Recensioni per
La vedi quella ragazza?
di pindow_wane_17

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
07/02/15, ore 00:20

Oh sì, son tornato, ormai mi sono "affezionato" al modo in cui scrivi e non potevo saltare questa poesia. Che dire, questa volta partiamo dal fatto che c'è un errore che ti conviene correggere subito: "Devo per forza la maschera che tanto odio:" in questa frasi hai dimenticato di inserire "indossare". Ora passiamo alle cose serie, la recensione vera e propria: che dire di questa poesia? Semplice, che mi ci son rispecchiato talmente tanto che ho avuto quasi paura di notare con quanta semplicità nel descrivere te stessa (??) fossi riuscita involontariamente a descrivere un completo sconosciuto. Son riuscito ad immaginare ogni singolo verso come se fosse stata una piccola opera teatrale e sembra quasi che alcuni versi siano urlati con rabbia e altri sussurrati come se non dovesse sentirli nessuno. Affascinante.
Quando una poesia riesce a sbatterti letteralmente in faccia tante emozioni beh, per me è scritta dannatamente bene e la tua lo è ( e al diavolo sintassi, metrica e cazzi vari ).

Un abbraccio

Snow
(Recensione modificata il 07/02/2015 - 12:20 am)

Recensore Master
20/09/14, ore 17:51

Allora, questa recensione non è quella che probabilmente ti aspetti. Mi dispiace se in qualche modo la prenderai in modo negativo, sappi che non è davvero mia intenzione.
Dunque.
Io non so quanti anni tu abbia, ma alla fine non ha importanza. Per contestualizzare ciò che dirò, io ne ho 18. Mi ritengo ancora pienamente nella fase adolescenziale, lungi dal sentirmi "matura" o che so io.
Ciò detto, ritengo che anche tu possa essere un'adolescente, magari più piccola di me da ciò che ho letto, correggimi se sbaglio. Questi pensieri, questa "fase" del "mi odio, non importa a nessuno che io ci sia o meno, ascolto musica che nessuno ascolta, soffro ma nessuno si accorge di niente" eccetera eccetera. Ti giuro che il 99% del mondo l'ha passata. Il 99% delle ragazze e dei ragazzi che hai intorno fa esattamente gli stessi pensieri, e non è per generalizzare, è così sul serio. Anch'io sono quella che legge i libri, che spesso e volentieri ascolta musica di nicchia, che non è esattamente miss universo, ma devi capire le seguenti cose:
1) ciò che fai non è niente di eclatante. Un sacco di gente là fuori fa le seguenti cose, non è niente di alternativo, non sei l'unica a cui piace leggere libri, ascoltare che ne so, metal celtico o folk o "Danze polovesiane" di Borodin o quello che è. Prendi atto del fatto che un sacco di persone condividono le tue passioni: magari non intorno a te in questo momento, magari dove vivi farai fatica a trovarle, ma credimi, ne troverai eccome.
2) ciò che ti piace non ti identifica. Sono passioni. Smettiamola di descriverci come "quella che legge", "quella che ascolta questo" o "quella che si veste con quell'altro". Se uno lo fa per ridere ok, se ci provi gusto a etichettarti ok, ma non iniziare a crederci davvero. Quella non sei tu, sono solo cose che A TE piacciono. Tu sei quello che pensi davvero, sei il modo in cui ti poni con gli altri, hai una personalità che va al di là di meri gusti, che diamine! Tu sei una PERSONA, non sei un account di Last.fm o Anobii. E quindi no, non ritenerti "forte" o cosa perché fai un sorriso finto e sei gentile mentre in realtà nascondi chissà cosa. Quella NON E' forza. Quella è ipocrisia (ripeto che non voglio insultarti o infierire o non so che altro, ci siamo passati tutti ma come ogni fase prima o poi deve finire; inoltre mi scuso in anticipo se il motivo per cui soffri è qualcosa di molto serio e irrisolvibile tipo la morte di qualche tuo caro, o una malattia grave et similia). La vera forza è dare il giusto peso ai propri problemi, decidere che i tuoi limiti non sono quello che ti identificano, sforzarti CONCRETAMENTE di superarti senza sentirti una vittima o un martire, fare qualcosa che ti sembra giusto, non solo pensare "dovrei/potrei farlo ma..." e trovare qualche motivo che ti giustifichi a startene lì nella tua indifferenza. Quello che devi fare e che nel profondo senti di voler fare è costruire qualcosa che abbia un significato e avere le palle (passamela) di sorridere, di uscire di casa e realizzare che ci sono UN MARE di motivi per farlo, di vedere negli altri non dei giudici ma delle persone, persone che magari non conosci davvero, che potrebbero darti tanto. Le persone sono la felicità ultima, ma non puoi restare immobile sui tuoi pilastri e continuare a pensare che in realtà tutti ti lancino sguardi di fuoco o cosa. Il segreto è che non è così. Non è vero il 95% delle volte, credi a me. Le persone hanno altre occupazioni nella vita che odiarti. Se questa persona ti odia davvero, non è l'unica che ti può fare felice, e passiamo quindi al punto 3.
3) Non far dipendere la tua felicità da una sola persona. Non è così, è un dato di fatto e lo sai benissimo, magari ora ti sembra così ma non è vero; siamo in sette miliardi, siamo un mondo addirittura sovraffollato, non venirmi a dire che il/la suddetto/a tizio/a è l'unico/a a poterti rendere felice. E in generale, la felicità non viene solo dagli altri, viene prima di tutto da te. Non dico che ti devi accettare: fai bene a non farlo. Bisogna combattere, se no dove starebbe il divertimento? Ma devi porti in un altro atteggiamento. Non devi "fare la vittima", portare avanti questa cosa della maschera e del "fake smile" che è a quanto pare la scusa del secolo per non avere il coraggio di fare qualcosa. Non fraintendermi, li abbiamo tutti i "periodi gne" in cui capita, ma non farne un motivo d'orgoglio. Non sei questa persona. Sei una persona che può dire "ok, io sono così, mi piacciono queste cose, e oggi voglio uscire di casa e fare qualcosa per me e per gli altri, voglio vivere questa giornata che non ritornerà, calpestare questo suolo che a tanti è stato precluso e andare a letto con la brama del domani, perché oggi avrò trovato qualcosa di nuovo che renda tutto degno di essere vissuto". Pensaci, pensaci a fondo, è così. Questo è molto meglio che fare i gnegne nell'angolo e crogiolarci nella nostra apatia e nei patemi interiori. Noi possiamo andare oltre questa situazione penosa, non diciamo boiate, e lo faremo quant'è vero che la terra ruota.
Il punto è che, qualsiasi cosa tu stia passando, non è un buon motivo per restare inerti. E non è una cosa che meriti riflessioni di questo tipo. Ammettilo, è tremendamente facile indulgere in simili pensieri. Un po' lo facciamo tutti, di tanto in tanto. Anche a me faceva parecchio comodo, verso i quattordici/quindici anni. Ma non è una cosa positiva. Se ti odi, odiati come si deve. Guardati in faccia e di' "fai pena" a te stessa. Ma pensalo sul serio. E poi decidi che non vuoi mai più mancarti di rispetto in questo modo. Ma il rispetto va guadagnato. Quindi ESCI e fai qualcosa di concreto per cambiare la situazione, senza incolpare gli altri, il mondo, i tuoi gusti o cosa del tuo "non essere come vorresti". Tu PUOI diventare la persona che vorresti. Tu PUOI cambiare. Te lo chiedo con il cuore, pensaci e fallo.
Se sei davvero arrivata fino qua ti chiederai perché questa estranea si è messa a farti tutto questo discorso, che magari potrebbe sembrare un po' filosofia motivazionale spicciola. Ti svelerò un altro grande segreto: tutte queste banalità, che di sicuro avrai già sentito un sacco di volte, non sembra ma sono vere. Ti giuro che è la pura verità. Io non te le dico perché "è la cosa giusta da dire", te le dico perché, come diceva il buon vecchio Seneca nella lettera a Lucilio che ho tradotto oggi, ho sperimentato queste cose contro le mie stesse ulcere e ho capito che funzionano. Lo so che non sto svelando chissà quali verità, ma trovo davvero triste continuare a leggere dappertutto riflessioni come la tua, temo che stia diventando un po' troppo di moda, sebbene non dubiti che tu queste cose le provi davvero. Ti prego, non arenarti in questa situazione.
Ciò detto, mi dileguo.

Un saluto!
Tawara

Recensore Master
20/09/14, ore 10:40

Sì, mi rispecchio molto in questa poesia... sembra che tu abbia fatto il mio ritratto, è impressionante! Convivere con se stessi non è facile come può sembrare,a volte non ci piace come siamo e vorremmo essere diversi...
Complimenti :)
COntinua così!
Au revoir