Recensioni per
Baci di cioccolata calda e vodka
di blaithin

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
01/04/15, ore 15:34

È bellissima, soprattutto per il fatto che hai descritto quella scena in modo...elegante, senza lasciarti andare nel volgare. Questa è una di quelle cose che in pochi sanno fare, e tu ci sei riuscita. Complimenti.

Recensore Junior
14/10/14, ore 20:13

Okay, questa storia è meravigliosa.
L'ho letta davvero tutta d'un fiato… amo il modo in cui descrivi i personaggi, le emozioni e così via.
Ho amato davvero Lilah e (ovviamente) Niall.
Davvero, bravissima💕
Baci,
Alice.
(Recensione modificata il 14/10/2014 - 08:15 pm)

Nuovo recensore
14/09/14, ore 23:20

Ciao! Mi dispiace dirti che la storia non mi è piaciuta nemmeno un po’: non sono nemmeno riuscita a finirla. Sono arrivata a più della metà e sono definitivamente crollata. Provo a spiegarti cosa non mi ha convinto, spero che capirai e che prenda questa recensione come uno strumento per analizzare quello che hai scritto e non come un plausibile mezzo per essere sabotata o denigrata. Siccome ho letto la tua risposta all’altra recensione negativa, vorrei mettere in chiaro alcune cose: non ti odio né ti invidio e la ragazza che ha lasciato l’altra ‘bandierina rossa’ non è assolutamente mia amica (in caso stessi pensando che ha fatto partire una campagna per sommergerti di critiche). Spero non mi troverai maleducata.
La storia a me sembra fare acqua da molti fronti. Analizziamo punto per punto. Il meno contestabile è il fronte grammaticale, perché la grammatica italiana è sempre quella e fortunatamente non cambia. Tralasciando qualche piccolo particolare in cui mi sono permessa di concederti delle ‘licenze poetiche’ (come quando hai detto ‘nel silenzio della pioggia’ e due righi dopo ti sei contraddetta parlando di ‘scrosciare’, che sarebbe una parola onomatopeica), ci sono delle cose che sono semplicemente…inguardabili. A parte la punteggiatura palesemente a caso, con virgole che dividono soggetti dal predicato, hai utilizzato delle espressioni strane. Te ne cito alcune:
“Portava gli occhi azzurri”
“L’asma l’aveva punta” “L’alcol in circolazione” (al massimo si dice in circolo).
“Il diluvio che infervorava” (credo che tu voglia dire imperversava).
Questi sono solo quei pochi che mi ricordo, ma ti assicuro che la OS ne era più o meno piena. In più, fai un uso abbondante di ‘il/la quale’ che, per carità, sono correttissimi, ma a mio parere non rendevano fluido il periodo. Alle volte mi è sembrato che ti stessi incartando nei periodi più semplici. Ma questo magari rientra nella linea sottile che passa da ‘oggettività’ a ‘soggettività’.
Passando a cose che non sono propriamente rientrate nel mio gusto: lo stile. Ti ho trovata un po’ prolissa. Ho capito che volevi focalizzarti sui personaggi, l’intenzione era quantomeno evidente, ma ho trovato un po’ inutile voler scrivere un papiro sul vestiario di Lilah e Julie. Non mi trasmette nulla, non mi fa capire nulla riguardo la loro personalità il sapere come erano vestite fino all’ultimo dettaglio. Mi è sembrato che queste descrizioni qui fossero un po’ superflue.
Hai cercato uno stile che definisco alla John Green: sei andata alla ricerca di una sorta di esibizionismo stilistico, utilizzando metafore che, a dirla tutta, mi sembravano un po’ scontate. Usate di continuo, poi, rendevano la narrazione noiosa. Ho saltato a piè pari parecchie descrizioni di “occhi blu come il mare, pelle diafana come quella delle fatine e capelli lucenti come luci a neon” (che grazie al cielo non hai scritto proprio così, ma stavo solo cercando di fare un esempio).
Passiamo a quello che definisco come uno degli scogli maggiori della tua OS. La scena lime. Scrivere una scena d’amore è, al contrario delle aspettative, sempre molto difficile, sia che si abbia esperienza nella vita reale sia che non se ne abbia. E’ un momento di grande intimità dove tutte le emozioni sono amplificate, sia sensorialmente che psicologicamente. Mi duole dire che, nonostante le parole dolci e una certa potenza che hai cercato di attribuire ai dialoghi (ho trovato delizioso lo scambio di battute “Vuoi fare l’amore con me?” “Voglio fare l’amore con te, Niall Horan”), se il mio ragazzo mi avesse chiamato bimba gli avrei strappato i gioielli di famiglia. Ma de gustibus non disputandum est.
Passiamo a quello che mi ha davvero convinta a lasciarti una bandierina rossa: la scelta di voler rendere la protagonista malata di cancro terminale. Onestamente non so se reputare la scelta in sé per sé di cattivo gusto, o il fatto che tu non ti sia nemmeno sforzata di documentarti su una cosa così seria.
Sono completamente intransigente su questo punto. Sono stata vicino a questo tipo di malattia e trovo semplicemente da ignorante (e non trovo altro modo per definire questo genere di persone, ne sono desolata) il fatto che tu abbia deciso di inserire un cancro al seno con metastasi polmonare solo perché ‘fa figo’ e cercavi di impietosire il lettore. E’ come quando nei film sullo schiavismo inseriscono le scudisciate che non sono supportate da nessuna motivazione solo per far vedere un po’ di carne cruda e far commuovere il lettore. La superficialità con la quale hai trattato il tema è desolante.
Non vado oltre perché rischierei di essere veramente cattiva, ma ti invito caldamente, la prossima volta, a documentarti sulle varie patologie prima di inserirle casualmente all’interno delle sue storie. Molto di quello che dici dell’asma mi sembra preso da una crisi epilettica. Tra parentesi, l’asma ce l’aveva già prima o dovrebbe essere un effetto collaterale del cancro? La cosa non mi è chiara. Mi dispiace essere stata così dura, davvero. Spero che questo sia un incentivo per migliorare. Sarò ben felice di lasciare recensioni molto positive tra q
ualche mese, se deciderai di riguardare cose del genere.
Un bacio, Aibaf.

Recensore Junior
14/09/14, ore 16:35

Ciao!
Ho appena finito di leggere la tua storia e non posso fare a meno di lasciarti una recensione che purtroppo non è positiva. Ho trovato moltissimi errori, e per quanto possa essere fastidioso te li voglio fare notare, riportando anche alcune cose dal testo:
-In primis, quando descrivi Lilah e Julie, per quanto possano essere dettagliate le descrizioni, sembrano piuttosto impersonali come delle liste della spesa, mentre le descrizioni riguardo l'ambiente circostante sono quasi nulle.
-Ho subito avuto l'impression che tu volessi descrivere Julie e Lilah (specialmente nella prima parte del racconto), come le protagoniste alternative che però risultano molto stereotipate.
-''Era carino, il posto: i tavolini erano addossati al muro, mentre il centro della sala era stato liberato per lasciare posto a una pista da ballo improvvisata, con la musica che veniva espulsa dalle casse, poste sopra un piccolo palco dove alloggiava la postazione del dj'' è pieno di virgole inutili e suona male, forse sarebbe stato più scorrevole così: Il posto sembrava carino. I tavolini erano addossati al muro mentre il centro della sala era stato liberato per lasciare il posto ad (non si usa 'a' se dopo c'è una parola iniziante per volcale) una pista da ballo improvvisata, con la musica che veniva espulsa (anche se come termine non mi piace) dalle casse poste sopra il piccolo palco dove alloggiava la postazione del dj (anche se secondo me il termine ''alloggiare'' non è adatto al contesto visto che è riferito alla parola 'postazione').
-'' Vide il biondo sedersi accanto'': Mi verrebbe da chiedere, ma accanto a chi?
-''Hai un bel nome, bimba. Posso sapere quanti anni hai? Non credo nemmeno che tu ne abbia più di diciassette, il tuo visino è troppo delicato e puro.'' Trovo inutile il fatto che tu ribadisca ogni volta il concetto sulla bellezza angelica di Lilah. A mio parere avresti potuto evitare questa parte del discorso e far capire quelo che appunto ci tenevi a ribadire, con la descrizione di uno sguardo, un gesto, anche perchè essendo che narri la storia da un terzo punto di vista ti potresti sbizzarrire.
-''I vestiti fradici le si erano attaccati addosso come una seconda pelle.'' Una ripetizione, molto simile (se non uguale) a ciò che avevi scritto all'inizio.
-''Facendola rimanere male per quel comportamento maleducato.''  'Rimanere male' non è esattamente sbagliato grammaticalmente, ma è una forma di linguaggio molto più colloquiale e non adatta ad un racconto.
-''Come facevano a contattare i loro genitori, se i loro cellulari erano morti da un paio d'ore?'' Hai sbagliato nella coniugazione di un verbo: Non è 'facevano', ma 'avrebbero fatto', e quella virgola in mezzo alla frase non c'entra nulla.
-''Ragazze, ehi! So che ci conosciamo da neanche un’ora, ma se volete posso ospitarvi io! Nel mio appartamento c’è una camera in più vuota, ci abitiamo io e un mio amico! Potete venire da me, non c’è nessun problema!'' Okay che è un racconto, ma trovo piuttosto scontato che si conoscano da tre minuti e che lui le inviti a casa sua per la notte e loro accettino.
-Più o meno a metà racconto c'è questa specie di salto nel tempo che influisce moltissimo sulla scorrevolezza del racconto.
-''Lilah era seduta al cornicione della finestra, vestita di una felpa troppo larga per un corpo così piccolo, che la copriva fino a metà coscia, mentre le gambe erano fasciate da jeans chiari macchiati di inchiostro. Li usava per scrivere e per disegnare, glieli aveva regalati la nonna ormai defunta.'' Allora, che fosse seduta SUL (e non al) cornicione è pressocchè impossibile visto che è un elemento architettonico che si trova fuori dalla casa o dal palazzo che sia, quindi penso tu intenda 'davanzale' e non cornicione'. La ragazza che veste di felpe larghe è vista e rivista, e non mi piace. Dicendo 'li usava per scrivere' e parlando di un paio di jeans, non ha senso. Si scrive con una penna, una matita, non con un paio di jeans! Quindi credo che sarebbe stato meglio: 'Li indossava quando scriveva o disegnava'. La seconda virgola della frase che ho riportato non c'entra niente.
-''Teneva in mano una tazza di the verde, riscaldandosi le mani nonostante fosse ormai giugno inoltrato.'' Quello che chiami 'the' in tealtà è sbagliato, infatti si scrive con l'accento sulla 'e'. Suonorebbe meglio se togliessi la virgola ed al posto di 'riscaldandosi' usassi 'che le riscaldava'.
-''Le lacrime di cielo battevano sui vetri, mentre il vento soffiava, divertendosi a innalzare le foglie..'' Quelle due virgole sono sbagliate.
-''Tornava a ridere come quando appunto erabambina.'' 'Appunto non ci va, al massimo potresti metterlo tra due trattini.
-''E in effetti si sentiva una bambina, Lilah; ogni volta che era in compagnia di Niall la vita tornava a essere più luminosa.'' Ogni volta metti il nome 'Lilah alla fine della frase e non è bello da leggere. Inoltre la frase è strutturata male ed è poco scorrevole, magari sarebbe meglio così: Ed in effetti si sentiva una bambina ogni volta che era in compagnia di Niall. La vita tornava ad essere più luminosa ecc..
-Ho notato che spessissimo inizi le frasi con 'e', che è sbagliato.
-Andando avanti con la lettura i personaggi mi sono sembrati sempre più piatti, non sembra abbiano pensieri veri e sembrano mirati a dare una determinata immagine di loro stessi.
-''Se lei sapeva come sorridere.'' Non si può proprio sentire!
-Soffriva di attacchi d'asma. Non la prendevano spesso.'' Il punto è di troppo, magari sarebbe stato meglio se sostituito da un connettivo, e 'non la prendevano spesso' non va bene. C'è lo stesso linguaggio che usi di continuo, un linguaggio parlato, come se stessi parlando con una tua amica e non come se stessi scrivendo una storia.
-''Il dottore che vietava.'' 'Che le aveva vietato' suona meglio.
-Chiami in continuazione Lilah 'la castana', il che è davvero fastidioso.
-Julie ad un certo punto sparisce perchè (ovviamente) sta con Harry. Sembra che tu l'abbia inserita solo per comodità, e non per crearne un personaggio vero e proprio nella storia, semba una bambolina senza idee.
Non vado avanti con la lettura e quindi con la recensione perchè sinceramente mi sono annoiata di correggere tutti gli errori che ci sono, perchè sarebbe davvero uno strazio leggerla tutta. Ti dirò che non mi ha trasmesso niente, che è noiosa, scontata e molto poco originale, senza tralasciare il fatto che sembra scritta da una dodicenne alle prime armi che non ha uno stile proprio e peggio ancora non conosce la grammatica.La parte in cui fanno l'amore non mi piace per niente. Parti come quelle dovrebbero essere coinvolgenti e cariche di emozioni, ma a me hai dato l'impressione di aver scritto tanto per occupare il tempo.
Non ho voglia di dilungarmi ancora, vado,
Michela.

(Recensione modificata il 14/09/2014 - 05:27 pm)

Recensore Junior
13/09/14, ore 19:19

L'unica cosa che posso fare è dirti che questa OS è un capolavoro.
"Si dice che l’amore nasca per mezzo della capacità dei propri occhi di guardare all’interno di una persona, accettandone i difetti e innamorandosi dell’anima, integra o distrutta, pura o sporca, bella o brutta che sia. O forse, semplicemente, l’amore è come l’alba: illumina. [...]" da questa frase ho iniziato ad avere gli occhi lucidi e poi le lacrime sono scese dalla frase di Niall: «Non avere paura, bimba. Ci sono qui io a proteggerti.»
Non ho parole per descriverla, davvero, è così bella che non riesco davvero a trovare un aggettivo adatto per descriverla.
Ho letto altre fanfiction scritte da te, ma questa è la mia preferita. E se posso, voglio anche ringraziarti per averla scritta. La adoro, adoro il modo in cui hai descritto le emozioni dei personaggi, il modo in cui hai descritto le situazioni, l'ho adorata dalla prima riga all'ultima.
Complimenti, sei bravissima. 
Alla prossima (:

Recensore Junior
13/09/14, ore 14:34

mi è piciuta molto questa tua os, l'unica "critica" costruttiva che posso muovere è che devi ancora lavorare sulla scorrevolezza, ma le descrizioni dei paesaggi e degli stati d'animo mi sono piaciute molto!

Recensore Veterano
13/09/14, ore 01:41

"Si dice che l’amore nasca per mezzo della capacità dei propri occhi di guardare all’interno di una persona, accettandone i difetti e innamorandosi dell’anima, integra o distrutta, pura o sporca, bella o brutta che sia. O forse, semplicemente, l’amore è come l’alba: illumina." SIGNORE E SIGNORI QUESTA E' CATERINA, COLEI CHE CHIAMA GLI ONE DIRECTION I CINQUE GAMBERI E NIALL TINTA FALLITA RENDIAMOCI CONTO.
Alla faccia che non sai essere dolce! Mi sono sciolta dal primo sguardo di questi due, ed il fluff ti tira fuori un mare di parole, ed è una cosa che ho adorato.
Inoltre mi complimento per la scelta della playlist (sono una maniaca dei gusti musicali, questo nelle nostre conversazioni non era ancora venuto a galla perché di solito ci insultiamo e mandiamo foto ahahah), davvero bella.
"il tempo scorreva lento e incolore nella tela della sua anima distrutta." ecco, questa invece è stata la mia frase preferita in assoluto, l'ho adorata. Ed ora la tengo come prova del fatto che sai scrivere, e anche bene, e giuro che se dici nuovamente il contrario ti ammazzo perché sai descrivere molto bene le emozioni dei suoi personaggi, soprattutto quelle di tinta fallita dopo la morte di Lilah. E mi complimento anche per il finale, già che ci sono. Chiunque si sarebbe aspettato che Lilah morisse per colpa del tumore al seno, invece "il tempo è arrivato prima del tempo" (altro modo di dire che ho adorato) e l'ha strappata a Niall. Davvero brava, complimenti. Sono felicissima di averti costretta a scrivere questo ammasso di fluff sadico, è davvero bello ciò che ne è nato!

Recensore Veterano
12/09/14, ore 22:28

Ti rendi conto di ciò che hai scritto? Non credo. Ma ti dico che con queste parole che hai scritto hai dato vita a dei personaggi bellissimi e fluffissimi. Il fluff, nonostante mi stia vicino come una calamita, di solito non è il mio genere, anche se lo scrivo parecchio, (ma dettagli) eppure questa One Shot fluff mi ha presa dall'inizio alla fine.
Non lo so, mi piace il personaggio di Lilah, mi piace il fatto che Niall sorrida sempre, mi è piaciuto il tuo stile e mi sono piaciute le descrizioni. Per quanto riguarda la lettera finale, forse è meglio se non ne parliamo... insomma, meravigliosa, dolorosa, bellissima.
Poi, appena Niall è entrato in scena, è partita "Your body is a wonderland" di John Mayer (sì, non ho ascoltato la tua playlist, ma l'avevo già sentita and i'm sorry) e, posso dire, entrate in scena migliore di quella ce ne sono poche lol.
Ok, bene, che dire. Potrei ucciderti perché dici sempre che ciò che scrivi fa schifo, ma se ti uccidessi smetteresti di scrivere, quindi ci rinuncio. Ma potrei minacciarti, quindi non ti conviene <3
Se hai intenzione di scrivere altre sad stories fluff, sai chi chiamare come lettore.
Alla prossima x