Recensioni per
Una tranquilla giornata alle terme... o quasi
di Marina Swift

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
29/09/14, ore 00:37

Perché se non recensisco a orari indecenti, non sono più io(?).
Mari-chan ... è evidente che con questa magnificenza, hai cercato davvero di uccidermi.
Ebbene, ci sei riuscita. Per un semplice, assurdo motivo:
ceh. Li hai fatti baciare.
Oh, cazzo.
Forse tu non ti rendi conto della deliziosa gravità della cosa, ma per me Mark e Esther che ...! *si chiude in camera e strilla come un'ossessa*
Dopo 5 ore e 23 secondi ...
ti dicevo.
Per me Mark e Esther che si baciano è un sogno che si avvera. Tipo che sono rimasta: oh cazz, oh cazz, oh cazz, oh cazz per tutta la durata della loro chiacchierata e poi, quando hanno unito le labbra, sono svenuta sulla mia migliore amica.
Poi mi sono risvegliata e sono svenuta ancora -.-".
Poi ancora.
E ancora.
E ancora.
E ...
Gianluca: ancora.
Io: esatto.
Cioé. Le labbra di Mark sanno di caffé.
Dio, le voglio provare, devono essere così saporite, aw.

"- Ehi stellina... - Allora, già per il fatto che lui la considera una stella, io ti amo. 
- Si Mark? -
- Indossi gli orecchini della festa di dieci anni fa, vedo -
L'ha capito... e ora che faccio?
Non devo sentirmi in imbarazzo, no...
- Si - rispose con voce flebile.

- Mi ricordo quella festa, stavamo ballando assieme, ci eravamo divertiti molto... -
Esther lo guardó con aria interrogativa.
Non capiva dove il biondo tentava di andare a parare.
Eeeeeeeeh, lo sho io lo sho ...
- Ma la differenza è che lì non ho fatto una cosa, e ora me ne pento - Uddio *^*!
Lei spalancò gli occhioni neri, sbattendoli più volte.
Non fece in tempo a finire il discorso che le labbra di Mark si posarono sulle sue, mentre lui le cingeva i fianchi e lei si abbandonava a quell'abbraccio.
AGHAGHAGHAGH!!! PANDAAAAAAAAAAHHHHH!! UNICORNIIIIIIIIIHHHHH!!! PANDAHHHCORNIIIIIHHHH!!
Il sapore del caffè che avevano appena finito di bere invase la bocca della ragazza, che per la seconda volta in quella giornata gemette di piacere. Ahhhh ... *svenendo sull'amica*"
Io ... io lo amo troppo sto pezzo. Lo adoro. Lo infisserei su una bacheca e me lo imparerei a memoria, come con le filastrocche.
Semplicemente stupendo.
Adesso è perché mi sono decisa a pubblicare anche io MarkxEsther (ed era ora -.-"), ma quando hai pubblicato questa meraviglia di fiction, ancora nessuno sul fandom li aveva fatti baciare.
Tu sei stata la prima.
Meriti una medaglia, uno scettro, un trono e una corona.
E Afuro, ma poi quelli son dettagli.
Con questa fiction mi hai resa la ragazza più felice del mondo, non basterebbero due frasine per dirti quanto sono stata felice di leggerla e quanto lo sono ora nel recensirla.
Piuttosto perdona il ritardo, se puoi.
E niente, ora vado a nanin.
Amore, un capolavoro più bello degli altri. Sapevi già che volava nei preferiti, no?
Beh, in caso contrario ora lo sai.
Adesso vado, che devo dormire.
Grazie di cuore, li stai rendendo speciali T^T ...
bises,
Lila

PS: ho notato che scrivi Susette al posto di Suzette, che è il termine più corretto ... come mai? Vizio?

Recensore Master
26/08/14, ore 15:05

Bellissimooooooo mi è piaciuta tantissimooooooo non vedo l'ora di leggere altre tue storie te sei fantastica sei una scrittrice fantastica continua così foto sempre il tifo per te
Bravissima non so cosa dire la storia è scritta benissimo e anche la storia mi piace
La parte più bella però è stata:Le ragazze si gettarono sul buffet, senza preoccuparsi delle buone maniere, cominciando a servirsi di tutto e di più (in quell'occasione, persino Hellen perdette la sua solita calma).
Mentre Esther si serviva di ciliegine di mozzarella e di pomodori, andò a sbattere contro qualcuno.
- Oh, mi scusi, non volevo... - farfugliò lei, per poi alzare lo sguardo e ritrovarsi davanti due meravigliosi occhi color acquamarina, in un bellissimo viso contornato da dei morbidi capelli dorati.
- Mark Kruger?! - esclamò lei, facendo cadere il piatto di colpo.
- Esther, ciao - la saluto lui, per poi abbracciarla forte.
Lei si godette quella stretta, per poi riaprire bocca.
- Cosa ci fai qui? -
- Mia sorella mi ha trascinato, io volevo andare nel Connecticut con Dylan e Eric, ma questo posto è fantastico -
Lei annuì, sorridendo.
- Si, si è vero -
In quel momento, Susette raggiunse i due, comparendo alle spalle della ragazza.
- Ciao Mark! Che bello vederti qui - trillò l'azzurra.
Lui fece un cenno con la mano, totalmente disinteressato da Susette, lo sguardo rivolto solo verso la mora.
- Ceniamo assieme? - chiese il biondo ad Esther, indicandole il suo tavolo.
- E tua sorella? - chiese lei, arrossendo e cominciando a gesticolare nervosamente.
- Non c'è -
Mark alzò le spalle - É uscita a cena fuori con il suo nuovo ragazzo - aggiunse.
- Ha un ragazzo? Allora perchè ti ha trascinato qui? -
- Che t'importa? - esclamò Susette - Esther accetta con gioia, vero stellina? -
- S-si - riuscì solo a dire lei.
E così, iniziò la sua cena con Mark.
Successivamente, dopo che i due ebbero mangiato fino a scoppiare - ignorando tutte le occhiate maliziose che Susette mandava loro, assieme agli sguardi perplessi delle altre - il biondino aprì finalmente la bocca.
- Esther, ti va di andare a fare un giro qui fuori? - le chiese, prendendole delicatamente una mano e facendo peggiorare il rossore delle sue guance.
- Si, va bene... -
La mora era sicura che, non appena fosse tornata in camera, le sue amiche l'avrebbero tempestata di domande, ma quando le sarebbe mai ricapitato un Mark Kruger che gentilmente le chiedeva di uscire a fare una romantica camminata al chiaro di luna?
Mai. Forse mai più.
I due uscirono mano nella mano dall'albergo, per poi cominciare a passeggiare per le strade di pietra, illuminate solo dalla fioca luce di qualche lampione.
- Sai, sono felice che mia sorella mi abbia trascinato qui - disse Mark sorridendo - Almeno ho visto te -
- Grazie - continuò lei, fortemente imbarazzata.
I due si erano fermati davanti ad una panchina, che dava una bellissima vista della luna che si specchiava sul mare scuro.
Lui fece cenno a lei di sedersi, poi una volta messi comodi le mise un braccio attorno al collo, stringendola a se.
- Ehi stellina... -
- Si Mark? -
- Indossi gli orecchini della festa di dieci anni fa, vedo -
L'ha capito... e ora che faccio?
Non devo sentirmi in imbarazzo, no...
- Si - rispose con voce flebile.
- Mi ricordo quella festa, stavamo ballando assieme, ci eravamo divertiti molto... -
Esther lo guardó con aria interrogativa.
Non capiva dove il biondo tentava di andare a parare.
- Ma la differenza è che lì non ho fatto una cosa, e ora me ne pento -
Lei spalancò gli occhioni neri, sbattendoli più volte.
Non fece in tempo a finire il discorso che le labbra di Mark si posarono sulle sue, mentre lui le cingeva i fianchi e lei si abbandonava a quell'abbraccio.
Il sapore del caffè che avevano appena finito di bere invase la bocca della ragazza, che per la seconda volta in quella giornata gemette di piacere.
Dopo quei cinque secondi, che ad entrambi parvero magici, i due si staccarono, continuando a guardarsi negli occhi.
- E questo cosa significa? - chiese debolmente Esther.
- Mmh... direi che doveva essere un qualcosa di simile ad un 'Ti amo' -
- Hai rovinato tutto con questa dichiarazione - ribattè lei, fingendo di essere offesa.
- Devo prenderlo come un 'Io no' oppure cosa? -
Esther non lo fece finire di parlare, appoggiando le sue labbra su quelle di Mark, di nuovo, stavolta in qualcosa di meno romantico, ma che poteva bastare come una risposta, mentre il vento che passava tra le foglie verde smeraldo degli alberi faceva come una dolce melodia di sottofondo.
- Basta come risposta? -
- Si -
Mark le sorrise, poi la abbracciò di nuovo.
In quel momento Esther ringraziò mentalmente Susette e le altre.
Devo dare più spesso retta a Dell e a Daisy...

Cmq non fa niente se non hai usato i nomi giapponesi va benissimo anche così alla prossima bellissima bye bye
Con aggetto mary99/haru