Partiamo bene: inizio che sembra continuare un discorso non scritto, ti fa cadere subito nella storia senza bisogno di tante inutili introduzioni. Bravo!
Ecco un altro Chosen Undead. No, meglio non chiamarlo così. Piuttosto...
"Bearer of the Curse". E devo dire che qui la Maledizione ha fatto il proprio effetto, non tanto per perdita di senno, ma per quella di "umanità" e non perchè ci sono le effigi umane al posto delle benefiche/malevole fatine: umanità nel senso di moralità!
Gladius, un nome che già può far capire la sua personalità, viandante che per non diventare vuoto si diverte nel massacrare. Interessante, anche se... tecnicamente non è già una forma di pazzia, questa? ;)
L'incontro con Vendrick mi ha spiazzata e conquistata: ho amato il modo in cui ha fatto riferimento a molti avvenimenti accaduti già prima di Dark Souls I («Non puoi affidare la tua vita a un’abilità nata da un errore» ---> brividi); allo stesso tempo, però, sono rimasta sconvolta dal fatto che Vendrick voglia diventare un vero Dark Lord, un Signore dell'Oscurità. E' un'immagine completamente diversa da quella che avevo immaginato, quella del buon sovrano che si lascia abbindolare da una figlia dell'Abisso...
Mi dispiace per Gladius, ma Vendrick ha ragione: non esistono più i cavalieri di una volta ;)
Interessante... Molto.
Complimenti e alla prossima!
-Crazymoonlight |
