Recensioni per
Lontano dagli occhi non basta
di Korin no Ronin

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/01/15, ore 18:12

~~-La tua esperienza, in certi altri ambiti umani, non conta molto in questi frangenti-.
 Shuten arrossì per la rabbia e l’imbarazzo.Mi ero lasciata sfuggire questa storia. Assolutamente imperdonabile da parte mia!!!

bwahahahahahahahahahha ... sei un mito, sto ancora ridendo :-DDDDDDD

Battute a parte, adoro come rendi Shuten: il suo senso di confusione e smarrimento è più che comprensibile! Dopotutto ha vissuto come un demone praticamente per tutta la sua vita e Kaosu non ha avuto il tempo materiale per potersi occupare a fondo del suo spirito. Il poveretto deve fare tutto da solo e si trova sulle spalle un bel fardello da portare.

Ahhhh ... così Rajura da una parte si strugge ( più o meno inconsapevolmente ) per l'amante perduto e allo stesso tempo "gioca alla lotta"con Anubis ^^ Come dargli torto e in ogni caso pure io, il gen masho, me lo sono sempre immaginato come un tipo un po' volubile ;-)

Bravissima!

 

Recensore Junior
18/08/14, ore 14:06

Innanzitutto questa storia è bella per il momento in cui si svolge: è il momento in cui per i Masho le cose iniziano a cambiare. Per Shuten il cambiamento è consapevole, per gli altri meno o per niente, però ci sono tante piccole cose che ad un occhio attento fanno apparire i generali confusi e vulnerabili.
Mi sono spesso chiesta come Shuten si fosse destreggiato nella moderna villa di Nasty, per cui ho trovato carinissima la scena in cui traccia la mappa del castello con pennello e china. Poi il modo in cui Touma cerca di interagire con lui, il modo in cui Shuten accorcia le distanze accettando... il caffè (che in un Giappone fine anni '80 immagino fosse veramente terribile!). Un avvicinamento che, si sa, non sarà  mai definitivo perché la distanza tra i troopers e i masho è oggettivamente incolmabile...però è adorabilmente sincero (oserei dire anche cortese, in effetti ora che mi ci fai pensare Shuten e Seiji un po' si assomigliano davvero XD).
Mentre la Fedeltà di Shuten ha trovato pace, la Sopportazione di Rajura inizia a cedere: la presenza di Kayura decisamente non lo aiuta a tenere a freno l'esasperazione. Per noi è comprensibile perché lo sappiamo umano, ma lui è ancora convinto di essere un demone...
Mi è piaciuto molto leggere di tutto questo :)

Ancora complimenti, sia per i soggetti che scegli sia per il modo in cui ce li descrivi!

Recensore Veterano
07/08/14, ore 19:18

Eccomi qua! Che bello scoprire che questa volta ti sei occupata sia dei masho che dei samurai!
Questa storia è una sorta di seguito di "Oni Masho", o almeno è l'impressione che dà. Mi piace come tu ti sia soffermata sulle difficoltà di Shuten nel passare da "demone" a "monaco", è un aspetto sul quale nell'anime non si è approfondito per nulla.
E mi piace il rapporto che instaura con Byakuen e con la sua seconda anima nascosta.
Ho apprezzato anche il tuo Touma ed il suo rimuginare sul generale e sulla situazione. Il povero Ryo, invece, qui fa la faccia del pirletto esagitato...XD
Tornando nello Youyakai, ecco Rajura che non riesce ad affrontare e spiegarsi quello che prova, benchè per chi legge è ben chiaro che in un qualche modo soffre della scomparsa di Shuten, e forse è percorso da dubbi generati dalla sua scelta. Di certo Kayura e i suoi modi non aiutano per nulla! XD Leggere questa storia mi ha fatto venir voglia di andare a rivedere la parte in cui effettivamente si incontrano, subito dopo all'ultima scena che hai scritto. Bella ed elegante questa storia, anche se forse avrei allungato di più qualche parte...