Recensioni per
Aetna (Cancer Deathmask)
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
31/03/24, ore 21:55
Cap. 1:

Mi ero ripromessa di ricominciare da qui, e credo di averlo annunciato anche a te – tanto per impormi dei paletti esterni, perché sai bene che l’autocontrollo non è esattamente la più eminente delle mie (non così tante) virtù…  La decisione è stata dettata, sempre all’insegna dei vincoli esterni (davvero non ce la posso fare a stare al mondo), dalla guida alla lettura stilata per me dalla Fra, cui devo l’ennesima bottiglia di roba buona ed un altro “grazie” da aggiungere alla serie infinita. Col senno di poi, mi dico che c’è anche un senso tematico nel procedere su questa Aetna dopo S.O.S.; perché se c’è un Santo che ha più di tutti a che fare con la Morte, nel nome e nel tipo di potere che esercita, quello è Deathmask.
A me, anche nelle mani maldestre del Cialtronissimo, Deathmask è sempre stato simpatico. E ti dirò, per quanto moralmente riprovevole – che, poi, se ne può discutere! – la sua visione della giustizia e della forza, ha per lo meno nobili ascendenti filosofici, almeno quando applicata su grande scala, ovvero la scala geopolitica, più che dei comportamenti individuali. Quando hai il potere di spappolare le stelle in punta di dita, giocoforza operi su grande scala, non hai altre scale; ancor più, poi, quando sei uno strumento al servizio di un’Istituzione, umana o divina che sia, corrotta o integerrima (ce ne sono?) che sia. Insomma, quando entrò in scena Deathmask ai Cinque Picchi, il suo monologo tutto mi parve tranne che il delirio di uno stolto. Oddio, il ragazzo magari era visibilmente un pochettino squilibrato (nessuno è perfetto!); ma certo non uno stolto. (Non inizio qui uno sproloquio su come non credo si possa dire altrettanto di Dohko, ma ricordamelo per una prossima occasione.) Perché la sua visione delle cose, almeno a me, sembra tutto sommato realista, e lo era parsa anche alla piccola me di cinque anni o giù di lì. Brutale. Violenta. Deprimente. Ma realista.
Basta accendere un telegiornale qualunque, in questi giorni, per rendersi conto che il metro e la misura di Deathmask sono moneta corrente, e non ci sono donne e bambini che tengano. Ed ha ragione Aphrodite: è una ben macabra moneta.
Il problema è quando l’individuo, dismessa la divisa o la ferraglia che sia, si guarda le mani che hanno compiuto certe cose. Allora l’individuo deve raccontarsi altre cose e metter su  altre storie, o metter teste sopra ai muri, per dare un senso alle proprie azioni e dormire la notte. Credo.  In linea di principio – ti farò sapere se mai commetterò una qualunque variante tra l’eccidio e il genocidio.
In questo prologo – saranno le rose riappuntate anche in calce, saranno i gesti che trasudano simbolismo, sarà il tono lucido, quasi canzonatorio, ma comunque a suo modo crudele – Aphrodite si conquista a pieno diritto i due terzi della scena, senza colpo ferire. E va bene così.
È bastata una manciata di frasi, ma è immediatamente lampante che anche questa è una cosa bellissima. <3

Recensore Master
11/02/15, ore 14:07
Cap. 1:

Ciao Engel,
a quanto pare i nostri destini si stanno incrociando, in questi giorni. Ho letto di questa storia in una fic di Denny, il quale mi ha consigliato vivamente di leggere il modo in cui descrivi il nostro comune (mio e di Denny, quantomeno!) amico Death Mask. Ho fatto proprio bene ad ascoltare il suo consiglio! Questo prologo, essenziale ed evocativo, mi è piaciuto molto. Ci sono tanti ingredienti che mi incuriosiscono e mi invitano a proseguire la lettura. Da un lato la visione di sé che ha Death Mask, totalmente distorta e assurda. Un uomo che ha una concezione tutta personale di giustizia. Uno che, però, ad Atena serve infinitamente, perché fa il lavoro sporco che nessuno dei suoi altri bellimbusti da parata hanno voglia di fare. 
E poi c'è Aprho. Altro personaggio ambiguo nelle intenzioni, nella sessualità, nella morale. Dare una rosa a Death Mask è come dare uno schiaffo a un bambino. Un gesto incongruo e assurdo. Che ha lasciato stupita tanto me quanto il Cancro. 
Interessante.... continuerò a leggere!
Ci sentiamo presto, da me o da te!
S.

Recensore Master
03/02/15, ore 12:54
Cap. 1:

Avevo adocchiato questa storia da un po', ma non ho mai avuto cinque minuti cinque per fermarmi e leggere. Sai quando hai sempre troppe cose tutte assieme (welcome to my world, baby!)? Ecco.
Poi ho visto che nel frattempo era finita. E che sono solo dieci capitoli. Così ho staccato il telefono, ho preso il pranzo e al grido di "Non ci sono per nessuno!", mi sono accomodata qui davanti.

Dopo le varie chiacchierate dei giorni scorsi, saprai quanto apprezzi questo disgraziato di Death Mask. Nella mia testa ha anche lui un maestro, un passato e una storia - che non serve divulgare; serve a me, per maneggiare qualcuno di coerente e non un personaggio in piena centrifuga - e sono venuta a curiosare.

La scena con Aphrodite, confesso, mi ha lasciata perplessa. Questa frase:
Queste mani... hanno portato la giustizia per il mondo.
mi ha lasciato ammammaloccuta, come direbbe Montalbano, perché per me la giustizia tutto è tranne che qualcosa di assimilabile a Death Mask. ma poi ho ricordato. Il suo peculiarissimo concetto di giustizia. Contorto e sfacciato e inopportuno, come uno sticker glitterato appiccicato sulle Ninfee di Monet. E sì, ha ragione lui. Quelle mani (e quella frase non dovrebbe andare in corsivo, in quanto pensiero di Mask?) hanno portato la giustizia del Sacerdote nel mondo. E non c'è neppure bisogno di quel complemento di specificazione. È superfluo.

Aphrodite mi è piaciuto. Sembra canzonarlo, con una giravolta nel vento. Con l'aria di chi dice una cosa, ma ne pensa un'altra ancora peggiore.

Recensore Veterano
29/01/15, ore 02:04
Cap. 1:

Era da un sacco di tempo che non mettevo piede su EFP, ma negli ultimi giorni ho ripreso a giracchiarci.
Quando ho visto il titolo, beh, un debole per Death Mask l'ho sempre avuto e quindi ero bella e invogliata alla lettura, poi ho visto il nick!
Seguivo un sacco di tue storie, anni fa!
Sono felice di trovarti ancora qui, il tuo stile asciutto ed essenziale mi è sempre piaciuto da matti. Ho un po' di cose da recuperare e (ri)comincio da qui, da una cascata di petali rossi.

Recensore Master
09/10/14, ore 17:06
Cap. 1:

Allora mia cara torno a leggere una tua storia e, soprattutto questa dedicata al mio segno 😳 sino curioso di vedere come svilupperai. L'evoluzione di dethy anche perché laureanda ne ha fatto un demone ma non ci ha spiegato il perché 😡 va bene passo al prossimo capitolo ciao da Denny