Ma che ci fai qua? A recensire una storia vecchia di eoni, ad opera d'un autore ormai assente dalla piattaforma da un anno abbondante, per di più sequel d'un lavoro che manco hai letto?
Eh, che devo dire? Queste son cose che faccio. Mi diverte sbirciare progetti ormai sepolti, mi diverte commentarli sapendo che probabilmente nessuno se ne accorgerà mai e mi diverte anche immergermi in vicende e contesti che so di non poter comprendere appieno, perché stuzzicano la mia dote interpretativa e la mia attrazione/repulsa per l'incompletezza.
Mi trovo a vagare in una scrittura che si attarda molto sul dettaglio e impiega precisione nel farlo.
Per ricollegarmi a quanto detto prima, non conosco questi personaggi... e la cosa mi piace assai. Perché, nonostante tutto -nonostante io sappia che potrei cogliere molte, moltissime più sfumature, che potrei provare una ben più forte immedesimazione e familiarità- ciò che ci mostri in queste pagine ai miei occhi sembra funzionare autonomamente e finora non ho difficoltà a comprenderlo. Spero la cosa resti tale nei capitoli a venire lol.

Ho scoperto con piacevole sorpresa questo nuovo racconto. Bello, ben descritto e ben descritti gli ambienti. Aspetterò con ansia lo snocciolarsi dei vari capitoli. Ci accomuna la passione per Skyrim, che ho sempre considerato più di un gioco, ed i brani dei two steps from hell che mi hai fatto conoscere. Se il seguito del racconto è come l'inizio mi preparo ad una piacevole lettura. A presto, spero.

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Inutile dire che ho squittito come una demente quando ho visto la storia, e che ho continuato per tutto il tempo mentre leggevo. Sono davvero felice di leggere nuovamente di Alina, mi era mancata tanto.
Ma bando alle ciance, qui la Bretone sta scrivendo le sue memorie! E ridacchio, pensando che se il libro è dettagliato come lo era Two Steps From Hell, da cui ho riconosciuto le citazioni (yay per me), i lettori di Alina si divertiranno molto, con Vilkas e quelle belle cose lì.
Gael è quindi un mago al Collegio di Winterhold! Sorrido, perché a quel luogo ci sono molto affezionata, e devo dire che anche io ho sempre immaginato Tolfdir come Arcimago, nel caso il Sangue di Drago non prenda il posto di Savos.
Si vede che Alina è cresciuta (e te credo, adesso ha quaranta e passa anni? Non ricordo la cifra esatta), e adesso è pure mamma (di uno o due figli? Fatico a immaginare il Neloth che conosco io mentre cucina, presumo che sia qualcun altro).
Molto bella davvero la relazione tra mamma e figlio, per quello che si vede al momento: lei che non riesce a esprimere il suo affetto a parole e quindi lo strozza di abbracci, lui che si prende le coccole e ci scherza su.
Ho sempre pensato che se la Bretone fosse diventata mamma sarebbe stata parecchio affettuosa e premurosa, dato che a lei è stato negato tutto questo, da piccola (e sì, ci ho pensato davvero. Ho già detto che Alina mi è mancata?). E di certo non sono rimasta delusa!
Non vedo l'ora di vedere Maeva e Vilkas, di conoscere la storia di Gael e di sapere cosa è successo in questi dodici anni :)
Quindi alla prossima,

Ahrya

P.S: sicuramente ho scordato di menzionare qualcosa. Lo faccio sempre.
P.P.S: il Monco è adorabile.

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