Ho adorato la piccola Maggie. Anche se odio il paragone, è Ugly Betty, ma con il carattere di Damien (l'anticristo, per dire). Eppure l'ho adorata nella sua semplicità, e soprattutto, nella sua verosomiglianza. L'innocenza del diavolo, letteralmente.
Mi avevano francamente rotto quelle fiction tutte uguali che modellavano la "bambina cattiva degli horror", se non come clone ovvio di Sadako, come una bambina taaanto bella e sensuale che puntualmente ammazzava senza un minimo di credibilità.
La Mary Sue delle assassine. Me n'era capitata una, una fiction dove lei puntualmente seduce la vittima, l'ammazza, la decapita, le strappa il cuore, lo sbocconcella, lo getta, fa un po' di sesso orale con la testa (o autoerotismo) e poi brucia il tutto. Ogni capitolo praticamente era una vittima, ma identico modus operandi: mamma adottiva, padre adottivo, vicina di casa, amica d'infanzia, viandante, postino e operaio del gas.
In breve, era una palla cosmica.
Maggie ritorna alle origini, quelle dell'infanzia, dove tutto è cattivo, spontaneo e innocente, anzi, insospettabile al tempo stesso.
La risata maniacale è il prezzo che vale il biglietto dell'intera lettura, insieme all'insegnante che intuisce ma che non potrà mai accusare... chi le crederebbe mai?
Ma la 'bambina più brutta che avesse mai visto' è la dolce nota che mette in discussione la parte idilliaca dell'inizio.
Non è la perfezione (Mary Sue) in mezzo alla quale ruota tutto il resto, lei è il sassolino che incastra gli ingranaggi, è il resto che smette di ruotare per colpa sua.
E ancora più benvenuto, è il ritorno (in classico stile horror e contrapposto all'ultima moda Creepypasta) di una morale che vede il delitto come una forma punitiva e non mezzo erotico-splatteroso fine a sé stesso (anzi, qua di splatter proprio non ce n'è, e manco se ne sente il bisogno), una 'giustizia poetica' che cala impietosa come un'ascia.
Il tutto descritto con uno stile semplice e limpido, ma non per questo scarno, rispecchia fedelmente quel clima da 'tranquilla e amena cittadina americana' dove l'horror si diverte sempre a rompere le uova nel paniere.
Un bacio alla piccola Maggie, la mia nuova Mercoledì. |