Recensioni per
Un figlio di nome Carlos
di La_Sakura

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/10/08, ore 19:02
Cap. 1:

Alla fine di questa lettura, mi sono ritrovata un sorriso ebete stampato sulla faccia per buoni cinque minuti.
Una storia scritta bene (eccezion fatta per qualche svista nella parte finale) e con una meravigliosa introspezione su Carlos Santana che riesce (lode all'autrice) ad abbracciare l'intera vita del cyborg in pochissime pagine.
Già nel manga, la storia di Carlos mi aveva sempre fatto un po' tristezza, per poi lasciarmi piacevolmente contenta del re-incontro con la madre alla fine del WY, ed il fatto che questa fic mi abbia trasmesso la stessa tenerezza di quelle pagine deve essere premiato.
VOTO: 8,5

Recensore Master
08/10/08, ore 15:55
Cap. 1:

Quello che mi ha più colpita della FF è il dualismo tra la visione del calcio, fredda e calcolatrice, per Santana con quella, positiva e passionale, del capitano nipponico, nonché mio pupillo!XD Hai descritto molto bene l'animo del brasiliano (ma a te la parte carioca della storia piace sempre molto) ed è stato commovente vederlo sciogliere nell'incontro con la madre. La prima persona ha reso tutta la narrazione fluida e dato all'introspezione lo spessore che meritava, senza dover ricorrere a terzi espedienti. Ti sono sfuggiti un paio di "fatti" del manga, ma questo è da giustificare col fatto che ancora non lo conosci tutto, non avendolo letto. A differenza degli altri partecipanti al contest, hai trattato il tema richiesto nella sua essenzialità, con l'azione di gioco (mi unisco al coro di complimenti per la scelta della telecronaca che spezza i pensieri, che anch'io sento nella mia testa con la voce del mitico doppiatore mediaset!). Ti sei concentrata sulla partita, snodando poi intorno tutto il resto, quindi il calcio decisamente protagonista.^^

Recensore Veterano
08/10/08, ore 11:23
Cap. 1:

One-shot molto commovente e di una sensibilità spiccata. Hai descritto con grande delicatezza il rapporto controverso che Santana ha con il gioco del calcio: uno sport che ama e odia, perchè, come lui stesso dice, è l'unica cosa che è in grado di fare, ma che lo ha portato lontano dagli affetti e tramutato nel Cyborg freddo e calcolatore. Così la gloria che conquista sul campo diventa effimera, perchè non ha nessuno con cui condividerla, nonostante Tsubasa gli abbia insegnato che il calcio è un gioco di squadra. Bellissimo il finale, fedele al manga nell'incontro tra madre e figlio. Amo in particolar modo la struttura che hai dato alla narrazione: il commento della partita intrecciato con il flusso di coscienza del protagonista. Ho apprezzato molto anche la parte sul confronto tra la visione del calcio di Tsubasa e quella di Santana. Complimenti Sakura: un risultato più che meritato.

Recensore Junior
08/10/08, ore 11:20
Cap. 1:

La socia eos ha già reso la prima cosa che ho notato, un Santana ancora in fase di maturazione interiore, quindi è inutile ripetere; l'altra cosa che non quadra molto è l'ingresso di Naturezza in campo, che viene esaltato dal telecronista come calciatore fortissimo, quando in realtà ancora nessuno ha idea di chi sia.
Per il resto, una narrazione molto fredda, assolutamente in linea col personaggio che hai scelto, il Cyborg. Che però poi alla fine si scioglie, e, proprio per questo, ho apprezzato davvero molto il suo tornare bambino tra le braccia della mamma, molto tenero ma anche profondo. Finalmente torna ad essere Carlos, che si può anche permettere di versare qualche lacrima e farsi coccolare dalla sua mamma, e, non meno importante, fidarsi davvero di qualcuno.

Recensore Master
08/10/08, ore 00:38
Cap. 1:

Ben delineato questo Cyborg del calcio, complimenti! Questo giovane che vuole essere freddo e impassibile, che intende il gioco di squadra come un gioco volto a far brillare unicamente la sua stella e che desidera a tutti i costi battere colui il quale fu il primo a sconfiggerlo. Ma sotto questa brama di vittoria si avvertono l'insicurezza, il dubbio, l'ammirazione mascherata da invidia. Perché Carlos sa che quello non è davvero il *suo* calcio. Poi il dramma famigliare, questo suo sentirsi solo, abbandonato, la consapevolezza che vivendo lo sport con freddo distacco alla fine, anche risultando vittorioso, non avrà nessuno con cui condividere la gioia del trionfo. Mi è piaciuto molto l'intercalare della "voce" dello speaker tra i pensieri del giovane campione, espediente che ha dato ritmo alla narrazione. Un'ottima interpretazione di Santana, che hai reso Cyborg ancora nel WY dopo che nel manga il Taka l'aveva miracolosamente "redento" durante la partita contro Tsubasa in Brasile. In effetti non è che uno cambia modo d'essere dall'oggi al domani, e con quello che ha passato lui direi che è pure più che lecito! Brava cara, davvero un buon lavoro^^

Recensore Veterano
07/10/08, ore 09:04
Cap. 1:

Allora, riemersa dai fumi dell'alcol (di lunedì!!!!) eccomi qua a recensire. Dunque, partendo dal presupposto che la storia del personaggio di Santana è tanto traggggggica da sfiorare il ridicolo (in originale, intendo!) non è esattamente un personaggio che amo. Detto ciò, hai sicuramente centrato il Santana-pensiero e lo hai espresso con semplicità e incisività. Bellissima l'idea del commentatore, soprattutto per gli adepti dell'anime la voce di quell'uomo è indimenticabile, me la sentivo nelle orecchie mentre leggevo! Proprio una ficcina gradevole, complimenti per il terzo posto. Sono molto contenta che alla fine tu abbia partecipato, altrimenti il contest ne avrebbe davvero perso. Bacini sparsi. Irene