Ciao! ^___^
Mi avevi anticipato un po' il contenuto della storia ed ero molto curiosa di leggerla, per cui eccomi qui! XD
Allora, partiamo dalla trama: per il momento non posso sbilanciarmi granché, perché i due personaggi sono stati giusto giusto abbozzati, ma sono sicura che ci regaleranno degli sviluppi interessanti, per cui rimarrò in attesa u.u
Purtroppo, come ti dicevo, ho notato diversi errori sparsi qua e là, che provo ad elencarti (alcuni sono di natura più soggettiva), andando in ordine.
- "io ero l'unica che lavorava delle mie amiche.": qui "io" andrebbe messo con la maiuscola, perché viene dopo un punto interrogativo; inoltre, trovo che questa frase sia un po' scricchiolante, secondo me suona meglio così: "Io ero l'unica a lavorare, tra le mie amiche". Questa, chiaramente, è un'osservazione puramente soggettiva, ma già che c'ero te l'ho detta XD
- Il modo in cui la protagonista si presenta lo trovo un po' naif, nel senso che secondo me si può sempre trovare una soluzione brillante per introdurre il personaggio senza farlo interloquire col lettore o usando la tecnica dello specchio (brrr). A me in genere piace farlo attraverso i dialoghi, per esempio facendo sì che un altro personaggio chiami quello che vogliamo presentare. Però tutto sommato nemmeno la tua soluzione stona così tanto, solo che sono convinta che si può trovare un metodo alternativo u.u
- "Estrassi fuori da un cassetto, una piastra": qua la virgola va tolta (tra l'altro poi c'è una ripetizione di "capelli")
- "In verità è una semplice giacchetta": visto che la storia è al passato, qui devi sostituire "è" con "era" (lo stesso con "lega"-"legava")
- In genere non mi piacciono i cambi di persona all'interno di una stessa storia. Di solito si usano quando c'è un cambio di POV, però nel suo caso è sempre la nostra protagonista che parla, quindi mi chiedo: a che pro? Non potevi descrivere quella scena sempre in prima persona? Perché così trovo che abbassi la "professionalità" del lavoro ç___ç
- Un nuovo personaggio! Ti consiglierei di fare una separazione netta, visto che chi parla non è lo stesso personaggio di prima. Magari mettici un simboletto, una cornicetta, una linea orizzontale... ma non lo attaccherei direttamente al testo, potrebbe essere confusionario.
- "non c'è l'ha fatta": è scorretto, si scrive "Non ce l'ha fatta"
Di errorini non ne ho visti altri, però volevo fare alcune considerazioni su Edward. Tu descrivi il padre come un esempio da seguire e imitare, quindi lasci supporre che sia una persona "buona" e da quel che ho capito, inoltre, era un soldato. Il figlio di punto in bianco rimane orfano e, senza capire bene da dove, nasce in lui una voglia di malvagità e vendetta, per seguire le orme del padre. Ora, da questo io dovrei intendere quindi che il padre era una persona malvagia, visto che lui dice che vuole seguire le orme XD E poi non ho capito perché non vuole farsi scrupoli con nessuno: insomma, il padre è stato ucciso in guerra (sempre se ho capito bene), non da una gang di mafiosi in un attentato. Quindi posso capire la rabbia verso il mondo dopo una perdita simile, però mi sembra poco credibile la voglia di uccidere a destra e a manca, perché contro chi dovrebbe vendicarsi?
Insomma, capisco cosa volevi che accadesse, però secondo me un passaggio del genere avrebbe richiesto molto più tempo, almeno un paio di capitoli. Avrei prima mostrato l'incapacità di rassegnarsi alla perdita, poi la scontrosità verso gli altri e infine la volontà di sbarazzarsi di tutti, forse perché "fastidiosi".
Spero si sia capito qualcosa XD
Scusa per tutte queste annotazioni, però mi sembri una ragazza in gamba e avevo piacere di farti sapere fino in fondo cosa ne penso, sperando di non aver frainteso nessuna parte della tua storia.
A presto, per qualsiasi chiarimento sai dove trovarmi! |