Recensioni per
Gioco di menti
di Dream_Dust

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/08/14, ore 17:11

Contest "Ispirazione musicale"
6° posto e premio speciale: Gioco di menti - Mrs.Freak
 

Grammatica: 8/10 

Sono presenti molti errori di distrazione (es: "... la lingua rimbalzò sul palato un paio di volte per poi giacere muta senza alcun un singolo movimento"; es: "Non accadrà nulla ti tutto ciò, Clyde"; es: "sappiamo entrambi che questa si tratta di una conversazione a senso unico"; es: "Arthur posò la amo sul pomello" = la mano; es: "Uccidere una altro essere umano" = un altro; es: "Domandò in un sussurrò quasi inudibile" = sussurro). 
Ogni tanto mancano segni di punteggiatura e spazi (es: "Lui, la sua famiglia. Sua moglie, le sue bambine Avevano bisogno di quel lavoro" = manca un punto; es: "Alla tenue luce della lampada, il volto dell’uomo si tramutò in una grottesca maschera d’orrore «Si sta impossessando di me, mi corrode dall’interno..." = manca un punto prima delle virgolette; es: "«La prego signor Morgan…» riuscì a dire..." = manca una virgola, perché è un vocativo; es: "–rigorosamente di marca cubana e importato su richiesta–" = in questo caso, mancano degli spazi accanto ai trattini). 
Capita anche che ci siano virgole dove non dovrebbero esserci (es: "Uccidere una altro essere umano, è un gesto che può lasciare molte turbe psichiche..." = la virgola non si mette fra soggetto e predicato e, in questo caso, la frase "uccidere un altro essere umano" è soggetto di "è un gesto...": non li puoi separare). 
Infine, ti segnalo errori vari (es: "Questi, mio caro, io gli chiamo codardi, falliti..." = li chiamo, perché si tratta di un complemento oggetto; es: "«Si» disse infine" = Sì; es: "Vecchio mio, ti seguirò fino all'ultimo passo del tuo cammino attraverso l'inferno. Non ti ho mai abbandonata, d'altronde" = abbandonato). 

Stile: 5,5/7 

Lo stile è generalmente chiaro, ma ogni tanto hai inserito frasi che hanno reso la mia lettura poco scorrevole. Mi riferisco, ad esempio, a questa: "Oltre la soglia, un piccolo uomo rannicchiato su sé stesso mugolava suoni indescrivibili, simili a singhiozzi, talvolta tirava su col naso. Somigliavano vagamente agli uggiolii di un cane impaurito" = sono i suoni indescrivibili che somigliano agli uggiolii di un cane, ma chi legge fatica a capirlo, perché la continuità viene interrotta da "talvolta tirava su col naso". Per risultare più scorrevole, avresti potuto scrivere "Oltre la soglia, un piccolo uomo rannicchiato su sé stesso mugolava suoni indescrivibili, simili a singhiozzi che somigliavano vagamente agli uggiolii di un cane impaurito,/; talvolta tirava su col naso". 
Altro caso: "Clyde scosse la testa violentemente, ancora compressa tra la stretta ferrea delle dita tozze" = anche qui si hanno problemi di comprensione, facilmente risolvibili in questo modo: "Clyde scosse violentemente la testa, ancora compressa tra la stretta ferrea delle dita tozze". 
Infine, ti segnalo questa frase: "Un pianto familiare, percorso da sfumature infantili la cui voce matura non lasciava trasparire, frantumò il clima cupo che lui stesso aveva generato". Non so neanche come correggerla perché, nonostante abbia colto il senso generale, non l'ho proprio capita e mi ha confuso parecchio. 

Lessico: 4/5 

Anche il lessico è semplice e chiaro. Segnalo solo qualche scivolone: 
- "L’uomo tirò su il capo lentamente" = a prescindere dal fatto che, in ogni caso, preferirei un altro verbo (per esempio alzare o sollevare), nella frase precedente hai già usato tirare su
- "I suoi profondi occhi neri scrutarono il paziente da parte a parte" = non mi suona. Mi suonano megliotrapassare da parte a parte e scrutare nel profondo
- "Clyde scosse la testa con forza in cenno affermativo" = credo che siamo abbastanza d'accordo che, se scuote la testa, il suo cenno non può essere affermativo. 

Uso della canzone (Epiphany): 5/5 

Obblighi: Il personaggio è tormentato e guidato dalla sete di vendetta. 
La storia descrive il momento in cui decide di portare a termine la vendetta. 

È uno degli usi che ho preferito: gli obblighi sono rispettati in modo eccellente e anche di più, perché ti era richiesto semplicemente che la storia raccontasse il momento in cui il protagonista decide di vendicarsi, ma tu hai raccontato l'intera vicenda, usando bene flashback e flashforward, aggiungendo una cornice affascinante, senza risultare pesante. Molto bene! 

Gradimento personale: 5/5 

Questo è il parametro per eccellenza che mi permette di essere soggettiva, e non ho alcuna paura di usarlo. 
Prima di tutto, ti informo che non ho in alcun modo penalizzato la tua storia per il ritardo (tra l'altro, lievissimo) nell'invio, perché, perlomeno, mi avevi avvisata. 
In secondo luogo, questa storia mi è piaciuta non tanto, di più. È vero che, specialmente nella parte iniziale, è un po' confusionaria (ma è parte del gioco); è vero anche che avrei gestito in modo diverso alcuni dettagli (ad esempio il vecchio diploma di psicologia, no, io gli avrei fatto trovare il modo di racimolare qualche soldo e di studiare psicologia con il preciso intento di vendicarsi in quel modo); è vero che il tizio che perde il lavoro e la famiglia e poi si vendica di chi ha distrutto la sua vita non è proprio il tema più originale del mondo... ma poco importa. La adoro, punto. 
Per questo motivo, ho deciso di assegnarti il Premio Fangirl, che assegno a chi mi fa piangere, sbavare e strappare i capelli e che consiste in una recensione ad una storia che sceglierò fra quelle della tua pagina. 
P.s. la storia e il protagonista mi hanno ricordato tantissimo "Hannibal" <3 

Punti bonus: 0/1 

Possibilità: La vendetta non riesce. 

Per un totale di: 27,5/33