L'idea è buona e i pensieri della protagonista plausibili ma, secondo me, difetta nella forma.
Concordo sostanzialmente con la recensione di Pink (meno ripetizioni e punti esclamativi; periodi più brevi ;)).
Ho due appunti da fare:

- sulla quale ogni sera un gruppo consistente di ragazzi alle prese con i problemi d’amore e dell’adolescenza restano lì per un bel po’, prima che scatti il coprifuoco e tutti tornino a casa.: non RESTANO ma RESTA perché il soggetto è "un gruppo" e non "i ragazzi" ;)
- Sara parla bene delle medie, male dell'adolescenza e bene del liceo... mi chiedo: ma quando l'ha vissuta l'adolescenza questa ragazza? Perché se il periodo adolescenziale drammatico è stato alle medie delle medie dovrebbe parlar male; se è stato al liceo dovrebbe parlar male del liceo...
Non so se hai capito cosa intendo ma, leggendo la tua storia, sembra che abbia avuto sia liceo che medie come due isole felici, mentre l'adolescenza sia stata infelice. L'adolescenza, ovviamente, attraversa sia il liceo che le medie, ma dalla tua storia sembra che sia un periodo a parte ;)

Baci,
Gil

Vediamo un po'...prima le critiche o i complimenti? Dai, inizio con le critiche così poi ti addolcisco la pillola^^! Anzitutto, vi sono delle parole ripetute all'interno della stessa frase e trovo un po' fuori luogo i punti esclamativi. La seconda cosa che ho notato è che alcune frasi sono troppo lunghe e fanno perdere il filo logico. Detto questo, passiamo alle cose positive. La storia di per sé è buona, i concetti ci sono e devi solo impegnarti a esprimerli meglio... Spero di essere stata esauriente, ciao da pink

questa storia è piena di forti sentimenti e da parte di chi l'ha scritta molta saggezza e maturità

Ciao, non so scrivere bene come te e ho più o meno l'età della protagonista della tua storia. L'ho trovata davvero molto bella, e penso che molte mamme quarantenni si possano riconoscere in Sara. Infatti anche quando descrivi Sara che con i suoi 40 anni sembra che abbia finito il suo percorso di vita, (sei stata un pò pessimista) mi é sembrato di rivivere i miei pensieri al compimento dei miei 40 anni .... mi sembrava che fossi salita in cima ad un monte e che dovesse cominciare la discesa. In realtà ora invece dovrei cominciare, spero, a raccogliere i frutti di ciò che ho seminato (le cose che faranno per es. i miei figli) e quindi non c'è una discesa ma si continua a salire!!!! L'unica cosa che ti vorrei dire é che forse hai saltato una parte di "giovinezza" (se a 40 anni non lo si é più) ed é il momento in cui si comincia a lavorare ... le strade che si percorrono dopo l'università, quando hai appena 23 anni e prima del matrimonio (ora ci si sposa non prima dei 30-35 anni), quando sei nel fiore della tua giovinezza, hai una tua indipendenza economica, una grande carica e voglia di carriera, ti scontri con problemi grossi e devi affrontarli spesso da sola. Mi piacerebbe sapere Sara cosa ha fatto in quegli anni! Ciao Pamela

Un po' ruvido il linguaggio e retorici alcuni momenti, però la narrazione è scorrevole. Si intuisce una scrittrice molto giovane da incoraggiare a continuare.

bella la descrizione dei passaggi che fai e probabilmente ci vorrebbe un libro intero per descrivere tutte le tappe della propria vita attraverso le strade che si percorrono nel proprio paese.Io ci vorrei qualche dialogo e vedere come parlano i giovani adesso, e come parlano le famiglie adesso. Brava e continua cosi'!

Confesso di conoscere Fanny e francamente non pensavo che fosse capace di scrivere, anche se con parecchi errori grammaticali, concetti così profondi per la sua giovane età. Brava Fanny!!!