Eccomi nuovamente qui, a recensire una storia che avevo letto alle undici di sera del giorno in cui l'hai pubblicata, che, se non erro, era sabato, ed io avevo una maglia verde scuro lol
Sinceramente, trovo che anche questo scritto sia uno di quelli più interessanti ed accattivanti, e, a mio avviso, ciò dipende proprio dalla sua struttura semplice e dalla trama, la quale, per quanto possa essere considerata banale, nasconde una soave nota d'introspezione, pregna di pensieri non proprio positivi, ma è avvolta da un velo di pace ed armonia, che caratterizza quella città -se in tal modo può essere definita- di Hoenn, regione che ho amato tantissimo anche io e che mi permette di rimembrare un periodo felice della mia vita (Credo si fosse capito che anche oggi è giornata no)
Penso che questa recensione non sarà abnorme e fantasmagorica come le prime, per via del fatto che non vi sia molto da dire. Credo sia una storia che si commenta da sola, ma mi pare giusto esprimere alcune considerazioni puramente personali, dopo una rapida analisi delle caratteristiche.
Il titolo è molto bello, mi piace. Ha quel nonsoche capace di attirare l'attenzione. Hai accostato quei due termini che insieme sono perfetti (?) xD
Il format è lineare, ha permesso davvero ai miei occhi di scivolare tra le righe del racconto, facilitandomi oltremodo la lettura e anche la comprensione. Il testo scorre fluido, privo di intoppi ed errori appartenenti al quadro della sintassi o dell'ortografia, ribadisco che trovo tu sia molto accurata e precisa, brava!
Hai optato per dei termini molto semplici, talvolta adottandone altri lievemente più eleganti, con i quali posso appurare ancora la tua padronanza del lessico. Non scadi neanche nel noioso, né vi sono ripetizioni oppure imprecisioni nel racconto, complimenti.
Hai fatto bene a limitarti a pochi dettagli, per permettere al lettore di immaginare la scena che si stava sviluppando. Essendo un testo particolarmente introspettivo sotto un certo punto di vista, a parer mio, hai fatto bene a non restare a sindacare sulle descrizioni dell'ambiente circostante, lasciando emergere i pensieri e le emozioni della protagonista, aspetto originale e ben elaborato. Proprio questo punto mi ha convinta e mi ha positivamente sorpresa, al punto che oserei definire molto geniale questa trovata. Tendenzialmente si punta ad una vicenda piena di azione e lotte Pokémon nei racconti di questa categoria, ed ammetto che talvolta mi delude constatare che nessuno osa aggiungere sentimenti ed emozioni e caratterizzare i personaggi. Oltre a rendere più realistica la vicenda e contraddistinguere i soggetti, il fatto di accentuare una punta d'introspezione affascina nonché intriga i lettori. Ecco perché la tua storia mi è piaciuta molto. Ha personalità, vi sono sensazioni e pensieri contrastanti che emergono e si dà anche un certo spazio alla malinconia della protagonista, resamolto bene, a mio avviso.
Onestamente, ho percepito una sottile nota di tristezza da parte di Mezumi. Pare piuttosto avvilita per il suo lavoro umile con cui ricava poco e incapace di accettare il suo stile di vita oltremodo monotono e noioso. Sebbene questo, riesce a sorridere, o comunque spera di divertirsi, anche se dietro ad ogni risata suppongo si celi una traccia di solitudine e apatia. Insomma, a primo impatto, io la vedo così. La mia non è affatto una segnalazione critica, bensì un aspetto che ho ipotizzato contraddistingua la ragazza.
Mi ci rispecchio molto, la capisco benissimo, poiché anche io vivo un po' come lei. Mi sembra una ragazza pur sempre coraggiosa. Forse mi sbaglio, forse no.
La storia mi è piaciuta molto, soprattutto per via del semplice intreccio elaborato magistralmente, l'impaginazione è davvero piacevole e padroneggi con cura il tempo verbale presente, cosa che mi risulta complessa. Alla fine, il commento è venuto chilometrico e mi scuso qualora vi fossero errori all'interno della recensione, ma ho scritto questo papiro pieno di geroglifici con il telefono. Baci zuccherosi :* |