Storia molto delicata e poetica, in cui con poche, perfette pennellate hai saputo dar vita alla meravigliosa Ondolinde in tutto il suo impareggiabile splendore.
Così come, a mio dire, risultano palpabili il sentimento di malinconia e di declino che permeano il racconto, fino al doloroso, struggente finale.
Tuttavia, questa storia non è riuscita a convincermi pienamente.
Come già ti dissi a suo tempo, sono piuttosto scettica riguardo allo slash in Tolkien: e non perché io sia conservatrice, tutt'altro. Solo, non vedo amore laddove il Professore ha descritto null'altro che salda amicizia. Ma non è stato l'elemento slash a "disturbarmi" (altrimenti sarebbe stato superfluo ribadirlo) quanto piuttosto la resa dei personaggi. Ecco, io ho trovato Ecthelion e Glorfindel di una dolcezza esagerata, lontana, a mio dire, da quello che dovrebbe essere il carattere dei due personaggi.
E' vero, sappiamo pochissimo dei loro effettivi caratteri e in ogni caso le interpretazioni possono sempre variare, a ogni modo io li ho trovati un po' troppo delicati, quasi eterei, lontani dall'essere i fieri guerrieri Gondolindhrim che ho sempre immaginato. E' vero, quelli che tu vuoi descrivere sono pensieri d'amore, in ogni caso li ho sentiti piuttosto lontani da come li ho sempre immaginati. Come al solito la mia non vuole essere un'offesa, piuttosto uno spunto per eventuali riflessioni e, magari, qualche discussione/divagazione, se vorrai.
Ho invece apprezzato tantissimo la scena con il piccolo Earendil e la conseguente descrizione della guerra, terribile e, a mio parere, assolutamente veritiera.
Come sempre, poi, ti faccio i miei complimenti per il tuo sapiente utilizzo del Quenya, che contribuisce a conferire poeticità e lirismo a ogni tuo scritto, in questo caso più che mai.
Concludo esortandoti a pubblicare più spesso i tuoi racconti sul Silmarillion qui su EFP, non sai quanto apprezzi la tua ottima conoscenza e il tuo profondo amore per il legendarium!
Un abbraccio
Melianar |