimenti del personaggio, permettendo al lettore di entrare nella sua mente e immedesimarsi con le sue emozioni. Ottima la scelta di marcare in corsivo alcuni termini, non solo per la loro importanza, ma come imput d'intonazione, in modo che il lettore potesse immaginare il protagonista quasi sibilare quei termini, ringhiargli, soffiarli fuori come fa Damon quando è in modalità "amami disperatamente".
Un'altra nota che va esaltata nella tua storia è il tono narrativo: avrei benissimo potuto mettermi davanti alla tv, con Ian Somerhalder in primo piano, e leggere le battute che tu hai scritto, immaginandole perfettamente venir pronunciate da Damon Salvatore!
C'era la sua voce profonda, istigatrice, a tratti brevissimi ironica, quasi ho potuto vedere il suo sorriso sghembo farsi largo sul suo bel volto; ho sentito la rabbia piena di trasporto con cui infervora l'animo di Elena (che in questo caso è il lettore…) A tal proposito, ottima l'idea della narrazione in prima persona, in simbiosi con la scelta di creare questo testo come un monologo struggente: ha fatto sì che la voce narrante/protagonista parlasse direttamente con il lettore. Le sue emozioni si sono catapultate direttamente su me – su chi legge – senza schermi o passaggi di seconda mano; e chi non sogna di avere un uomo che gli parli con tanta passione?
Originalità e trama: 10/10
Per quanto riguarda l’attinenza al bando, la tua storia si rifà alla voce "pazzi d'amore". Love Philosophy parla di un amore struggente, mi racconta del senso di follia che questo sentimento provoca nell’animo del protagonista. Ogni parola da te utilizzata è riuscita a creare un'immagine potente dentro di me: hai evocato momenti importanti della trama originale, senza perderti in descrizioni lunghe e inutili, facendo un resoconto delle scene salienti e allo stesso tempo mostrandoceli dal punto di vista prettamente emotivo di Damon.
Riguardo all’originalità e alla trama invece, ho letto la tua one-shot come fosse una lettera d’amore o un lungo monologo silenzioso di Damon nei confronti di Elena. Hai narrato molto bene ogni sentimento, frapponendolo al suo opposto nel giro di poche righe, in un susseguirsi frenetico di emozioni contrastanti, così come è l'animo di Damon Salvatore. Partendo dall'inizio, hai creato un excursus di sentimenti, una trama dentro la trama, che hai controllato molto bene: il primo incontro, la scena della "commiserazione", il tradimento, la struggente scena del letto del moribondo. Perfetta l'idea della conclusione, dove la riflessione sul suo amore porta Damon ad "aggredire" Elena, in una rabbiosa implorazione di qualunque reazione purché fosse viva e passionale.
Titolo e impaginazione: 4/5
Ho tolto 0.5 per la mancanza del testo giustificato. Ci tengo molto alla pulizia della pagina, motivo per cui ho chiesto di correggere i vostri file e non la storia su efp, cosicché l’html non penalizzasse nessuno. Così, mi ha sorpreso il testo “svolazzante”. Comprendo che è una scelta personale, ma ho fissato dei parametri per i miei contest e ho l'obbligo di rispettarli.
L’altro mezzo punto l’ho tolto a causa della mia visione di Damon Salvatore, che non rispecchiava il senso del titolo: tutto si può dire di Damon, tranne che sia un filosofo o abbi a una filosofia. Egli è puro istinto, e passione e impulso; e molte volte, infatti, lo abbiamo visto cedere a quest'ultimo nonostante lo abbia portato più volte ad allontanarsi da Elena. Un titolo deve fungere da coperta della storia, comprenderla interamente sotto il suo significato e in tutte le sue sfaccettature. Il tuo titolo arriva fino a un certo punto, immagino che sia un riferimento a questa lunga riflessione che è la trama e al modo perverso e passionale che ha Damon, ma non la copre interamente. Tu mi hai narrato – io ho letto e ho interpretato così – un amore passionale, ricco di sfaccettature, di alti e bassi, cambi d'umore e di ruoli. L'amore di Damon non è un concetto astratto, non è solo pensiero, o un modo d'essere o di vita: è azione, passione, emotività, struggente urlo di animale ferito e allo stesso tempo belva a caccia. Non ha nulla a che vedere con una riflessione interiore. Forse volevi marcare l'introspezione della trama, ma credo non dovesse essere questo il fulcro intorno cui far girare il titolo. C'è azione emotiva che non ha nulla a che spartire con il termine "philosophy". Personalmente avrei scelto un titolo più accattivante, passionale, di un certo spessore emotivo. Questo mi è apparso piatto e troppo piccolo per racchiudere il senso della storia.
Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
L’intera one-shot si concentra sulla confessione di Damon Salvatore verso Elena Gilbert. Unico personaggio della storia, complesso e tormentato. Il suo carattere presenta diverse tasche da cui straboccano mille espressioni di vita e peculiari gesti e modi di fare. Hai descritto indirettamente un Damon innamorato perdutamente, atto nel riflettere sulla sua natura e sull’evoluzione dei suoi sentimenti verso Elena. I suoi sentimenti traspaiono chiari e ben definiti quando si struggono verso l’oggetto del suo desiderio, ma risultano piatti quando fanno accenno alla sua natura “vampiresca”. Manca il Damon insensibile, un po’ spaccone, duro e diretto. In alcuni momenti mi è sembrato d’intravederlo, ma mancava sempre quel “quid” che mi avrebbe fatto dire: oh mio dio, è lui!
So che sarebbe stato complicato aggiungere tale aspetto del suo carattere in questo frangente, ma il suo amore per Elena, a mio avviso, non esiste senza quel lato: lui è il fratello "egoista", che prende ciò che vuole. In un contesto così schietto e "aperto" sarebbe stato completo solo se fosse stato presente un accenno ai suoi istinti, al suo modo di agire, far trasparire il suo lato "bello e maledetto". L'unico punto in cui l'ho visto è questo:
- e so che ti piacciono i miei occhi quando ti spogliano con lo sguardo e ti rispetto ancora di più perché non scappi per impedirmelo
Ma anche questo accenno sembrava più un modo per dire "non puoi nasconderti, so che ho ragione e non provare a ribattere" che un "ti piaccio, non puoi nascondermelo". L'intonazione è leggermente diversa – sono folle, vero? – e acquista un senso diverso proprio a causa (o grazie) alla coordinata che accompagna il primo periodo, il quale da solo avrebbe reso perfettamente l'arroganza di Damon.
Citazione: 3/4
La natura di Damon Salvatore e il suo amore per Elena era perfetto per la citazione in questione, ma – come già detto – è mancato l’elemento malvagio, i pochi accenni non mi hanno soddisfatto appieno.
La citazione che tu hai scelto si prestava a un senso più attivo, di azione, e qui non l'ho vista. Comprendo, però, a cosa tu l'abbia collegata: la natura ambivalente di Damon, al suo essere sempre al di là di una possibile categoria di bene e male; quando Elena sta per considerarlo in un modo, ecco che lui cambia, si trasforma e la smentisce, mettendo in discussione ciò che è l'idea che lei si è fatta di lui.
Se ci fosse stato un pensiero, una scena, anche solo un ricordo su cui egli avesse riflettuto – hai presente quando uccide contro la sua volontà proprio per salvarle la vita o le dà il suo sangue per non farla morire poco prima del sacrificio di Klaus pur di non perderla? - che andasse a mostrarmi il suo amore incondizionato e non etichettabile, sarebbe stato perfetto. Ma non mi è bastata la sua natura, in questo caso, andava specificata un'azione. Forse ho interpretato la citazione troppo alla lettera, comunque è un buon risultato.
Gradimento personale: 4.5/5
Ed ecco che mi ripeto!
Tirando le somme: struggente ed emozionante questa “lettera d’amore”, con luci accecanti ed ombre che non hanno però saputo oscurare appieno il suo opposto. Mi hai coinvolto nella storia, ma io adoro il Damon “str***o” e ne ho sentito la mancanza.
A prescindere da ciò, l'impronta della sua voce c'era, anche se forse tendeva troppo alla passione disperata, ma era lui, in uno dei suoi momenti: oh, mio Dio, non guardarmi con quelli occhi che trapassano la mia anima!
Punteggio: 49.7/54 |