Beh che dire, penso sia molto malinconica..
Mi aspettavo una lode a tutte le mamme al primo verso e poi mi son ritrovato di fronte alle altre, e mi hai spiazzato.
È molto dolce il lamento di questo fagotto che pur essendo divenuto orfano si chiede il perché della sua vita, magari cosa c'era prima, che ora non c'è più.
Comunque penso che qualsialsi madre provi l'affetto più grande che si possa dare ai propri figli nei loro primi mesi di vita, a meno che non sia toccata di testa, e che sia un tremendo peso ed una assurda sofferenza quella dello scegliere di pensare al futuro del piccolo preservandolo in mani sicure, sapendo che le sue ormai non potranno più stringerlo e dargli la giusta sicurezza di cui ha bisogno..
Sicurezza che la madre scopre in questa tua poesia di non avere, gettandosi in mare dallo sconforto...
Bella, mi è piaciuta.
A presto,
Nukuhiva |