Non credo che qualcuno possa stare bene da solo.
Non mi riferisco alle persone, ma ognuno a qualcosa che fa stare bene veramente, no?
Comunque la storia è scritta in modo perfetto, ottimale.
L'ho letta ieri e anche da là la lettura è leggera.
Complimenti. Per storia, per significato, per scrittura, per tutto, ma di più per significato. Perché ti assicuro che è davvero stupendo.
Solo un minuscolo errore: si scrive 'affinché' e non 'affinchè', ma vabbe', è una storia stupenda e merita una recensione positiva.
-Rusher girl

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Cerchi la solitudine ... o cerchi qualcuno con cui essere solo?
Perdona la domanda e il giro di parole, ma questa flash mi ha fatto pensare ad un cerchio che va a chiudersi, ad un "tornare" al punto di partenza. Infatti, all'inizio hai scritto: "Non sono solo, ma cerco la solitudine", mentre alla fine: "L'unico sogno è trovare me stesso negli occhi di chi così disperatamente cerco [...]".
All'inizio può sembrare una contraddizione, ma in realtà non lo è. E sai perchè? Perchè a differenza di ciò che pensi, nessuno ricerca "volontariamente" la solitudine: non è nella nostra natura. Non siamo isole e per questo ricerchiamo disperatamente anche un solo individuo che possa comprenderci, ma anche semplicemente ascoltarci. E quanto è difficile trovare qualcuno che non ti giudichi o che non ti "prescriva" la cura per i mali che ti affliggono!
Mi permetto di darti uno spunto di riflessione (non so quanto ci sia di autobiografico in questa tua flash, ma voglio farlo lo stesso, senza presunzione) citandoti un aneddoto riportato da Seneca nell'epistola 10: "Cratete, raccontano, [...] vedendo un ragazzo che passeggiva in disparte, gli chiese che cosa facesse lì da solo. "Parlo con me stesso", fu la risposta. E Cratete replicò: "Mi raccomando, fa molta attenzione, stai parlando con un cattivo individuo"."
Il dolore non è buon consigliere quando si è soli ...
Ti faccio i miei complimenti, ogni volta è un piacere leggere qualcosa scritto da te!

_Artemis_

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Lo sapevi che avrei recensito anche questa, quindi... eccomi qui ^^"
Devo essere sincera, la prima cosa che mi è saltata in mente leggendo è stata una citazione de "Il lupo della steppa" di H.Hesse.
Ma comunque i sentimenti che vengono trasmessi attraverso il tuo pezzo sono totalmente differenti.
Per me, il personaggio si sente come *sta cercando un paragone adeguato* ... come potrebbe sentirsi un calciatore professionista a caso (senza offesa eh, ma non credo che un calciatore abbia tempo da poter dedicare allo studio ;-) ) ad un convegno sulla fisica subnucleare e quindi non è lui che si isola dal mondo, ma è il mondo che lo spinge all'isolamento. Tanto per ritornare a Platone, è come se troppo offuscato dalla ricerca della metà perfetta, abbia smesso di vedere cosa c'è realmente in torno; tutte quelle piccole cose che, quando si è troppo concentrati, o distratti, da altro, cominciano a diventare invisibili.
Punti di vista ovviamente.
Ps
Ormai l'hai capito che sul tuo modo di scrivere non ho nulla da dire...
Forse però, potresti prestare un po' di attenzione all'impaginazione, perchè anche se può sembrare secondaria, rende più piacevole e facile la lettura ;-)
(Recensione modificata il 10/09/2014 - 07:19 pm)

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