Ciao, Layla :D
Dopo un po' di silenzio, rieccomi a commentare.
Avevo deciso di recensire ogni tua poesia in ordine cronologico, ma ho sentito l'impellente bisogno di cominciare comunque da questa.
Ad attrarmi è stato il titolo, lo ammetto, e credo di aver fatto bene a seguirlo: non sono rimasta per niente delusa, da questa mia scelta!
E' una poesia breve, ma incisiva e forte, che fa capire in pochi versi cosa sia in realtà il male e come strappi via con violenza la fede, per usare parole tue.
Complimenti davvero!
Ho un solo dubbio: è quel "si" nel quarto verso: credo che se tu lo eliminassi, renderesti il tutto più scorrevole. Mi sono inceppata nel leggerlo!
A parte questa sottigliezza, davvero tanti tantissimi complimenti!

A presto,
Io sono Nessuno,
o l'antica Piccola Corva.

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Forti ed incisivi i tuoi versi. Hai espresso bene l'idea del male che è presente dappertutto, nel cuore della gente e anche nelle persone a noi più vicine. NEll'ultima strofa appare come un mostro affamato, e direi che è la strofa più inquietante della poesia.
Come sempre complimenti.
Au revoir