Noia? Ma quale noia. Il mio cuore si è spezzato in due. *sigh*
Scherzi a parte, è meravigliosa. La morte di Jehan è uno dei momenti descritti che mi ha fatto stare più male durante la lettura del romanzo, non so, la trovo molto triste e anche bella e affascinante, se così posso definirla. E inutile dire che nutro un amore platonico e sproporzionato per questo amabile poeta <3
Tornando alla storia, mi è piaciuto il fatto che hai analizzato la psicologia di Courfeyrac, Joly e di tutti gli altri amici. Non so se il fatto che Grantaire stesse dormendo possa essere considerato un bene o un male: da una parte non ne ha "sofferto" come gli altri non essendone stato diretto spettatore, ma comunque lui sapeva che sarebbero morti tutti e quindi sono sicura che avrebbe provato un dolore immenso. E mi piace pensare che Enjolras sia consapevole del fatto che Grantaire ami profondamente i suoi amici.
Mi è piaciuta molto la tua scelta di utilizzare il POV di Enjolras, altro personaggio che trovo assolutamente affascinante, nonché uno dei miei preferiti. I suoi pensieri sono meravigliosi e terribili, splendidi e crudi.
E poi c'è Combeferre che affronta il tutto con un piccolo, forzato sorriso, cercando di darsi forza e di essere appunto la Guida, quindi di guidare anche gli altri. Ma in realtà anche lui soffre moltissimo, se non di più, da come ho potuto dedurre.
Tralasciando le mie considerazioni, penso si sia capito che mi è piaciuta tantissimo questa OS <3 *inserisce tra le preferite*
Ti faccio i miei complimenti, adoro il tuo stile e sei molto brava!
Mi piace molto. Continua così!
Alla prossima! :)
SmartieMiz
P.S: Ah dimenticavo un'ultima cosa: ho apprezzato tantissimo che oltre a ricordare Mabeuf, hai anche ricordato Bahorel. Spesso viene tristemente dimenticato (me in primis) dato che la scena della sua morte è descritta abbastanza fugacemente. :( <3
(Recensione modificata il 28/07/2014 - 02:58 pm) |
