Recensioni per
In questa e quell'altra vita, forse
di alix katlice

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/10/14, ore 00:29

Rapunzel è il mio film Disney preferito. Se poi lo associamo al Bellarke, è tutto perfetto!

Recensore Veterano
28/09/14, ore 08:36

Wow!!! Una fanfiction davvero molto, molto interessante, anche se non per i “soliti” motivi :P Certo l’idea è favolosa (coniugare The 100 ed Harry Potter (con Game of Thrones come prefazione) è semplicemente fantastico) e realizzata splendidamente (tutti argomenti su cui torneremo successivamente) ma quello che ci è piaciuto maggiormente è il fatto che ci da la possibilità di ragionare un attimo su un argomento estremamente importante. Ognuno di noi è chiamato, prima o poi a compiere delle scelte che determineranno il proprio destino. Possono essere scelte relative all’istruzione (“che tipo di liceo dovrei frequentare?”), alle relazioni sociali (“Dovrei dargli ancora fiducia dopo che mi ha tradito?”), all’amore (“Dovrei accettare il suo invito ad uscire?”) e così via. Sono scelte importanti, alcune anche fondamentali per la propria vita e che, per tale ragione, dovrebbero essere compiute dal ragazzo/amico/amante senza che nessun altro intervenga a modificare la volontà dell’individuo. Talvolta però così non è ma entrano in gioco dei fattori esterni a modificarla, o comunque, ad influenzarla, come, secondo noi, viene splendidamente raccontato in questa fan fiction. Clarke ha undici anni ed è stata mandata ad Hogwarts affinché frequenti la scuola e diventi una brava maga. Ecco questa è la prima scelta su cui lei, probabilmente, non ha avuto nessuna influenza. I maghi vivono in una comunità isolata, nascosta dai babbani che sono molti di più di loro. Siamo sicuri che Clarke avrebbe comunque scelto di frequentare “La Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts” se avesse avuto la possibilità di conoscere anche il resto del mondo? Si potrebbe dire che tutti vorrebbero essere maghi, lanciare incantesimi e volare su scope, eppure non è sempre così facile. In tutta la saga della Rowling, per esempio, non esistono maghi pittori, pediatri, psicologi, atleti (l’unico sport mai menzionato è il quidditch), poeti, scienziati o semplicemente contadini. E’ un mondo intero da cui ogni giovane mago viene tenuto all’oscuro, sia dai genitori che dal resto della società e che, probabilmente, non scoprirà mai. In effetti neanche lo Smistamento è una scelta per i ragazzi (tranne che per Harry e Clarke :P) ma vengono assegnati ad una delle Case da un artefatto magico che decide con chi dovranno vivere per i prossimi sette anni. E se si sbagliasse? E se il ragazzo odiasse la sua nuova Casa? Quando a Clarke viene data, però, la possibilità di scegliere ecco che entra in gioco un altro aspetto estremamente importante delle scelte, ovvero le conseguenze. Ogni decisione che prendiamo ha una sua conseguenza, piccola o gigantesca che sia.
Davanti a quella che è la sua prima vera scelta come individuo (anche se limitata a sole due Case), Clarke non pensa alle conseguenze. E’ attratta solo da due occhi grandi, scuri che la guardano divertita: non presta la dovuta attenzione alle tremende parole che le dice il Cappello Parlante e che avrebbero dovuto farla sobbalzare e farla pensare attentamente al proprio futuro

‹‹ Bambina mia, sei sicura? Sei una specie di incrocio fra i Grifondoro e i Serpeverde, ma nella tua testolina leggo che faresti cose terribili, anche riguardanti innocenti, pur di raggiungere i tuoi bei scopi. ››

Clarke ha solo undici anni, si potrebbe dire, è solo una bambina. Verissimo, ma anche sbagliato. Come ben sai noi crediamo che l’età non conti poi così tanto: conosciamo adulti fin troppo infantili ed egoisti, e quindicenni così intelligenti e piene di senno cui affideremo senza pensarci due volte ogni cosa (mmm hai idea di chi possa essere? :P). Clarke non è una stupida perché ha undici anni. Le sue decisioni non sono poca cosa perché è una bambina e, miracolosamente, diventeranno importanti quando sarà maggiorenne. No, lei è un essere umano capace di pensare e di compiere delle scelte, e, perciò, anche di accettarne tutte le conseguenze. Sceglie consciamente Serpeverde e, per tale ragione, plasma da sé il proprio destino. Nel bene o nel male spetterà poi al tempo deciderlo.
Un capitolo davvero interessante e bellissimo ^^ Oltre all’idea di base, che, come ti abbiamo scritto prima, ci è piaciuta moltissimo, la storia procede splendidamente dall’inizio alla fine, con una Clarke che viene descritta davvero benissimo. Che altro dire se non “bravissima signorina Scrittrice :* :* :*”?

PS: Una cosa ormai risaputa… Sei brava, fa rima e c’è… Stacce :P :P :P

Recensore Master
28/09/14, ore 00:40

Aaaah! Ero così presa a scrivere le millemila fic che ho in testa che mi sono persa questa piccola meraviglia.
Tre fandom che mi piacciono e la stessa scelta che avrei fatto io. Anche secondo me Clarke sarebbe nei serpeverde, anche se sarebbe una pari lotta con i corvonero (sono una di loro, pardon).
Mooolto carina però vorrei che la relazione fosse romantica... Please? Magari ci crucci una bella AU in cui Bell è all'ultimo anno e Clarke al terzo *ammicca pensando a quello che si potrebbe fare sotto i gradini del campo di quidditch*
Vado a letto, il sonno mi annebbia i pensieri e va a finire che se mi metto a pensare certe cose stanotte non dormo.
A presto,
Red

Recensore Veterano
26/09/14, ore 13:45

‹‹ Sì, ma valgo la pena di essere ricordato ››

Ecco, secondo noi questa frase riassume alla perfezione il senso del primo capitolo di questa (speriamo luuuuunga ^^) raccolta di AU ispirate dall'universo di The 100. Ora, a parte che Bellamy e Clarke sono una coppia secondo noi più che perfetta (ehi shippiamo anche noi Bellarke che ti credi :P), e partendo dal presupposto che non vediamo l'ora che cominci la season two (soprattutto vista la puntata finale della season one :P), abbiamo cominciato a leggere questo capitolo aspettandoci di trovare una storia che parlasse di sentimenti. Ed è così infatti, solo non nel modo che ci saremmo aspettati, ma, anzi, andando a toccare un argomento che ci sta davvero molto a cuore.

42 e 39 anni non sono poi molti, in verità, ma ciò che abbiamo vissuto sul cammino della nostra vita qualcosa ci ha insegnato. Una di queste è che uno dei tanti modi in cui si può suddividere l'umanità è fra chi vive solo il momento e chi, invece, ricorda. I primi sono le persone che vagano ogni giorno delle loro vite tra un'argomento e l'altro, vivendo, provando e sperimentando ma senza che tutte queste esperienze lascino segni tangibili sulle loro esistenze: gli altri invece sono coloro che custodiscono nel cuore e nell'anima, magari anche mezza acciaccata, i ricordi di ciò che è stato il loro cammino, di tutte le persone che hanno incontrato, dei momenti in cui hanno compreso la verità della loro esistenza o di quelle degli altri, e serbano in se questi ricordi affinché non scompaiano nell'abisso del tempo. Sono persone così quelle che incontra Guy Montag alla fine di "Fahrenheit 451" e che serbano nelle loro menti la conoscenza dei più importanti libri dell'umanità, oppure il bivliotecario del film The Giver: Il mondo di Jonas o anche la stessa Lilo che ricorda alla sorella Nami che "Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato. O dimenticato".
Ricordare non è facile. Nel bellissimo manga "Pluto" (che ti consigliamo caldissimamente di leggere) il protagonista Gesicht (un robot altamente sofisticato tanto da riuscire a provare emozioni umane) ad un certo punto si scopre ad invidiare gli stessi umani perché loro hanno la capacità di dimenticare, mentre un essere artificiale come lui non potrà mai farlo se non cancellando la propria memoria e quindi se stesso. Ricordare vuol dire custodire ogni cosa, anche ciò che ci ha fatto soffrire, e allora perché farlo? Quanto sarebbe comodo se esistesse un modo per cancellare i ricordi brutti e lasciare solo quelli belli... Dimenticare le sofferenze e tenere per se solo la bellezza e la magia. Ma se facessimo così rinunceremmo ad una parte della nostra anima perché noi siamo anche quelle sofferenze, quei dolori, così come siamo le gioie e gli incanti. Nel meraviglioso film di Michel Gondry "Eternal Sunshine of the Spotless Mind" (tradotto in italiano con un orrendo "Se mi lasci ti cancello") Joel e Clementine si separano dopo una relazione molto intensa, e non potendo sopportare i ricordi dei momenti felici, ognuno di loro decide di affrontare un trattamento sperimentale che pian piano li cancellerà, fino a renderli due estranei l'uno per l'altra. Un giorno però si incontrano su un treno e finiscono con l'innamorarsi ancora una volta, perché nonostante tutto i loro cuori non hanno mai smesso di ricordare...
Clarke e Bellamy sono due persone che ricordano. Lei lo è stata fin da quando vide gli occhi confusi dei nonni dove non c'era più traccia di tutto l'amore che avevano sempre provato per lei, e lui quando si rende conto che

"La cosa che però lo intimoriva era il fatto che, guardando dentro, ciò che aveva visto lo aveva compreso e condiviso, facendolo un po' anche suo."

forgiando un ricordo che non morirà mai, un ricordo che lo accompagnerà e lo guiderà e che, chissà, sarà alla base anche di un nuovo, giovane amore (cosa per cui noi due facciamo il tifo XD). Un primo capitolo davvero bellissimo, poetico e sognante, etereo come il battito d'animo di una farfalla ma al tempo stesso capace di far vibrare le corde dell'anima di chi (fortunato lui) leggerà questa tua storia. Se a ciò aggiungiamo che abbiamo adorato come hai caratterizzato i personaggi (che tra l'altro risultano anche perfettamente IC), il tuo stile che sembra argento liquido da come scorre veloce dalla prima all'ultima parola, la tua magia che, come sempre, fa vivere Bellamy e Clarke di vita propria, beh non ci rimane che farti, ancora una volta meritatamente, i nostri complimenti ed attendere il prossimo capitolo con un vibrante "Bravissima signorina Scrittrice :* :* :*"

PS: Una segnalazione ed una sconvolgente rivelazione XD

- (...) entrambi avevano perso almeno un genitori - Errore di battitura

- Okay, ora vi saluto, poveri voi che dovete avere a che fare con questa malata mentale. - Tesoro forse non te ne sei resa conto ma ogni bravo scrittore è un folle :) D'altronde come potrebbe altrimenti creare mondi, storie, vite, amori, tradimenti, duelli, amicizie, risate? Chi scrive usando la propria anima come fai tu (e non chi butta due parole sulla pagina fregandosene del resto del mondo) deve essere per forsa un folle, come gli sciamani delle tribù che, mentre i guerrieri andavano a caccia, sognavano di spiriti e di visioni. Quindi ben venga la follia!!! Per la "normalità" c'è fin troppo tempo XD

Recensore Master
26/09/14, ore 09:02

Oooh, che cosa carina! *^*
Mi sa che andrò a cercare anch'io qualche prompt su Tumblr.
Non vedo l'ora di leggere le altre flash.

PS: qualcuno mi stampi e mi dia quella foto!

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