Ciao! La mia recensione sarà neutra, per alcuni aspetti che ti spiegherò qui sotto.
Prima di tutto, la lunghezza della storia non è adatta ai contenuti. Hai inserito molte cose nel tuo racconto, ma la storia è molto corta ed è quasi un collage di più eventi raccontati (ossia non descritti, non mostrati) e spesso slegati fra loro. La struttura mi ricorda quella di una creepypasta, ma avresti comunque potuto approfondire un po' di più certi aspetti.
Altro appunto: la pagina bianca. Ora, va bene che il protagonista cada in errore la prima volta, provocando la morte della cugina, ma la seconda volta è un po' eccessivo, considerato soprattutto che avrebbe dovuto avere il sospetto che ogni cosa avesse scritto si sarebbe realizzata ma al contrario, avendo appena letto The Story.
Anche se capisce dopo la morte della sorellina l'arcano della mail, non vedo perché avrebbe dovuto scrivere su una pagina vuota (dopo che la cugina era morta, per giunta) certe cose.
Poi, commento personale, dopo aver intuito che tutto ciò che scriveva si realizzava al contrario, non poteva semplicemente scrivere qualcosa come "vorrei che la mia famiglia morisse subito"?
Il passaggio che inizia con "Un giorno, mi inventai una storiella su un mio compagno che mangiava patatine fritte e piangeva." è poco chiaro. Perché il protagonista si è inventato questa storiella? A chi l'ha raccontata? Avresti potuto spiegare meglio.
Ora vorrei farti notare alcuni errori.
Prima di tutto, ho notato che tendi a scrivere le parole accentate con l'apostrofo anziché con l'accento. E' sbagliato scrivere, per esempio, realta'. L'unico caso accettabile è una maiuscola, che per forza di cose devi scrivere con l'apostrofo (E', ad esempio) se non hai la possibilità di utilizzare i simboli.
Dopo questa piccola parentesi, passiamo agli errori veri e propri.
- "Ero solito a navigare"
E' preferibile scrivere "Ero solito navigare".
- "anche se all’incontrario."
La formula "all'incontrario" è più utilizzata nella lingua parlata, anche se non è sbagliata. Dovresti invece scrivere "al contrario".
- "“Io morii senza alcun dolore”."
Non so cosa intendi con questa frase, ma non credo che l'uso del passato remoto sia adatto.
Inoltre, il finale è poco chiaro. Va bene un finale aperto, che lasci intuire al lettore come potrebbe proseguire la storia, ma già il fatto che il protagonista è costretto a vivere per sempre suona strano. Non gli bastava scrivere di voler vivere in eterno per morire? E perché è costretto a vivere in eterno e a far morire altra gente?
Le incongruenze sono la causa principale della mia recensione neutra. Sono consapevole che molti horror lasciano dei "buchi" nella storia per creare tensione, ma qui più che altro i passaggi mancati fanno risultare la storia meno credibile.
Scommetto che con un po' di migliorie, la tua storia potrebbe diventare davvero bella.
Perdonami se la recensione risulta altezzosa, non era il mio intento.
Un bacio,
Clarice (Recensione modificata il 21/09/2014 - 11:40 am) |