Quarta Classificata
Dolce sofferenza – MaryWhitlock
Grammatica, punteggiatura e ortografia: 14,95/15
Davvero brava. Tranne per una svista, la grammatica è ottima:
•stanno stringendo e di te nulla rimane se non il suon di – un a capo ingiustificato, che considero un errore di battitura minore. -0,05
Totale:-0,05
Stile, lessico e sintassi: 14/15
La sintassi è abbastanza buona; ci sono periodi complessi e, per la maggior parte, ben articolati. C'è solo una frase che è legata in maniera scorretta, nella parte iniziale, che segnalo: Il fresco delle corse a piedi nudi d’estate: lontano da quel mondo pieno di pregiudizi, lontano da tutti coloro che vedono nei tuoi capelli solo il vanto di un ragazzo dal poco valore, non l’espressione luminosa della tua impacciata innocenza. I due punti si usano per introdurre un elenco di cose, azioni etc, oppure quando la frase che segue è la spiegazione di quanto detto nella frase precedente. L'uso che c'è in questa frase è scorretto; per il senso che ha tutto il periodo, sarebbe stato corretto inserire una virgola e poi, per non appesantire troppo l'intera frase con virgole, sostituire l'ultima con una congiunzione, la e, in questo caso. Cioè così: Il fresco delle corse a piedi nudi d’estate[,] lontano da quel mondo pieno di pregiudizi, lontano da tutti coloro che vedono nei tuoi capelli solo il vanto di un ragazzo dal poco valore [e] non l’espressione luminosa della tua impacciata innocenza.
Lo stile è buono, elaborato ma scorrevole; forse troppo in alcuni punti. Alcune frasi avrebbero potuto essere evidenziate maggiormente, con qualche virgola per obbligare una pausa nella lettura, come qui: E fissando i tuoi occhi[,] mi perdo nella triste brezza dei ricordi passati. E qui, di nuovo, allo stesso modo: E fissando i tuoi occhi[,] mi perdo nella dolce brezza dei ricordi passati. In questo modo, la seconda frase è messa più in evidenza e acquista maggior peso. Per il resto, è uno stile ricco di figure retoriche ben inserite, dalle sinestesie (triste brezza; dolce brezza; dolce suon), fino all'ossimoro finale (il suon di un muto Ti Amo). Si adattao naturalmente alla storia, senza risultare forzate in alcun modo. Per finire, il lessico è vario e si colloca in un registro medio-alto, in linea con lo stile e con la storia. È curato attentamente, e si vede; le ripetizioni che ci sono sono chiaramente volute e non disturbano affatto la lettura.
Trama e originalità contenuto: 8/10
La trama è semplice e lineare; non si contraddice lungo l'arco narrativo, ma risulta poco approfondita. Descrizioni più ampie avrebbero reso più interessante la storia e dato uno spessore maggiore alla trama. In generale, comunque, è ben costruita.
L'idea di descrivere l'attimo che precede la morte di Lily in questo modo è davvero particolare: solitamente storie simili si concentrano sempre più sugli ultimi suoi momenti con Harry, spesso riprendendo la scena che si vede nell'ultimo film. Interessante, qui, trovare una Lily che ripensa ai momenti più importanti della sua vita con James. Riprende un po' l'idea che nel momento prima di morire tutta la vita passa davanti, e la propone in molto bene. Sicuramente l'originalità nell'idea non manca, come anche lo sviluppo dei contenuti, anche se, come già detto per quanto riguarda la trama, sono poco approfonditi. Scene più ampie, con maggiori descrizioni e dettagli, avrebbe reso la storia più completa. Qui, sembra quasi che sia spezzata, incompleta. C'è un bell'inizio e un'ancora più bella conclusione, ma la parte centrale il 'succo', sembra mancare.
IC e Caratterizzazione: 9/10
Il personaggio principale, nonché l'unico a comparire pienamente nella storia è Lily, anche se James compare indirettamente attraverso i suoi occhi.
La storia è breve e gli elementi per analizzare l'IC e la caratterizzazione sono pochi, ma quello che c'è è molto buono. Lily è descritta nel momento più duro della sua vita; sa che James è appena morto, e sa anche che lo raggiungerà presto. Quello che pensa in questo istante e il modo in cui lo fa, sono in linea con una donna che ha appena perso l'uomo che amava. L’odio del primo incontro, di quello sguardo che desidero evitare e che ora, vestita di bianco, bramo scorgere... In una frase, qui, hai riassunto alla perfezione il cambiamento che c'è stato da parte della stessa Lily, nel tempo: dall'odiare James dal primo incontro sul treno, e per parecchi anni a venire, fino all'ultimo anno in cui, qualsiasi cosa sia successa, le ha fatto cambiare idea. Dalle parole della storia traspare il suo dolore nel ricordare, anche se la mancanza di approfondimento penalizza anche questa voce. Per quanto riguarda la caratterizzazione in generale è buona e coerente per una persona in quella situazione, ma manca, probabilmente, di un pizzico di spessore che qualche parola in più spesa per Lily avrebbe dato e che avrebbe reso pieno il punteggio in questa voce.
Rispetto e utilizzo pacchetto: 3/6
La coppia del pacchetto era la James/Lily; il personaggio principale della storia è Lily, che ripercorre in pochi istanti alcuni momenti della sua vita con James. La coppia è rispettata, ma non compare mai pienamente nella storia. -0,5
L'obbligo di scrivere una OneShot di mille parole, purtroppo non è stato rispettato. La storia conta 171 parole; fino a 500 parole, poi, una storia è considerata una Flashfiction. -2
Per quanto riguarda il divieto di far comparire la parola amore, è stato difficile decidere; la parola in sé non compare, ma quel 'Ti Amo' finale riporta in qualche modo alla parola 'vietata', dato che la radice è la stessa. Pertanto, ho tolto -0,5
Gradimento personale: 3,5/5
Formalmente la storia si fa letteralmente amare, ma come contenuti è troppo breve per poterla apprezzare appieno. Mi sono piaciute molto tutte le figure retoriche (impazzisco per le sinestesie, anche se preferisco le anafore). E l'ossimoro finale colpisce dritto al cuore, come una pugnalata, sì, ma è perdonabile. Tuttavia, i contenuti sono troppo pochi, per i miei gusti; preferisco le storie più lunghe e articolate. Oltre a lunghe e ampie descrizioni.
Totale: 52,45/61 |
